Gestire i dipendenti pubblici della Regione Siciliana, stra pieni di privilegi dati dalla politica negli ultimi 20 anni non è cosa semplice e il neo assessore chiede aiuto alla Lombardia
Tutto questo quando in Sicilia i giovani vanno via per mancanza di lavoro e i disoccupati aumentano
Rotazione di personale, formazione dei dipendenti e un accordo con la Lombardia per rendere efficiente la Sicilia, verso la riforma della Pubblica amministrazione
Rotazione di personale, formazione dei dipendenti e un accordo con la Lombardia per rendere efficiente la Sicilia, verso la riforma della Pubblica amministrazione
Chi ha tempo non aspetti tempo è sempre stato il mio motto fin da quando ero sindaco quindi non faremo passare tempo invano ma non mi faccia sbilanciare troppo sui tempi, dobbiamo fare cose ben ponderate e nei tempi giusti. Penso che entro un anno, poco più o poco meno, potremo dar vita ad una macchina regionale migliore”.
L’assessore regionale alla Funzione Pubblica e alle Autonomie locali Bernadette Grasso spiega a BlogSicilia come cambierà la Regione e come la farà diventare efficiente per il cittadino ma senza dimenticare i dipendenti regionali il cui contratto è scaduto ormai da un decennio e che ‘meritano’ un rinnovo.
“Rinnovare il contratto dei dipendenti regionali è un impegno che abbiamo preso come governo e che intendiamo mantenere. Ma a me non piace parlare solo del ‘quantum’. Insomma non possiamo fermarci ai soldi e agli aumenti e su questo ho già avuto abboccamenti informali con i sindacati. Questa è l’epoca della responsabilità e dobbiamo parlare di servizi efficienti e di interesse dei cittadini. Martedì ci siederemo al tavolo con i sindacati e in quella sede voglio parlare di efficientamento, di servizi da rendere al pubblico, di Regione amica, di formazione del personale, di rimodulazione delle piante organiche e di spostamento di personale là dove serve prelevandolo dai dipartimenti ingolfati. E poi, naturalmente, di rinnovo dei contratti anche sul fronte economico. Insomma dobbiamo parlare di questione giuridiche e organizzative e di questioni economiche”.
L’assessore ha una visione chiara ma non vuole impegnarsi sui tempi perchè sono troppe le emergenze e le cose da fare. Dunque si dà un orizzonte generale di un anno per fare le cose di cui parla tenendo presente che ci sono tanti passaggi prima di arrivare ad un piano organico e pensato.
“Dalla prima ricognizione della situazione si evidenziano servizi ingolfati di lavoro dove sarebbe opportuno avere maggiore personale, ed altre strutture con forse più personale di quanto non ne serva. da un lato è un problema organizzativo ma dall’altro è anche una questione di opportunità. Capita, infatti, che ci sia personale fuori posto. Spostarlo da un incarico ad un altro non può essere fatto senza tenere conto della conoscenze, delle capacità e dell’esperienza maturata. Ed è per questo che parlo di formazione. E0 necessario che il personale che verrà inviato a coprire alcuni servizi specifici dove c’è carenza debba essere formato per svolgere quella attività se non ha esperienza o qualifica specifica. insomma dobbiamo evitare di lasciare tutto affidato alla buona volontà del singolo”
Assessore in questo senso c’è un’ampia piattaforma del Cobas/Codir che in diciassette pagine avanza una serie di proposte anche giudiche e organizzative. Vi si parla di tanti settori dell’amministrazione
“Ho avuto quel documento e gli ho dato una scorsa anche se non sono ancora entrata nel dettaglio. Lo farò nei prossimi giorni ma in linea di massima mi sembra che si parta da buone basi di confronto ovvero dall’intenzione di fornire all’amministrazione una macchina più efficiente, al cittadini servizi migliori e così dare anche maggiore soddisfazione al personale”.
Fonte : blog Sicilia
Il Circolaccio