Gentile vice prefetto Caccamo
Come Lei di certo sa, l’eleganza del Riccio è un romanzo del 2006 scritto da Muriel Barbery.
Il libro che ha avuto ben 50 ristampe e ha venduto oltre 600.000 copie si ispira alla vita della portinaia Renée Michel ,una comunissima portinaia del numero 7 di rue Grenelle a Parigi che tutti trattavano come una povera inserviente per poi scoprire che dietro il suo lavoro c’era una donna di immensa cultura e saggezza.
Non intendiamo darle nessuna lezione. Lei , è persona molto preparata e con voto di laurea in Giurisprudenza 110/ con lode e brillante curriculum a corredo. Il Diritto lo conosce molto bene. E conoscendolo sa di certo che si ispira alla sacra Costituzione italiana.
Noi poveri cittadini di questa città che leggiamo “Il Circolaccio ” residenti in questa città e di conseguenza triturati dall’ennesima gogna mediatica che ci vede ormai tutti etichettati come evasori , mafiosi e amici a prescindere del delinquente assassino Matteo Messina Denaro ,comprenderà bene che abbiamo, allo stato attuale , due sole opzioni: o cadere in una profonda depressione e scappare da questa città o cercare di reagire cercando un confronto con chi ha il potere nelle mani auspicando la via del dialogo costruttivo e nel rispetto della dignità umana e delle leggi.
Caro Commissario, comprendiamo bene che il suo compito non è assolutamente facile.
Trova un comune con tanti problemi. Con tanti debiti maturati dal 2001 in poi e con cifre esorbitanti. Una comunità con gravi difficoltà economiche e dove i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri.
Troverà tanti soldi pubblici spesi male e spesso per accontentare gli amici che sostenevano i politici al potere.
Il territorio, come risulta evidente è stato terreno di conquista per i mafiosi e per certi politici carrieristi e senza scrupoli. Qualcuno soldi ne ha fatto tanti.
L’economia per molti anni non si è basata sul merito ma sull’appartenere. Vada a guardare le aziende che hanno sviluppato fatturati con il comune negli ultimi 15 anni. Si chieda perchè alcune aziende lavoravano e altre fallivano. In questo contesto lottizzato ,molte piccole aziende ,con molti sacrifici degli operatori sono andati avanti senza appartenere a nessuno e cercando mercato anche fuori. Altre ,sono andate fallite perchè non si sono assoggettate a nessuno, e l’economia viziata anche dalla crisi le ha distrutte. Lo Stato ,arrivato molto in ritardo, ha fatto tante confische ai mafiosi o ritenuti tali e ha lasciato molte macerie. Faccia una verifica delle aziende che sono fallite . Faccia una verifica sulle ditte che sono cresciute , non sono fallite e non sono andate confiscate. Se non hanno pagato le tasse le denunci.
Abbia rispetto di chi lavora e si rompe la schiena combattendo contro tutte le difficoltà e probabilmente è in arretrato con il fisco. La crisi fiscale, come Lei sa, non riguarda solo Castelvetrano.
Prima o dopo il conto qualcuno lo doveva pagare.
Lottizzazioni senza limiti, speculazioni sui terreni, lavori pubblici spesso inutili, gare pilotate e consulenze strapagate
Hanno davvero esagerato distruggendo un territorio e la sua economia. Probabilmente, l’ex sindaco Errante, facendo da capro espiatorio a tanti politici “furbi” e finiti nell’oblio, paga per tutti. Un pò come Cuffaro alla Regione. Ma Lei, Caro commissario Caccamo , non è un politico. Lei è qui per garantire il diritto e l’applicazione della legge e deve agire come uomo di Legge. Scatenare un putiferio mediatico, con la collaborazione di qualche giornalista in cerca di visibilità è stato un errore non di poco conto. Castelvetrano, come la portiera del libro francese giudicata solo per le apparenze e non per la sostanza. Distrutta dal pregiudizio , questa comunità prima ancora dai fatti delittuosi comprovati da documenti e da giudici terzi è stata ferita a morte. “Nel paese di Matteo Messina Denaro nessuno paga le tasse e sono tutti amici compiacenti del boss”. Caro Commissario questo modus agendi cozza con la ricerca della verità. Fa anche a pugni con l’ affermazione del Diritto costituzionale . Questa vicenda delle tasse non pagate somiglia ad una strumentalizzazione che sa molto di politica. Lei è riuscito a far sbranare i castelvetranesi accomunandoli tutti in sol fascio d’erba. Forse non era sua intenzione ma ammetta che la situazione le è sfuggita di mano. E’ giusto ricordarLe che già nel 2014 si fece una battaglia in questa città ( CONSIGLIERI D’OPPOSIZIONE E GIORNALISTI NE PARLARONO AMPIAMENTE )per capire a quanto ammontassero i debiti e perchè c’erano tutti questi arretrati. Anche ‘l’ex procuratore Messineo nella qualità di commissario comunale ne parlò nella sua relazione a margine dell’approvazione del bilancio nel 2016. Scrisse, con i poteri del consiglio comunale che vi era un quadro creditizio e debitorio preoccupante. Dunque nulla di nuovo sotto il cielo di Castelvetrano.
Caro commissario, ormai dire “sono castelvetranese” è come parlare degli appestati. L’immagine di questa città è molto compromessa e forse per sempre. Un fardello pesante da sopportare , sopratutto per i ragazzi che non hanno colpa alcuna e per tutti coloro che non hanno fatto affari illegali. E’ notorio: in guerra ,ogni fine giustifica i mezzi. E’ l’impressione è proprio questa. La guerra contro Messina Denaro qualcuno la deve pur pagare. Lui scappa sempre e i castelvetranesi che non hanno mai avuto a che fare con la mafia e con questo farabutto pagano il conto e forse, i veri responsabili ,si fanno quattro risate.
Caro Commissario, comprenderà bene che dopo questo grande frastuono occorrerà che lei faccia bene il suo lavoro. Verifichi cosa è accaduto negli uffici e si renda conto di chi ha favorito l ‘evasione de potenti a discapito dei morti di fame. Ci faccia sapere chi si sentiva padrone dentro il comune, gestendo addirittura archivi e bollette come se fosse stato a casa sua. Risultano troppi errori nelle bollette e nelle cartelle e adesso i cittadini le contesteranno.
Caro Commissario cerchi maggiore dialogo con la parte sana di questa città . Il confronto può servire a questa città per liberarsi di tanti anni di furberie e illegalità.
Quello che accaduto in questi giorni sa molto di purghe staliniane
Il Circolaccio
La Redazione