Comunicato stampa del 05|12|2018 –
“Il paese dei balocchi” ….tra obblighi, contraddizioni ed
incertezze.
Autore: Associazione Triscina Sabbia d’Oro – Castelvetrano
Se la legalità è l’affermazione di un unanime agire secondo legge Voi, in mancanza di
una sentenza che obblighi l’amministrazione a procedere, quali obblighi di legge
intendete applicare?
Diventa disarmante confrontarsi con chi un giorno afferma una cosa e all’indomani ne
dispone un’altra.
Sarà la città di matteo messina denaro o la rocambolesca città dei balocchi? Questa
città ha tantissimi problemi. Si presenta come una città “abbandonata” dallo Stato e
che giorno dopo giorno fa i conti solo con il sacrificio della povera gente senza
sanzionare chi e quanti hanno concorso al fenomeno dell’abusivismo. Un centro storico
al buio dove nemmeno il santo Natale riesce a fare il miracolo, un territorio di periferia
che si dichiara in regola tranne che per pochi.
E’ stato detto e scritto di “mala gestio” in ambito amministrativo e cosa è cambiato?
…rimodulata la pianta organica comunale e poi ricollocati con ruoli strategici gli stessi
impiegati, funzionari e dirigenti di prima. E adesso? adesso torna comodo far sapere che
esiste un apparato comunale composto di funzionari e dirigenti (gli stessi recentemente
scelti per amministrare questa città) che remano contro la Commissione straordinaria.
Avete istituito le Direzioni organizzative, messo a capo delle stesse personale comunale
di vostra probabile fiducia e adesso dite che vi mettono i bastoni fra le ruote?
A chi spetta l’obbligo di verificare l’efficienza degli uffici comunali finalizzata al
miglioramento dei servizi al cittadino? E’ colpa del mancato feeling se dagli uffici
tecnici non esce più una concessione edilizia, ingessando un sistema che non riesce più a
garantire opportunità di lavoro alle imprese e occasioni di crescita e di sviluppo a
questo territorio? L’andazzo è cosa nota a tutti ed è proprio per dette ragioni che siamo
certi di ricevere pronta smentita. Peccato che a crederci saranno in pochi, perchè a
Castelvetrano se non ti tesseri al partito del “cerchio magico” non potrai fare carriera
(politica si intende).
NON rientra nei poteri della commissione garantire l’efficienza dei servizi comunali
togliendo la penna dalle mani a chi è stato assunto con qualifiche diverse ed oggi invece
siede comodamente dietro un tavolo di scrivania? Ed escludendo ogni discrezionalità di
genere, perché non mettersi in mano la pianta organica dei dipendenti comunali e di
tutti i corresponsabili delle violazioni urbanistiche del passato alla stregua di come
avete fatto per Triscina nella individuazione degli edifici da demolire. Sono solo 85 le
case costruite senza autorizzazione? E quali provvedimenti invece pensate di adottare
sulla nota e delicata questione del cosiddetto ecomostro di Selinunte? Vista la sentenza
del Tar Sicilia del marzo 2017, lo demolirete o no?
Avete detto di avere scoperto un “buco” da 25 milioni di euro per mancati introiti
dell’ente comune e per scongiurare il dissesto finanziario lo avete allargato con un
mutuo (ndr. debito) di altri di 3 milioni per demolire le casette di Triscina.
Avete prontamente comunicato che l’associazione “Triscina sabbia d’oro” ha presentato
un esposto alla Corte dei Conti e contro il comune di Castelvetrano per fermare le
ruspe. In verità non abbiamo nulla contro il comune, abbiamo ritenuto semplicemente
doveroso e onesto informare i nostri concittadini degli effetti devastanti derivanti da
un ulteriore indebitamento dell’Ente in tutti quei casi in cui, non effettuando entro 5
anni la restituzione delle somme alla Cassa Depositi e Prestiti, interverrà il Ministero
degli Interni con successiva DECURTAZIONE dei trasferimenti statali in favore del nostro
comune, tutto qui.
Non vogliamo fermare le ruspe, ma estendere quel senso di responsabilità che siamo
certi prima o dopo investirà gran parte dell’apparato comunale per superficialità e
inadempimenti in tutte le direzioni.
Pensate veramente (in riferimento all’accordo quadro per le demolizioni di Triscina),
che l’interesse pubblico e gli obiettivi di una Pubblica amministrazione possano essere
perseguiti mediante la formulazione di una “ambigua” normativa di gara (principio
statuito da recente giurisprudenza) per l’affidamento di lavori e somme milionarie
(euro 1.868.400,00 oltre iva) ancor più se determinati su base presuntiva e su previsioni
non univoche che potrebbero offrire ampi margini discrezionali ai soggetti coinvolti
(impresa e tecnici comunali)? Eppure nessuno può negare che gli “ex proprietari” delle
casette abusive erano stati invogliati a procedere alla demolizione a proprie spese,
risparmiando, ma improvvisamente il comandante (leggi articolo su Giornale di Sicilia
del 03.11.2018) ha ordinato di cambiare rotta.
Pertanto, nella consapevolezza che il danno maggiore è già stato fatto chiediamo con
somma urgenza la convocazione secondo statuto l’indizione di un Consiglio comunale
aperto alla città, perché buonsenso vuole che i problemi e le criticità di questa
“disgraziata terra” possano essere collegialmente discussi in pubblica aula e non solo
all’interno delle impreziosite stanze di cui il nostro comune ne è particolarmente ricco.
Operare per il bene della Città non si appalesa solo con la “messa apposto delle carte”
e basta, il vero segnale di cambiamento deve arrivare dal rispetto delle regole
irrorando, ove necessario, provvedimenti disciplinari e licenziamenti così come ha fatto
la Commissione Straordinaria a Corleone e ripristinando subito quel feeling tra
macchina amministrativa e rappresentanza istituzionale che manca a Castelvetrano.
F.to: L’Associazione Triscina Sabbia D’Oro