Confiscati dalla Dia beni per un miliardo e mezzo di euro agli eredi del patron Valtur
Una confisca di enorme valore e che raddoppia i beni che sono stati a Grigoli come valore
Arriva la confisca che colpisce il patrimonio di un castelvetranese partito con la valigia di cartone negli anni 60. Ancora una volta l’operazione, non affonda i colpi nelle le sue relazioni con il tessuto economico, borghese e politico di Castelvetrano. La confisca che arriva molto tardi, blocca molti beni ma i soldi di Patti e di castelvetranesi che con questa famiglia hanno fatto affari , hanno ricevuto assunzioni per i propri figli, hanno creato società di comodo per i cablaggi , per strutture alberghiere rimarranno nell’anonimato. Così come, quei politici e burocrati a cui Patti dedicava molte attenzioni in cambio di cortesie ancora una volta, l’avranno fatta franca: Una confisca che dimostra l’interesse mafioso per i grandi giri di denaro e non per i morti di fame
Carmelo Patti e ai suoi rapporti con la mafia hanno impegnato la Dia già negli anni 2000. A cominciare dal cognato del superlatitante Matteo Messina Denaro, Michele Alagna, che era il suo commercialista.Patti e il ginepraio delle ditte dei cablaggi che ha coinvolto decine di e decine di castelvetranesi sono stati al centro di indagini della Guardia di Finanza con evasioni accertate di decine di milioni di Euro. Patti dava lavoro a molti castelvetranesi e si avvaleva dell’aiuto di avvocat e tecnici di Castelvetrano su cui nessuno ha mai indagato ma che con Patti hanno guadagnato molti soldi
Ad essere sottoposti a confisca sono stati i suoi eredi, la vedova Elisabetta Pocorobba, ed i figli Paola, Giovanni e Maria Concetta.
La Dia di Palermo sta eseguendo un decreto di sequestro e confisca, emesso dal Tribunale di Trapani su proposta del Direttore nazionale della Dia, nei confronti degli eredi del noto imprenditore Carmelo Patti, originario di Castelvetrano (TP) già proprietario della ex Valtur (ora in amministrazione straordinaria), deceduto il 25 gennaio 2016.
Il procedimento in argomento – di sicuro uno dei più rilevanti nella storia giudiziaria italiana – ha riguardato un patrimonio stimato, per ora, prudenzialmente in oltre 1,5 miliardi di euro e disvelato interessi economici riferibili alla “famiglia mafiosa di Castelvetrano”, guidata dal latitante Matteo Messina Denaro.
Un’indagine scattata da alcuni anni. La Dia inizialmente aveva chiesto di sequestrare cinque miliardi di euro. A tanto ammontava il patrimonio.
L’impero economico di Carmelo Patti, l’imprenditore di Castelvetrano morto a 81 anni 25 gennaio 2016 patron di Valtur, la più famosa azienda italiana del turismo.