
Prescrizione, la reazione del Ministro Giulia Bongiorno che strigliail suo collega avvocato Bonafede: «Sarà una bomba atomica». E , Bonafede , insulta gli avvocati: « sonoa azzeccagarbugli»
E’ grave che un Ministro della Giustizia offenda un ordine professionale a cui Lui stesso appartiene
La questione della Prescrizione scoppia all’interno del Governo come un fulmine a ciel sereno
La Costituzione Italiana fonda il diritto sulla presunzione d’innocenza fino al terzo grado di giudizio e prevede alla difesa dell’imputato.
Bonafede porta in evidenza un problema che, certa politica, anche di sinistra ha usato per proprio torna conto. Questo, però, non può essere scaricato su chi, per troppi anni, e per colpe non sue rimane coinvolto in u processo e poi magari assolto.Il rischio della prescrizione, impone ai giudici che hanno già tante agevolazioni rispetto alla difesa, di andare spediti sul processo. Forse, Bonafede, non sa cosa significa finire nelle maglie di un processo accusatorio e non inquisitorio e che impone l’obbligo della prova contraria all’accusato. Non sa cosa significa attendere una sentenza definitiva per anni. I PM non hanno sempre ragione. Nel processo italiano l’accusa ha molte più leve rispetto all’accusato e alla difesa. Il diritto non è questo
La sospensione della prescrizione aiuterà chi può spendere molti soldi per difendersi
Esiste ancora la possibilità del “Ragionevole dubbio”?
Il processo penale secondo il sistema accusatorio presenta una spiccata somiglianza con il processo civile . La statistica infatti, dice che, in primo grado la logica accusatoria prevale, rispetto alla difesa che in appello e in cassazione riesce ad avere più possibilità di assoluzione. Il Gup, quasi sempre condanna perchè proviene spesso, da formazione di tipo accusatoria e con certe leggi dove non sempre necessita la prova ma l’interpretazione soggettiva il Gup si schiera quasi sempre con l’accusa. Sono le statistiche a dimostrare che, in primo grado, in certi casi poco chiari e non supportati da prove forti, Il Gup preferisce condannare anche sulle dichiarazioni non riscontrate o da intercettazioni che non possono essere verificate al 100 % dalla difesa e che vengono riportate a stralci nei verbali
Il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, nonché avvocato che non ha certamente bisogno di presentazioni, dà lezioni di Diritto in tv ad Alfonso Bonafede; apre ufficialmente lo strappo tra Lega e Cinque Stelle con la sua critica sulla riforma della prescrizione pensata dai grillini, e scatena l’ira del ministro che, nel replicare, arriva finanche ad offendere la categoria degli avvocati cui peraltro appartiene.
E’ la sintesi dell’acceso dibattito politico che anche quest’oggi sta tenendo banco sulla prescrizione, sull’idea del ministro della Giustizia di bloccarla all’esito della sentenza di primo grado. Intervenendo a ‘L’intervista’ di Maria Latella su Sky Tg24, il ministro Bongiorno ha affermato che «bloccare la prescrizione dopo il primo grado di giudizio significa mettere una bomba atomica nel processo pensale e io questa cosa non posso accettarla e non posso non segnalarla». Poi ha aggiunto: «Senza la tagliola della prescrizione non fisserebbero più le udienze, non ci sarebbero più appello e Cassazione perché non sarebbero più fissate le udienze», sottolinea. Invece un imputato innocente «deve vedere la fine del suo processo». E allora arriva l’invito a Bonafede: «Dobbiamo stare attenti a non bloccare la giustizia per sempre».
Ma Alfonso Bonafede, invece di prendere appunti e ripassare il Diritto, ha risposto a muso duro partorendo un disastro e innescando, è facile prevederlo, una forte reazione degli avvocati: «Deve essere chiaro che siamo di fronte a una riforma epocale della giustizia penale che cambia totalmente ottica: è finita l’era dei furbi e dei loro azzeccagarbugli che mirano solo a farla franca». Già, ha detto proprio azzeccagarbugli.
Fonte: Giustizia 24