Si vota il 28 aprile. Il decreto è stato firmato. Nello stesso giorno, arriva il protocollo di legalità voluto dai commissari tra, il comune di Castelvetrano e la Prefettura che dovrebbe impedire certe speculazioni urbanistiche
Un passaggio importante avvenuto alla presenza delle autorità provinciali tenute a vigilare sulla legalità. Un protocollo giusto ma a nostro avviso, tardivo. Forse, se un intervento del genere, a prescindere dalla giusta richiesta fatta dai commissari( che, di certo, hanno capito bene dove si è annodato il malaffare in questa città), molti furbi non si sarebbero arricchiti alle spalle di questa comunità e delle istituzioni. Il protocollo che sa davvero di “vaccino” contro il cancro della speculazione urbanistica che mette d’accordo quasi sempre, come dicono alcune inchieste politici, burocrati, tecnici e ovviamente i mafiosi con i piccioli, avrà come obiettivo il contrasto ai ripetuti tentativi di infiltrazioni mafiose in ambito urbanistico-edilizio.
“Chianci Minnedda Dopu chi si futteru la cudduredda “
E’ il detto siciliano che spiega tutto
Il Prefetto Pellos ha definito l’accordo un ottimo deterrente per impedire speculazioni mafiose . In pratica , da adesso in poi,ogni pratica urbanistica ed edilizia, per i prossimi cinque anni a seguire lo scioglimento per mafia dovrà avere l’ok alla Prefettura con tanto di informativa antimafia. In particolare per chi chiederà lottizzazioni o di urbanizzazione e dei piani urbanistici . In sintesi, un grosso paletto messo davanti a tutte le istanze di genere urbanistico. Un risultato importante che punta anche sulla precisione della Prefettura e del suo lavoro di prevenzione attraverso informative che si augura siano esaustive e congrue. In ogni caso l’accordo di oggi è importante, anzi importantissimo. E’ un accordo che sa di cartina al tornasole e che dimostra quanto detto più volte dal Circolaccio . In parole semplici che, negli ultimi 30 anni, molte lottizzazioni e piani urbanistici hanno subito l’influenza di un possibile comitato d’affari sostenuto dalla mafia locale non è dire cazzate. Un patto scellerato che ha trasformato migliaia di ettari terreni agricoli in commerciali, artigianali e edificabili. Un vergognoso metodo che ha fatto sviluppare la città in lungo e in largo, addirittura portando la città quasi a Santa Ninfa e facendo in modo che qualche famiglia locale ne traesse grandi guadagni con il cambio di destinazione d’uso dei loro terreni con il gioco delle lottizzazioni. Nei primi anni 2000 dal comune qualcuno ipotizzò, per giustificare certe scelte urbanistiche che -Castelvetrano poteva raggiungere i 100 mila abitanti nel giro di qualche decennio e ci volevano più case” . C’e di ririri o chianciri. si sono sbagliati
Per decenni questo è avvenuto e qualche pezzo grosso locale si fici li sordi . Bastava guardare il catasto per vedere a chi appartenevano molti terreni resi edificabili . Nessuno ha mai guardato . Più che la logica urbanistica, è stata la logica dell’interesse privato di alcuni grossi proprietari . Dagli anni 80 in poi, guarda caso, sono state autorizzate decine di lottizzazioni e tutte verso certe direzioni . Tra il 1990 e gli anni 2000 la lottizzazione era di moda. Qualcuno avrà gli interessi dei mafiosi? Pare proprio di si visto il protocollo firmato .Adesso, finalmente qualcuno che conta, forse ha capito che tanti milioni di euro sono stati generati da questo metodo . Un plauso ai commissari che, probabilmente non dovevano guardare solo alle tasse non pagate. Una denuncia giusta ma che ha danneggiato quei castelvetranesi che hanno pagato sempre e tutto . Un altro slogan poteva essere . “Castelvetrano il paese delle lottizzazioni facili e poco osservate dagli inquirenti “(esiste un’inchiesta in Procura, su una lottizzazione in particolare e da anni e su cui nessuno interviene). Complimenti ai commissari per questo importante paletto contro i malaffaristi
Fonte. Castelvetrano Selinunte
Il Circolaccio