
Il progetto c’è. «E noi siamo orgogliosi di esserci, per mettere le ali alla Sicilia». Adesso il punto è chi dovrà occuparsene. L’indiscrezione su un dossier per avviare una compagnia aerea “di bandiera” nell’Isola, da qualche tempo sul tavolo del governatore Nello Musumeci, è confermata da Gaetano Tafuri, presidente di Ast. Ed è proprio l’azienda partecipata della Regione, attraverso la controllata Ast Aeroservizi, al centro dell’attenzione come potenziale protagonista della public company che nascerebbe con lo scopo principale di garantire tariffe basse per i passeggeri siciliani.
Il governatore, sin dal suo insediamento, aveva confessato il sogno di «una compagnia aerea regionale». E adesso c’è un preciso piano allo studio. Nome in codice: “Aerolinee Siciliane”. Che, curiosamente, è lo stesso con cui, dopo il crac dell’estate 2012, si provò (invano) a tenere in vita Wind Jet di Nino Pulvirenti, ultimo battito d’ali siciliane, con l’epico precedente dell’Air Sicilia di Luigi Crispino, “antenata” di tutte le low cost. Ma il progetto, a quanto risulta a La Sicilia, stavolta parte dagli errori del passato per un futuro ambizioso.
Fonte : La Sicilia