
Una lettera recente lettera di rimostranza alla Presidenza ed al Consiglio di Amministrazione della RAI ha posto all’attenzione il potere dei giornalisti Sottile in Sicilia
Qualche mese fa è stata scritta, alla redazione della nota trasmissione Mi manda Rai Tre condotta dal giornalista palermitano Salvo Sottile, figlio di Giuseppe Sottile, responsabile dell’inserto del sabato del quotidiano Il Foglio, del quale è stato anche condirettore, una lettera assai pesante.
Mi manda Rai Tre come è noto si occupa, come leggiamo testualmente in un suo promo: ‘della difesa dei diritti dei consumatori’ ed è ‘fonte di denuncia degli sprechi della pubblica amministrazione, ritardi nell’attuazione delle liberalizzazioni, percorsi non trasparenti del mondo del lavoro e truffe ai cittadini.’
Considerato che nel periodo- scrive l’autore della missiva- in cui li ho contattati si stavano occupando di problematiche correlate alla contrazione di mutui e prestiti, e di sovra indebitamento familiare, avevo evidenziato la mia situazione personale e familiare. Come potete leggere di seguito il mio caso è veramente paradossale, tant’è che sono stato contattato da una gentilissima giornalista, della redazione di Salvo Sottile, che era veramente interessata e parecchio coinvolta rispetto alla mia situazione. Mi aveva pure preannunciato che mi avrebbero invitato in studio nel corso di una puntata. Purtroppo appena hanno saputo chi ero io hanno immediatamente cambiato idea. Volete sapere qual è la mia colpa? Quella di avere fatto il sindaco di Racalmuto per 13 anni ma, soprattutto, quella di avere segnalato e denunciato da un decennio a questa parte, pubblicamente ed anche presso le Autorità Giudiziarie, una serie di palesi illegalità riguardanti le gestione dei servizi pubblici locali, in modo particolare quelli relativi al ciclo dell’acqua ed a quello dei rifiuti. Nel denunciare queste cose sono incappato anche nel papà del conduttore di Mi manda Rai Tre, Salvo Sottile. Infatti spulciando i verbali giudiziari relativi all’inchiesta Double face, condotta dalla Procura e dal Tribunale di Caltanissetta che ha svelato il cosiddetto ‘sistema-Montante’, ho scoperto che il mio ‘persecutore’, Antonello Montante, era intimo amico del papà di Salvo Sottile.
L’ex presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante, oggi in carcere a Caltanissetta è, secondo i magistrati che ancora stanno indagando su di lui, il capo di due associazioni a delinquere, una per spiare chi come me denunciava le sue presunte attività illecite ed un’altra per truffare la Pubblica Amministrazione. Ciò che mi ha colpito di più è che mentre io denunciavo la gestione illegale dei rifiuti presso gli uffici giudiziari, presso la competente Commissione parlamentare nazionale d’Inchiesta, all’Autorità Anticorruzione e persino al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come c’è scritto testualmente nelle informative degli organi inquirenti nisseni: “ Il MONTANTE manteneva ottimi rapporti con il giornalista SOTTILE Giuseppe – attualmente responsabile dell’inserto del sabato del quotidiano Il Foglio, del quale è stato anche condirettore – come si desumeva sia dalla documentazione sequestrata al MONTANTE sia dalle intercettazioni dalle quali emergeva che il giornalista era accondiscendente alle richieste del MONTANTE (…) Nel corso della conversazione nr. 694603 delle ore 18.54 del 9.6.2016, il MONTANTE chiamava il giornalista SOTTILE Giuseppe per lamentarsi di un articolo pubblicato quel giorno, a firma del giornalista SABELLA Accursio, riguardante la polemica sulla questione “rifiuti” in Sicilia e, nel fare riferimento al CATANZARO Giuseppe, era stato evidenziato il legame di quest’ultimo con il MONTANTE. Utilizzando anche un linguaggio scurrile, il MONTANTE ripeteva, più volte, adirato, al SOTTILE che non si dovevano fare questi parallelismi con lui (…) . Chiestogli se aveva capito cosa intendesse, il SOTTILE rispondeva che era “chiarissimo” e che avrebbe “provveduto”, rimarcando il fatto che il MONTANTE aveva perfettamente ragione (…). “ Giova ricordare che il Montante ha poi fatto eleggere quale suo successore alla guida di Sicindustria il suo più grande amico, Giuseppe Catanzaro,
abbondantemente citato nell’informativa degli investigatori nisseni, oggi anche lui pesantemente sotto inchiesta, nonché gestore di una delle più grandi discariche siciliane, adesso chiusa dal Ministero dell’Ambiente perché da oltre un decennio fuori norma. Con quella discarica l’amico dell’amico proprio di quel Giuseppe Sottile, papà di Salvo, il conduttore di RAI TRE, ha fatto soldi a palate, ai danni dei cittadini costretti a pagare delle tariffe sui rifiuti che in Sicilia sono il triplo della media nazionale. E tutto ciò è avvenuto perché la Regione, il cui ex presidente Crocetta, anche lui amico di Montante e Catanzaro ed anche lui ora sotto inchiesta, costringeva più di 200 comuni a conferire i rifiuti, in maniera indifferenziata, nella mega discarica agrigentina di Siculiana-Montallegro, gestita dall’amico dell’amico dei Sottile. A questo punto gradiremmo che la RAI, visto che deve garantire un servizio pubblico, peraltro pagato con i soldi dei contribuenti attraverso le bollette per l’energia elettrica, si occupi di questo intreccio tra il Montante, il Catanzaro ed il papà di Salvo Sottile. Noi, per offrire un contributo di idee a beneficio dei dirigenti della RAI, riportiamo il colloquio tra il papà del vostro giornalista di punta, Salvo Sottile, che si occupa tra l’altro di tariffe sui servizi pubblici ed il ‘galeotto’ Antonello Montante. Lo stile non è proprio ‘ciceroniano’. Non vanno tanto per il Sottile!
“All’inizio la conversazione ha un carattere amichevole e non inerente alle indagini. Poi a minuti 01.06 la conversazione per il suo particolare contenuto viene trascritta integralmente.
Fonte: ITALY FLASH
Il Circolaccio