La maggioranza fissa per il 7 gennaio un nuovo vertice sulla giustizia, ma Marcucci chiede di tenerlo prima. Intercettazioni, oggi il Consiglio dei ministri dà l’ok alle nuove norme, in vigore dal 2 marzo
La bomba-prescrizione resta accesa: Pd pronto a un correttivo senza i 5 Stelle
La straordinaria abilità della maggioranza giallorossa è nell’accumulare potenziale di scoppio senza arrivare mai alla deflagrazione. Perché se davvero si facesse la cronaca, per quanto se ne sa, del vertice sulla giustizia di giovedì sera, si dovrebbe concludere che il governo di Giuseppe Conte ha i giorni contati. E invece i contrasti sulla prescrizione emergono, divampano, ma poi nel day after, cioè ieri, sembrano ancora una volta disinnescati. Sembrano. Se non fosse per un’impennata imprevedibile. Firmata da Andrea Marcucci, capogruppo pd al Senato (e legatissimo a Renzi). Dopo che in mattinata altri del suo partito parlano sì di una «nostra proposta che indica tempi certi per i processi» e che «presenteremo nei prossimi giorni», alle 16.30 Marcucci, dalla sua pagina facebook, dà il testo già per depositato e intima al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di convocare subito, prima di Capodanno, il vertice che la sera prima il resto del Pd aveva concordato, dopo lunga trattativa, di aggiornare al 7 gennaio.
Fonte : il Dubbio