Un altra “tegola e il caso di dire , si abbatte sui proprietari di case a Triscina e sulla nuova amministrazione comunale che dovrà prendere atto di quanto stabilito dai commissari sulle lottizzazioni in questione . La Deliberazione della Commissione Straordinaria (adottata con i poteri e le attribuzioni della Giunta Municipale 9 maggio 2019), di fatto, definisce non regolari le lottizzazioni ritenute a norma, dal consiglio comunale di Castelvetrano ,nel giugno del 2011. Come nostra abitudine pubblichiamo l’atto dei commissari a margine dell’articolo e allo stesso tempo pubblichiamo l’estratto del consiglio comunale che prese atto delle due lottizzazioni nel 2011.
Se non ci saranno pronunciamenti del Tar o interventi della Regione, secondo quanto riferito da alcuni esperti, tutte le case che avevano usufruito del beneficio legale delle lottizzazioni acquisite con il provvedimento del 2011 , non sarebbero più a norma e dunque, per il comune, sarebbero tutte abusive. La questione rimane molto delicata e alcuni legali dei proprietari di casa ricadenti nella zona stanno valutando tutti i documenti prima di presentare eventuale ricorso. Cosa succederà dopo questo provvedimento dei commissari? Il sindaco dovrà comunicare agli interessati l’annullamento di eventuali concessioni edilizie rilasciate in passato e anche in regime di sanatoria? Tutte domande a cui deve dare una risposta la nuova amministrazione comunale. La situazione si complica ulterioremente per il riordino urbanistico della frazione
Estratto della Delibera
OGGETTO: Atto di indirizzo in ordine alla deliberazione del Consiglio Comunale n.59 del 29 giugno 2011.
PREMESSO che con deliberazione del Consiglio Comunale n. 59 del 29 giugno 2011, veniva preso atto dell’efficacia della lottizzazione denominata “Quartana” e della saturazione urbanistica della lottizzazione “Volpe” ambedue ricadenti nella Frazione di Triscina di Selinunte. In particolare, con tale atto deliberativo si prevedeva: 1-Prendere atto dell ‘efficacia del piano di lottizzazione “Quartana”, ai sensi dell ‘art. 8 della legge
765/1967, autorizzata con delibera di GM n. 65 del 27.01.1961, esecutiva giusto parere della CPC di Trapani n. 3120 del 17. 02.1961 con la quale è stata autorizzata la lottizzazione con condizioni, per ifini di cui all’art. 28 della legge n. 1150/1942 e con la competenza riconosciuta alla Giunta ai sensi dell ‘art. 63 del D. Lgs. Reg. 29.10.1955 n. 6.
RILEV A TO che il Servizio 2 del Dipartimento del! ‘Urbanistica dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente con nota prot. n. 13741 del 20 giugno 2012 assunta al protocollo dell’Ente al n. 31909 del 22 giugno 2012 -Dipartimento urbanistica -Servizio 2 nell’ambito dell’attività di vigilanza ha formulato le proprie osservazioni e contestazioni sulla ~citata delibera consiliare n. 59 del 22.06.2011 ritenendo che ” … in buona sostanza, quanto preso atto con la citata Delibera n. 59/2011 non può costituire presupposto giuridicamente rilevante per poter assumere decisioni di sanabilità per le costruzioni abusive ricadenti all’interno delle lottizzazioni di cui all’ oggetto … “
Il punto, sottoposto all’attenzione degli Uffici comunali competenti è l’esame di diverse problematiche di legittimità urbanistico-edilizia anche in ordine all’attività di contrasto all’abusivismo edilizio correlate alle cosiddette lottizzazioni “Volpe” e “Quartana” ad oggi priva di qualsivoglia riscontro
DELIBERA
Per i motivi esposti in premessa e che si intendono richiamati integralmente
1.
APPROVARE, le motivazioni in premessa indicate che qui si intendono integralmente riportate e trascritte;
2.
ESPRIMERE indirizzo al Consiglio Comunale affinché si determini sulla revoca della deliberazione consiliare n. 59 del 29 giugno 20 Il nonché sull’adozione dei provvedimenti di competenza in ordine al ripristino della legalità urbanistica sulle cosiddette lottizzazioni “Volpe” e “Quartana” mai approvate dal Consiglio Comunale e fornate in assenza di strumento urbanistico generale.
In realtà il problema della legittimità della delibera annullata dai commissari , era stato segnalato in consiglio comunale già nel 2014
Margherita Leggio, sulla Sicilia di Catania scriveva all’epoca, un dettagliato articolo sulle lottizzazioni di Triscina e su quanto accaduto in una seduta consiliare .
Lo riportiamo come da pubblicazione del periodo in questione
:“E’ dopo le molte perplessità sollevate dalla I Commissione consiliare Urbanistica durante l’esame del Prg che il primo cittadino ha deciso il conferimento dell’incarico all’avv. Lentini il quale, tra le altre cose, dovrà ricostruire l’intera vicenda storico-giuridica legata allo strumento urbanistico e alle sue norme di attuazione dal 1994 ad oggi. Inoltre, dovrà essere verificata se risulta o meno conforme alla legge mantenere le previsioni contenute nel Prg vigente non avendo l’amministrazione comunale, allo stato attuale, elaborato nuove prescrizioni su Triscina.
“Abbiamo ripreso – spiega Luciano Perricone, presidente della I Commissione consiliare Urbanistica – la problematica affrontata in Consiglio comunale nella scorsa legislatura, con la presa d’atto il 20 giugno 2011 dell’efficacia delle lottizzazioni Quartana e Volpe. Quindi è stato chiesto al sindaco che venisse effettuato un esame storico-giuridico degli atti che si sono succeduti dal 1994 in poi, così da potere elaborare il nuovo Prg sulla base di conoscenze certe in ordine all’attuale regime urbanistico vigente a Triscina. Relativamente alla lottizzazione Quartana, ad esempio, nell’archivio comunale abbiamo trovato una delibera di giunta del 1961, poi esitata dalla Commissione provinciale di controllo sempre quell’anno, che ne attestano la presenza già allora. Successivamente, però, non sono stati completati gli iter burocratici. Esistono delibere di giunta e non di Consiglio comunale. Ora stiamo cercando di venire a capo della vicenda.”
Alle lottizzazioni Quartana e Volpe anche la Sovrintendenza di Palermo il 22 maggio 1964 diede il proprio nulla osta. Nel 2011, la precedente amministrazione comunale, ha ritenuto che ai fini della sanatoria delle costruzioni realizzate nella fascia dei 150 metri successivamente al 1976 non si poteva incondizionatamente determinare l’esclusione di queste due lottizzazioni di cui gli strumenti urbanistici generali vigenti all’epoca hanno, invece, ignorato l’esistenza.
Le aree in questione non sono state mai classificate «A» o «B» ma, secondo quanto determinato da una relazione di tecnici comunali, potevano considerarsi zone sature, analogamente per le zone «A» e «B» per le quali le norme non prevedono il rispetto del limite di arretramento dalla battigia. Cosicchè, si disse allora, «l’eventuale demolizione delle costruzioni realizzate dopo il 1976 dentro la fascia dei 150 metri non collima con la ratio della legge regionale».
Nell’agosto 2011 la delibera approvata dal Consiglio comunale fu inviata per il parere di competenza al dirigente generale del Dipartimento urbanistica dell’Assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente Sergio Gelardi. Tali atti acquistano una importanza determinante sui provvedimenti finali da adottare in materia di abusivismo edilizio compiuto a triscina, devastata dalla cementificazione selvaggia.
Per l’Assessorato regionale, però, «quanto preso atto con la delibera di Consiglio comunale n. 59 del 2011 non può costituire presupposto giuridicamente rilevante per potere assumere decisioni di sanabilità per le costruzioni abusive ricadenti all’interno delle lottizzazioni Quartana e Volpe». Inoltre, citando alcune normative l’Assessorato asserì che «non vi è spazio per alcuna valutazione da parte del Comune in ordine all’interesse pubblico alla rimozione dell’opera abusiva né per la conservazione dell’opera stessa, dietro pagamento di sanzione pecuniaria».
Fin qui l’articolo della Sicilia ripreso anche da Castelvetrano Selinunte
Adesso, tutta la vicenda , finisce nelle mani della nuova amministrazione.comunale E’ opportuno ricordare che, nella zona di Villa Quartana , l’amministrazione Pompeo fece diversi interventi pubblici e con importanti impegni economici. Non sappiamo cosa abbia prodotto l’avvocato Lentini che, come detto nell’articolo di Margherita Leggio del 2014 , era stato incaricato per chiarire alcune perplessità poste all’attenzione anche dagli stessi consiglieri
In allegato i file della delibera del 2019 e della presa d’atto del 2011 DA PARTE DEL CONSIGLIO COMUNALE CHE APPROV0′ LA PR0POSTA URBANISTICA