Finisce con una sonora “bastonata” la strategia politica su Castelvetrano voluta fortemente da Gucciardi-Pompeo e Calamia. Una strategia che lascia sul campo diverse vittime. In primis la comunità castelvetranese, in secundis , alcuni politici come Felice Errante e adesso anche il “pupillo” Marco Campagna
Commentare il risultato elettorale del Pd a Castelvetrano e nella Sicilia del 4 marzo è come sparare sulla Croce Rossa.
Commentare quello che è accaduto a Castelvetrano dopo la rottura dell’accordo Errante -Pompeo e la fuoriuscita del vice sindaco Marco Campagna dalla giunta Errante è un dovere di tutti.
Gli “dei” del Pd , per farla pagare ad Errante, hanno messo in movimento l’artiglieria pesante facendo finire le bombe sull’intera comunità castelvetranese. Il tiro incrociato effettuato sulla città ha generato un danno enorme senza , purtroppo , ottenere il risultato più importante ovvero: la cattura di Matteo Messina Denaro e dei suoi complici del cerchio magico. Gli “dei” dei Pd ,scatenando l’inferno per la cosiddetta lotta antimafia alla loro maniera, hanno consegnato ai famelici leoni di certa stampa anche la parte sana di questa città. L’arrivo del Prefetto Priolo che dopo 8 mesi va in pensione , mandato dall’ormai “ex “Ministro Minniti, la mancanza nella relazione prefettizia di amministratori del Pd che hanno governato per tre anni il Comune di Castelvetrano e hanno “visto” carte e documenti ha fatto sempre pensare a una sottile strategia politica che alla fine favorisse i Dem.
Purtroppo per loro, quando si scatena una guerra, c’è il rischio di finire sotto il fuoco amico. E’ successo a Gianni Pompeo. L’ex democristiano e cuffariano, prima viene pizzicato da Rosi Bindi e poi, al momento del voto quando si sentiva pronto a tornare a Palazzo Pignatelli, qualcuno ha pensato bene di sciogliere il comune per mafia, scaricando molte colpe su Errante come se, l’ex sindaco ha raggiunto il potere da solo e senza la complicità del PD. Ieri la capitolazione. Quando i “Dem” dell’asse Pompeo- Calamia- Gucciardi erano pronti a raccogliere i frutti con Marco Campagna, il Movimento 5 Stelle gli rompe le uova nel paniere. La gente non è scema. Adesso, c’è una città in macerie e Matteo Messina Denaro ancora libero e nessuna indagine a carico del comune di Castelvetrano che ci aiuti a capire quali politici e funzionari hanno aiutato i mafiosi a lottizzare terreni , a non pagare le tasse e a fare opere inutili e costose. Tanto rumore per nulla? Oppure tutto questo era solo un interesse politico e di liberare la città dalla mafia era solo un pretesto elettorale? A voi la risposta
Redazione Il Circolaccio
Maurizio Franchina