Il Pil per abitante più alto è nel Nord-Ovest, Il più basso al Sud e in Sicilia
Si allarga il divario economico
Pil per abitante nel 2016 risulta pari a 34,2mila euro nel Nord-Ovest, a 33,3mila euro nel Nord-est e a 29,9mila euro nel Centro. Il dato emerge dai conti economici territoriali diffusi oggi dall’Istat secondo cui «il differenziale negativo del Mezzogiorno è molto ampio: il livello del Pil pro capite è di 18,2mila euro, inferiore del 44,2% rispetto a quello del Centro-Nord (del 44,1% nel 2015). In termini di reddito disponibile per abitante il divario scende al 34,5%». Nel 2016 il Pil in volume, a fronte di una crescita a livello nazionale dello 0,9% rispetto all’anno precedente, ha registrato un incremento dell’1,3% nel Nord-Est, dello 0,9% nel Nord-Ovest e dello 0,8% sia al Centro che nel Mezzogiorno.
Incidenza economia non osservata al 19,1% al Sud
Secondo i dati Istat, inoltre, in Italia l’economia non osservata (somma della componente sommersa e di quella illegale) rappresenta, nel 2015, il 14% del valore aggiunto totale: le componenti più rilevanti sono la rivalutazione della sotto-dichiarazione dei risultati economici delle imprese (6,3%) e l’impiego di lavoro irregolare (5,2%). L’economia illegale e le altre componenti minori (mance, fitti in nero e integrazione domanda-offerta) incidono per il restante 2,5%. L’incidenza dell’economia non osservata è molto alta nel Mezzogiorno (19,1% del valore aggiunto), vicina alla media nel Centro (14,2%) e inferiore nel Nord-est (12,2%) e nel Nord-ovest (11,5%). La Calabria è la regione in cui il peso dell’economia sommersa e illegale è massimo, con il 21,3% del valore aggiunto complessivo, mentre l’incidenza più bassa si registra nella Provincia autonoma di Bolzano-Bozen (10,7%). Il Molise presenta la quota più alta di rivalutazione del valore aggiunto sotto-dichiarato (8,4%) seguito da Umbria, Marche e Puglia (8,3%) mentre il peso del sommerso dovuto all’impiego di input di lavoro irregolare è particolarmente elevato in Calabria (9,9% del valore aggiunto) e in Campania (8,8%), si legge nel documento dell’Istat.
A Bolzano gli italiani con reddito più elevato
È la Provincia Autonoma di Bolzano in testa alla graduatoria del reddito disponibile per abitante, con 24,6mila euro correnti, seguita da Emilia Romagna e Lombardia (22,1mila euro). Per l’Istat invece Calabria (12,4mila euro), Campania e Sicilia (poco più di 13mila euro) sono le Regioni in cui il reddito disponibile per abitante è più basso. Nel 2016 il reddito disponibile a prezzi correnti ha segnato per il complesso dell’economia nazionale un incremento dell’1,6% rispetto al 2015, con dinamiche territoriali piuttosto articolate.
Fonte : Il Sole 24 Ore
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