Ci voleva la Petix per fare arrossire di vergogna una intera comunità sull’esempio più evidente di incapacità e voluta negligenza di molti amministratori e rappresentato dalla gestione del porticciolo di Selinunte?
La storia di questo “specchio d’acqua” è legata a doppia mandata a un modus operandi a dir poco discutibile e che ha contraddistinto le amministrazioni comunali che si sono succedute da Enzo Leone in poi.
Una gestione che definire “illegale” è un eufemismo. Da quello che risulta la gestione del porticciolo di Selinunte non ha mai visto un’ indagine da parte della Procura.
La storia de porto di Selinunte è l’esatta fotografia della storia recente di Castelvetrano dove, ogni settore è stato gestito con metodi davvero difficili da comprendere. Le tante promesse gonfiate in campagna elettorale diventate spesso chiacchiere. La telenovela inizia con l’ex deputato , Enzo Leone.Nel 1990 , in campagna elettorale per le regionali, fece vedere il plastico del nuovo porto nelle piazze di Castelvetrano per favorire la sua elezione all’ARS. Fu la prima bufala sul porto. Successivamente , Beppe Bongiorno considerato un sindaco “antisistema” finisce per usare gli stessi metodi dei suoi precedessori ma con uno stile diverso. Anche Bonmgiorno sprecò una montagna di soldi per ripulire l’area portuale e nulla fece per denunciare l’avvenuta costruzione del braccio prossimo al depuratore tutto abusivo. Bongiorno in tutti suoi 9 anni di amministrazione, promise interventi stratosferici e la realizzazione del nuovo porto di Selinunte entro il 2000. Chiacchere, solo chiacchere e niente più. Lasciamo ogni commento sulle cazzate bongiorniane alla vostra intelligenza. Più cauto , sulla realizzazione del porto, fu Gianni Pompeo che eriditò un mega progetto da 400 posti barca da Bongiorno. Anche Pompeo spese una montagna di soldi per ripulirlo e per ogni anno del suo lungo mandato amministrativo. Pompeo non ci credeva molto al progetto lasciato in eredità. Sapeva delle tante difficoltà per finanziare un opera faraonica . Da un porto abusivo per 40 pescatori e un centinaio di diportisti ad un porto per 400 barche di lusso e d’alto mare. Pompeo che fesso non è, quando capì che anche alla Regione Siciliana non vi era interesse, si buttò mani e gambe ai progetti legati al sistema delle Piazze e al nuovo comune. Erano più facili e più appetibili politicamente. La scena delle promesse si conclude con Felice Errante che aveva garantito la posa della prima pietra addirittura entro il 2017. La triste storia del porto di Selinunte finisce nei cassetti comunali dove sono conservati i progetti e i pareri.
Una vicenda, quella del porto di Selinunte tutta da capire
Già nel 2009 si parlava di porto abusivo e intanto si continuavano a spendere ogni anno migliaia e migliaia di euro per ripulirlo . Una cuccagna per alcune imprese locali. Un sistema che favoriva certamente la clientela politica e forse di altra natura.Imprese e affidamenti gestiti dal comune su cui ci sarebbe da tanto da indagare. Quell’area doveva essere a gestione demaniale non si capisce come mai il comune spendeva soldi pubblici presi dalle tasche dei castelvetranesi con le tasse. Da Bongiorno a Pompeo sono stati spesi milioni di Euro per la manutenzione di questo piccolo spazio a disposizione dei pescatori. Anche Errante, nonostante i costosissimi interventi fatti dalla giunta Pompeo( vedi il buco insabbiato) ha dovuto mettere le mani alle casse comunali. Errante fu meno fortunato perchè fu mitragliato dagli ambientalisti sull’uso della poseidonia spiaggiata. Negli anni del sindaco Pompeo veniva data a Belice Ambiente . Addirittura per un certo periodo fu depositata in alcune campagne della città . Errante , insieme al suo vice Marco Campagna rischiò di essere denunciato.
Il mare adesso si è incazzato e ha detto “basta” ad un luogo che sa molto di malaffare , negligenza e “pigghiata pi lu culu” e su cui, stranamente, la magistratura non ha mai indagato. Vuoi vedere che alla fine la colpa è dei pescatori e dei selinuntini? In Sicilia purtroppo i furbi si arricchiscono e i fessi pagano
Eppure qualcuno ne aveva parlato e scritto
Diversi articoli hanno denunciato l’incuria sul porticciolo di Selinunte e la violazione delle leggi ambientali. Da GDS, alla Sicilia e ad alcuni blog, ci sono decine di articoli . In particolare il bloggher castelvetranese Egidio Morici già nel 2009 aveva segnalato , nei suoi articoli,la questione del porto abusivo.
Nel 2009 , nel suo blog, Morici così scriveva raccontando un movimentato incontro con i pescatori di Selinunte alla presenza di Gianni Pompeo e dell’ing. Taddeo:“Il sindaco Pompeo, in difficoltà, risponde facendo riferimento alla eccezionale violenza delle ultime mareggiate di scirocco che avrebbero vanificato i lavori svolti. Un altro pescatore mette l’accento sul cattivo odore: “Con questa puzza di alghe(poseidonia), che senso avrebbe andare a passeggiare sulla piazzola?”. A questo punto il sindaco, incalzato da più parti, fa una rivelazione shock: “Il porto è abusivo, non è facile far funzionare una cosa abusiva”. “Si tratta di una vasca sbagliata – gli fa eco l’ingegnere Taddeo( allora dirigente del comune) – non è un porto”.Vi dirò di più – aggiunge il sindaco – io non ho alcuna intenzione di continuare a spendere soldi inutili, visto che basta qualche giorno di forti mareggiate per rendere vani i costosi interventi di bonifica, senza contare quello che costa lo smaltimento delle alghe marce. Vedremo se sarà possibile acquistare una pompa che possa buttare dall’altra parte del molo le alghe(poseidonia), mentre sono ancora fresche e quindi non inquinanti
Come è possibile che un sindaco e un dirigente ammettono pubblicamente che il porto è abusivo e continuano a spendere soldi pubblici nella struttura?
Milioni di Euro spesi per le bonifiche, in tutti questi anni, per una struttura abusiva? Come è possibile giustificare questi importi?
Qualche esempio di spesa? Nel 2012 Pompeo prima di andare via autorizza una spesa di 107 mila euro che sarà affidata con criteri d’urgenza alla ditta dei fratelli Firenze coinvolti nell’operazione Ebano
148 mila euro vengono spesi nel 2010, 80 mila euro nel 2009, soltanto per citare quelle degli ultimi anni.
Nel 2009, l’allora vicesindaco Francesco Calcara firma l’affidamento dei lavori, con procedimento d’urgenza, incaricando l’impresa Durante S.r.l. per “l’esecuzione dei lavori di allontanamento e sgombero delle alghe depositate all’interno del porto di Marinella di Selinunte, facendo ricorso – si legge nella disposizione – all’uso di un’apposita chiatta galleggiante e di un adeguato escavatore compreso operatori, il tutto per un importo complessivo di 40mila euro”
Nel 2011 , sempre dall’ amministrazione Pompeo, viene disposto l’affidamento dei lavori, di somma urgenza, ad un impresa che fosse in possesso dell’adeguata attrezzatura per provvedere anche allo smaltimento in discarica delle “alghe” dopo l’opportuna asciugatura. I lavori, per un importo di € 140.000,00, verranno affidati all’impresa Firenze Vincenzo srl, corrente in Castelvetrano
Tra il 2010 e il 2011 l’accoppiata Pompeo -Taddeo, con l’assessore Signorello compie il massimo dello sforzo amministrativo. Arriva la genaliata del buco, realizzato nel molo più lungo e contro il parere dei marinai. Vengono spesi In tutto 191 mila Euro
Ancora una volta soldi pubblici buttati e su un porto abusivo. Quante cose strane sono successe a Selinunte in questi anni
Questi sono alcuni esempi di soldi spesi inutilmente. Mancano altri anni di spese effettuate e che in molti ricoderanno.
Fonte : Blog 500firme, GDS , LA Sicilia
redazione il Circolaccio
Maurizio Franchina