Pace fiscale: come funziona il maxi-condono delle cartelle
Arriva la vera pace fiscale: dopo le novità del DL n. 119/2018 è la Legge di Bilancio 2019 ad introdurre il tanto atteso saldo e stralcio promesso dalla Lega. Ecco come funziona la procedura agevolata per il pagamento delle cartelle esattoriali.
Chi è in grosse difficoltà economiche e avrà un Isee inferiore a 20 mila Euro potrà sistemare le cartelle con forte riduzione sui costi e interessi: Chi è alla canna del gas potrà chiedere il saldo e stralcio con una riduzione drastica del dovuto. Attenzione, la norma non include chi non ha pagato per furberia
Arriva la vera pace fiscale grazie al saldo e stralcio promesso dalla Lega e inserito tra le novità della Legge di Bilancio 2019.
Dopo le modifiche introdotte in Senato al DL n. 119/2018 e le novità previste dalla Manovra è necessario analizzare ancora una volta come funziona l’operazione di chiusura dei debiti con il Fisco a fronte delle novità introdotte dalla Manovra.
La pace fiscale, che inizialmente somigliava più ad una nuova e conveniente rottamazione delle cartelle, è stata rivisitata ed estesa, tornando a somigliare a quanto delineato dal Contratto di Governo tra Lega e M5S.
Dopo la cancellazione della dichiarazione integrativa speciale al 20%, sostituita alla sanatoria delle irregolarità formali, sembra sia stato trovato il compromesso finale che consentirà esclusivamente ai contribuenti in difficoltà economica di acceder ad un parziale condono delle cartelle.
La pace fiscale è stata inserita nel decreto fiscale 2019 e accanto alle novità ufficiali fortemente volute dalla Lega, era in sede di conversione che si attendevano alcune delle promesse elettorali che ci hanno accompagnato negli ultimi mesi: l’estensione agli avvisi bonari e il saldo e stralcio delle cartelle in base all’ISEE.
Novità che tuttavia non sono state introdotte nella legge di conversione e che a seguito del malcontento di imprese e professionisti hanno trovato posto nella Manovra. Il saldo e stralcio delle cartelle si farà e di seguito vedremo in cosa consiste la novità prevista dalla Legge di Bilancio 2018.
Dopo gli annunci e gli scontri tra Lega e M5S è finalmente chiaro come funziona la pace fiscale e cosa prevede la procedura articolata in più fasi ed opzioni.
Accanto alla rottamazione ter delle cartelle e alle nuova definizione agevolata delle liti tributarie la principale novità è rappresentata dallo stralcio totale delle cartelle fino a 1.000 euro e dalla sanatoria degli errori formali sulle dichiarazioni.
Su cos’è davvero la pace fiscale si sono spese molte parole, tutte volte ad evitare di definirla come un’operazione di condono. Per spiegare cosa prevede in termini neutri, e al netto delle valutazioni e opinioni personali, si potrebbe dire che è una delle novità con le quali il decreto fiscale 2019 punta a ridurre il peso del fisco sulle spalle dei contribuenti.
Per spiegare come funziona la pace fiscale, poi, bisogna far riferimento almeno a cinque diverse procedure di chiusura delle cartelle: la rottamazione ter, la definizione delle liti pendenti, la sanatoria delle irregolarità formali, lo stralcio totale dei debiti fino a 1.000 euro e il saldo e stralcio per i contribuenti in difficoltà economica.
La complessa procedura di rottamazione e condono delle cartelle, che mira ad agevolare i contribuenti in difficoltà economiche, sarà fondamentale per consentire al nuovo Governo di finanziare l’altra grande novità fiscale: la flat tax.
Vediamo di seguito come funziona la pace fiscale sulla base delle novità previste dal testo definitivo del DL fiscale 2019 approvato dal Senato il 28 novembre 2018 e le modifiche previste dalla Legge di Bilancio 2019.
Fonte: Money G Battista