Il 2018, potrebbe rappresentare per il comune di Castelvetrano, la fine di un ciclo amministrativo lungo oltre 20 anni
I commissari, inviati dal Ministro Minniti, stanno bruciando tutte le migliori energie per far quadrare i conti di un comune che, negli ultimi anni, ha accumulato debiti e contenziosi da far paura. Un comune più “disamministrato” che amministrato e dove, la politica che ha governato e di qualsiasi colore politico, ha contribuito a generare la montagna di debiti che stanno mettendo in difficoltà gli attuali amministratori. Le responsabilità di questo sfascio partono da lontano
Il comune sempre più vicino il default?
Di chi sono le responsabilità?
Quacuno si è arricchito alle spalle dei cittadini?
Anche i dipendenti comunali stretti nella morsa dei debiti non hanno ancora preso l’ultimo stipendio natalizio
Eppure , negli anni , diverse interrogazioni di Ninni Vaccara e altri ex consiglieri avevano evidenziato il disastro.
Come mai nessuno ha mai indagato, oltre la Corte dei Conti , sulla complessa gestione finanziaria del comune e su tutti contenziosi persi dall’Ente?
Da una interrogazione di Ninni Vaccara del 2015:”Constatato che in questo ultimo fine d’anno 2015 è emersa pesantemente una grave situazione economico finanziaria del comune di Castelvetrano e si è riscontrata una preoccupante mancanza di programmazione politico finanziaria adeguata ed oculata , che ha causato non pochi problemi ai dipendenti e ai cittadini di Castelvetrano.
Altra nota lanciata da alcuni ex consiglieri nel 2014 :”Il comune di Castelvetrano ha crediti non riscossi per 46 milioni circa , nei confronti di cittadini e utenti a partita iva, ad oggi morosi. Una cifra esorbitante per un comune che amministra poco più di 30 mila abitanti.
L’importo, peraltro evidenziato nel bilancio e approvato e verificato dai revisori contabili, si riferisce agli anni tra il 2008 e 2013. Manca il 2014. Sono tutte somme legate ai vari balzelli voluti dallo Stato come, IMU e ICI e al mancato pagamento di tasse legate ai servizi idrici e igienico ambientali.
Come è stato possibile arrivare a tanto?
Il pagamento dell’acqua del comune per molti anni è stato affidato a società private con l’obiettivo di migliorare il servizio di riscossione. Con Beppe Bongiorno inizia la IDROSERVICE SOC COOP che successivamente si trasformerà in PEGASO AMBIENTE soc coop e dopo alcuni anni in EDIL AMBIENTE srl . Sotto la gestione del sindaco Gianni Pompeo questa società si aggiudicherà un mega appalto di 1 milione di Euro che continuerà con Errante.
Quasi 15 anni di gestione dell’acqua pubblica affidata alle stesse persone.Come mai si è generato un contenzioso di oltre 8 milioni di acqua non pagata? Chi ha vigilato sui contatori da parte del comune? Con quale criterio veniva concessa l’acqua pubblica alle attività imprenditoriali?
Dalla nota del comune del 2011 :” Il Sindaco della città di Castelvetrano, Dr. Gianni Pompeo, unitamente all’Assessore ai Servizi Tecnici, Avv. Girolamo Signorello, rendono noto che è stato aggiudicato il bando di gara per il Servizio di gestione dell’acquedotto comunale per il triennio 2011-2014che comprende la lettura e la fatturazione consumi acqua, fognatura e depurazione, il controllo della potabilità dell’acqua, le manovre idriche, la pulizia delle fontane e delle fontanelle su tutto il territorio comunale.
L’importo complessivo del progetto era di €. 1.100.000, di cui €. 563.742,60 per la gestione dell’acquedotto comunale, €. 302.073,75 per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria da effettuarsi negli impianti acquedottistici, €. 9.062,25 per oneri per la sicurezza e €. 225.121,40 per somme a disposizione dell’amministrazione. All’ apertura delle busta si è appurato che era pervenuta una sola offerta e, valutata la documentazione prodotta si è aggiudicato il bando alla ditta Edil Ambiente srl”
Tra le varie attività l’appalto prevedeva appalto che preveda la “bollettazione e notifica dei canoni acqua e reflui, lettura dei contatori, con eventuale sostituzione di quelli non funzionanti. Servizio svolto in precedenza dalla Pegaso Ambiente che ha ceduto parte dell’attività alla società aggiudicataria
Tutto normale? Forse no ma nessuno ha mai indagato sulla gestione dell’acqua che, probabilmente, ha continuato la sua uscita anche dai rubinetti dei morosi “amici degli amici”
Altro notevole danno arriva dai contenziosi
Su tutti i tre milioni e 200.000 euro dati alla Saiseb e oltre milioni dati agli eredi del Barone Di Stefano per i terreni del Belvedere
Ma come si è potuto arrivare a tanto?
A molti castelvetranesi piacerebbe sapere chi, in questi anni, ha fatto guiochi di prestigio per coprire le tante vergogne che hanno portato il comune di Castelvetrano sull’orlo del fallimento
I consiglieri comunali Calamia, Di Bella, Curiale, Perricone, Accardo, Piazza, Bonsignore, Lo Piano Rametta, Bertolino e Martino nel 2015 avevano in Consiglio comunale chiesto verifiche sulla delibera dalla “Corte dei Conti” che bacchettava il comune. Da allora nulla si è saputo.
Il Circolaccio
Salvo Serra