Rifiuti, rifiuti e ancora rifiuti. In ogni strada di Castelvetrano e di altri comuni del Belice è costante la presenza di munnizza.
Sui social i cittadini pubblicano le fote delle vergogne. Addirittura , i commissari, chiedono ai castelvetranesi di tenersi la munnizza a casa. La misura è colma. Intanto il liquidatore di Belice Ambiente chiede soldi ai comuni morosi
La colpa di tutto questo è solo dei cittadini? Che fine hanno fatto le inchieste su Belice Ambiente? Un fallimento da 60 milioni di Euro che non conosce responsabili?
Eppure , qualcuno aveva denunciato le malefatte degli amministratori che sostennero Truglio, già indagato. Pubblichiamo di seguito alcuni comunicati del periodo e la lunga dichiarazione che l’ex assessore provinciale Girolamo Pipitone fece ai magistrati di Marsala, durante una pubblica udienza. Le sue dichiarazioni fanno rabbrividire . Belice Ambiente era una specie di postificio e favoritificio
L’inchiesta: I carabinieri di Castelvetrano hanno sequestrato nel 2013 617 bollette Tia false presso la sede di Santa Ninfa della belice ambiente Spa. Le bollette, emesse nel corso della gestione amministrativa dell’Ato Tp2 da parte di Francesco Truglio, hanno infatti tutte un unico destinatario inesistente, un generico «Vito», proprietari di bar ed altre strutture di uguali dimensioni.
Il sequestro fa seguito a quello avvenuto circa due anni fa con il sequestro di 317 bollette Tia sempre riportanti lo stesso nominativo. L’inchiesta era stata avviata dalla Procura di Marsala ma successivamente è stata trasferita presso la Procura distrettuale ordinaria di Palermo con il sostituto procuratore Daniela Paci mentre titolare dell’inchiesta è Ilaria De Somma. L’inchiesta era iniziata a seguito della segnalazione di un impiegato della belice ambiente che si era visto rispedire al mittente tutte le bollette perché destinatario inesistente.
Truglio era sostenuto dai sindaci dell’ambito ,per svolgere il suo mandato di amministratore
Nicola Cristaldi disse nel 2013 :”Altro che virtuosità! E’ inquietante lo scenario che emerge dalle recenti inchieste giudiziarie sulla passata gestione dell’Ato Belice Ambiente, quando a guidarla c’era l’avv. Francesco Truglio.
Ci sono alcune inchieste giudiziarie in corso, delle quali attendiamo l’esito, ma ci sono aspetti gravi e preoccupanti, che al di là delle decisioni dell’Autorità giudiziaria, hanno ormai delineato il contesto nel quale si operava all’interno di Belice Ambiente. Partiamo dagli aspetti economici: Nicola Lisma, che è subentrato a Truglio nel 2010, ha ereditato una montagna di debiti lasciata dal suo predecessore, circa 50 milioni di euro.
Andiamo agli aspetti del personale: Belice Ambiente, nel periodo della gestione Truglio, è stata utilizzata anche per interessi politico-sindacali, con un numero di assunzioni e modalità di reclutamento del personale poco chiare e soprattutto concentrate in periodi pre-elettorali, utilizzando anche società di lavoro interinale come la Mainpower. Andiamo agli aspetti dei rapporti con l’utenza: è stata utilizzata una società, la Maggioli tributi, il cui rapporto con Belice Ambiente è finito sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti sia per la modalità di aggiudicazione del servizio che per il personale impiegato.
Una società che, secondo la denuncia di molti utenti, ha operato in modo conflittuale ed arrogante con l’utenza. Potremmo dire “l’avevamo detto”. Ma poiché siamo garantisti, sempre e comunque, vogliamo limitarci alla cronaca asettica di ciò che è accaduto negli ultimi sei mesi a livello giudiziario, a partire dalla più recente inchiesta culminata il 29 settembre 2011 con un avviso di garanzia emesso dalla Procura di Marsala, notificato dai carabinieri di Castelvetrano tra gli altri, all’ex sindaco Giorgio Macaddino ed all’ex amministratore unico di Belice Ambiente, Francesco Truglio.”
Il centro di compostaggio inaugurato e chiuso
Dal comunicato del 2010 costa oltrre 10 milioni di Euro .Tanti soldi buttati
Otto mesi di lavoro per costruire il primo impianto pubblico di compostaggio della provincia di Trapani. E’ nato così, in contrada Airone a Castelvetrano, il primo lotto del Polo Tecnologico di “Belice Ambiente spa” che questa mattina è stato inaugurato alla presenza del presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo.
L’impianto sarà a trattamento di bioconversione aerobica degli scarti alimentari, che in 90 giorni da organico diventa compost. A pieno regime potrà trattare 11.500 tonnelate annue di organico, circa 30 tonnellate al giorno.
Il compost, detto anche terricciato o composta, è il risultato della decomposizione e dell’umificazione di un misto di materie organiche da parte di macro e microrganismi in condizioni particolari: presenza di ossigeno ed equilibrio tra gli elementi chimici della materia coinvolta nella trasformazione. L’intero Polo, finanziato dall’Unione europea per 10,6 milioni di euro prevede anche la realizzazione nel secondo lotto di un impianto di selezione e valorizzazione delle frazioni secche (carta, cartone, plastica, vetro e alluminio) e nel terzo lotto di un centro di raccolta, un’autorimessa e uffici con annesso laboratorio di ricerca e centro multimediale.
Le dichiarazioni di Pipitone
Tribunale di Marsala
Sezione distaccata di Mazara del Vallo
Dott. Renato Zichittella giudice
Procedimento Penale N.R.G. 342/09 – R.G.N.R. 413/09
“Belice Ambiente” S.p.A. ATO TP2
DICHIARAZIONI SPONTANEE
PIPITONE GIROLAMO
UDIENZA DEL 11 febbraio 2013
Signor Presidente, Signor Pubblico Ministero,
Ho già compiuto 66 anni e per la prima volta mi trovo imputato in un’aula di Tribunale. Ho ricoperto incarichi istituzionali dal 1970 sino al ricevimento dell’avviso di garanzia che mi ha portato qui.
Sono stato eletto Consigliere Comunale a Mazara del Vallo nel 1970 e rieletto nel 1975, ricoprendo l’incarico di Assessore alla Polizia Municipale.
Nel 1980 sono stato eletto Consigliere alla Provincia di Trapani, ricoprendo l’incarico di Assessore Provinciale al Patrimonio e Contenzioso. Dal 1982 al 1988 ho ricoperto la carica di Assessore Provinciale ai Lavori Pubblici, successivamente sono stato Amministratore dell’Azienda Provinciale del Turismo, infine Assessore Provinciale al Territorio ed Ambiente, non gradito al gruppo Macaddino-Truglio-Nicosia, perché, sicuramente non gestibile da loro, chissà per quali loro fini reconditi.
Ritornando all’odierno processo, mi trovo qui per iniziativa di quattro personaggi uniti fra loro da interessi che hanno ben poco a che fare con le cariche dagli stessi ricoperte.
Pertanto, ritengo opportuno illustrare alle SS.VV. il profilo di ognuno di loro:
– il MACADDINO è stato eletto Sindaco nel 2004, avendo già ricoperto la carica di Consigliere Comunale e Capo Gruppo del Partito Democratico. Appena eletto, da buon sindacalista e per mantenere gli impegni assunti in campagna elettorale, mette le mani sulla Società Belice Ambiente appena costituita ed ancora non attivata.
La costituzione della Società d’ambito Belice Ambiente ATO TP2, fra 11 comuni e la provincia di Trapani è scaturita dalla legge 142/90, art.22, recepita in Sicilia con la L.r. 48/91 e non in base ad un patto societario che prevedeva un capitale interamente pubblico ed il trasferimento del personale addetto al servizio di nettezza urbana e dei mezzi di ogni singolo comune alla nuova Società.
La natura privatistica dello Statuto di questa Società non inficia la natura pubblica della stessa e quindi l’assoggettamento alle regole di finanza pubblica. E’ particolarmente importante che nell’atto costitutivo sia stato inserito apposito articolo che sancisce il principio del Controllo Analogo a quello esercitato dagli enti soci sui propri servizi attraverso l’Assemblea di Coordinamento Intercomunale.
Tale controllo analogo non è stato esercitato da alcun Sindaco, né dall’Assemblea di Coordinamento Intercomunale di controllo presieduto prima dal Bonanno, Sindaco di Gibellina, poi dal Sindaco di Castelvetrano, Pompeo, oggi dal Sindaco di Partanna Cottone. A tal proposito si ritiene utile richiamare l’insegnamento di Consiglio di Stato Sez. VI n. 1514/2007, secondo il quale rispetto alla società a partecipazione pubblica totalitaria “i giudici comunitari hanno ritenuto necessari maggiori strumenti di controllo da parte dell’ente pubblico rispetto a quelli previsti dal diritto civile: il Consiglio di Amministrazione delle S.p.A. in house non deve avere rilevanti poteri gestionali e l’Ente pubblico deve potere esercitare maggiori poteri rispetto a quelli che il diritto societario riconosce alla maggioranza sociale”.
Controllo analogo è iniziato dal Luglio 2009 con l’elezione a Sindaco di Mazara dell’On.le Nicolò Cristaldi.
Inoltre, questa Assemblea dei Sindaci ha il compito di verificare l’attività dell’ATO anche sotto il profilo dell’efficacia, dell’efficienza e dell’economicità.
Il Sindaco precedente al Macaddino, Avv. Nicolò Vella, negli ultimi mesi di gestione aveva provveduto a mettere in essere quanto previsto dalla legge per l’attivazione della Belice Ambiente e cioè l’elenco del personale e l’elenco dei mezzi da trasferire alla Nuova Società (All. 1)
Il Macaddino da buon sindacalista revoca i provvedimenti dell’ex Sindaco Vella, annullando il trasferimento del personale del Comune alla Belice Ambiente, e trattenendo tale personale presso il Comune a bivaccare nei corridoi dell’Ufficio Tecnico Comunale.
Così facendo si sono creati dei nuovi posti di lavoro, ricoperti poi tutti per chiamata diretta, da lavoratori quasi tutti iscritti nel sindacato UIL della famiglia Macaddino. (All. 2)
Poco importa che il Presidente della Società all’epoca fosse Emanuele Cristaldi.
Il Macaddino, nella qualità di Sindaco, era titolare di 1/3 del capitale sociale e gli altri sindaci erano amici suoi e poteva condizionare l’Amministratore Cristaldi.
Appena insediata la Giunta Macaddino (luglio 2004) approva richieste di fondi comunitari per oltre 10 milioni di euro che sono stati gestiti, durante la sindacatura Macaddino, in maniera molto allegra.
Sulla gestione dei fondi comunitari nel comune di Mazara ho presentato recentemente un esposto-denuncia per danno erariale a tutti gli organi istituzionali preposti alla vigilanza della spesa del pubblico denaro. (All. 3)
Tale esposto è stato inoltrato al Parlamento Europeo, alla Guardia di Finanza di Mazara e il 7 Marzo scorso, a seguito del mio esposto, è stata presentata una interrogazione parlamentare alla Camera dei Deputati e il 13 aprile scorso al Parlamento Europeo. (All. 4)
Sempre l’Amministrazione Macaddino nel 2005 ha contratto mutui presso la Cassa Depositi e Prestiti per oltre 15 milioni di euro per realizzare opere pubbliche, per la cui realizzazione ha affidato incarichi a tecnici esterni all’ente in forma diretta e fiduciaria, purché militanti nella sua stessa sfera politica, in difformità alle leggi ed ai regolamenti. Tali incarichi sono quasi tutti illegittimi anche nella competenza, ma anche con parcelle raddoppiate in molti casi. Sulle tematiche nel corso di quegli anni ho fatto una serie di richieste di atti ispettivi, sottoscritti dal gruppo consiliare di Alleanza Nazionale al Consiglio Comunale di Mazara, senza ottenere risposte dal Macaddino.
Successivamente, rivolgendomi agli organismi regionali, e alla Procura Regionale della Corte dei Conti, l’Assessorato agli Enti Locali, in data 29/09/2009 ha inviato un funzionario allo scopo di avere le risposte che il Sindaco Macaddino ci aveva negato. A seguito di questa attività ispettiva la Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la regione Siciliana, con atto di citazione emesso il 03 maggio c.a. ha rinviato in giudizio al 04/10/2012 l’ex Sindaco Giorgio Macaddino oltre il dirigente del settore Lavori Pubblici per presunto danno erariale per l’illegittimità delle determine sindacali di affidamento degli incarichi a tecnici esterni per €. 229.894,84. Altra attività ispettiva è stata fatta presso il Comune dal Ministero delle Finanze nel 2007 che hanno rilevato parecchi atti illeciti ivi compresi esorbitanti incentivi ai dipendenti dell’Ufficio Tecnico Comunale, sino a dieci volte il dovuto o totalmente non dovuti, per alcuni solo ora è stato intrapreso azione di restituzione.
Non avendo ricevuto notizie dopo le conclusioni delle indagini della Regione e del Ministero, ho presentato un esposto-denuncia per danno erariale di oltre un milione di euro alla Procura della Repubblica di Marsala e ad altre istituzioni.
E’ in atto un’indagine condotta dalla Stazione dei Carabinieri di Mazara per incarico del sostituto Dott. Petralia. (All. 5)
Il 19 Aprile 2005 il Macaddino nomina Assessore all’Urbanistica, alle Politiche Comunitarie ed al Personale l’Avv. Francesco Truglio il quale si insedia portandosi dietro il fido Rag. Nicosia (socio in affari con il Truglio) con l’incarico di consulente per lo sviluppo dell’area tecnica dell’Ufficio Politiche Comunitarie.
Truglio ricopre la carica di Assessore per un anno circa, ma il Gruppo Macaddino-Truglio-Nicosia si fa notare portando avanti la realizzazione nel centro storico di Mazara dell’ex Asilo Filippo Corridoni per una spesa di €. 2.400.000,00 con metodi tutti discutibili, quale il frazionamento di incarichi per centinaia di migliaia di euro per eludere la legge e progetto, realizzati in soli tre giorni.
Nel luglio 2006, scaduta la presidenza Cristaldi Emanuele, su imposizione del Sindaco Macaddino forte del 33,33% di azioni e di altri Sindaci militanti nella stessa area, viene eletto Presidente della Belice Ambiente, il Truglio.
A quel punto Macaddino diventa padrone della città di Mazara quale Sindaco durante la mattina, Capo Popolo nella qualità di sindacalista di pomeriggio ed infine governatore della Società Belice Ambiente, attraverso l’amico, collega di sindacato e collega di partito, Avv. Truglio.
Nella qualità di Sindaco, il Macaddino, ha contribuito al mantenimento della maggioranza e del consenso all’amico Truglio nella Belice Ambiente, elargendo incarichi fiduciari illegittimi ai sindaci soci Belice Ambiente (Ing. omissis, Sindaco di Poggioreale, Dott. omissis Sindaco di Salaparuta, Arch. omissis moglie del Sindaco di Poggioreale ecc. (All. 6)
Altri episodi di mal governo sono stati da me rappresentati attraverso esposto per presunto danno erariale per €. 948.000,00 riguardanti una serie di accordi bonari tra il Sindaco Macaddino e le imprese esecutrice dei lavori del Cimitero Comunale, della Scuola Media “G. Grassa” e della Via Salemi. (All. 7)
Durante la sindacatura Macaddino l’Ufficio tecnico comunale era diventato una mucca da mungere, infatti:
– quasi tutti i tecnici dipendenti riscuotevano incentivi ex art. 18 L. 109/94 senza alcun regolamento, così come previsto dalla legge, e attribuendosi somme maggiorate sino a 10 volte o addirittura somme non dovute (dipendente comunale del Comune di Mazara geometra omissis, del Partito Democratico);
– i tecnici liberi professionisti incaricati di progettazione hanno avuto liquidati parcelle, non verificati dal Responsabili Unico del Procedimento, sino al doppio di quelli dovuti;
– il livello di progettazione è stata mediocre ed ha portato certamente a maggiori costi, a diverse perizie di variante e suppletive;
– i lavori raramente sono stati collaudati, e sebbene la legge prevedesse che dovevano essere collaudate entro sei mesi, ancora oggi, a distanza di anni, non sono stati collaudati. Forse non sono nemmeno collaudabili? Il lungomare San Vito sebbene ultimato da anni non è collaudato e risulta fra le opere sotto indagine per cemento depotenziato (Giornale di Sicilia del 05/06/2012).
Sempre nel quinquennio della sindacatura di Macaddino, sono stati tratti in arresto il dirigente del settore Lavori Pubblici Ing. omissis, un funzionario dello stesso settore, Arch. omissis (cugino del Sindaco) e un Consigliere Comunale per un’inchiesta sull’EOLICO. Sebbene nelle intercettazioni, in più occasioni, risultino citati il Macaddino e la Giunta Municipale per l’approvazione degli atti inerenti l’eolico, è lecito chiedersi del perché il Sindaco resta fuori dall’inchiesta. (All. 8)
Sulla gestione Truglio, Presidente e Amministratore delegato della Belice Ambiente dal 24 luglio 2006 al 27 maggio 2010, se ne stanno occupando la Procura della Corte dei Conti di Palermo,la Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale di Palermo, la Procura di Marsala, la Compagnia dei Carabinieri di Castelvetrano e la Procura di Palermo.
Alla data odierna sono stati emessi i seguenti provvedimenti giudiziari:
– l’11 Aprile 2011 l’Avv. Francesco Truglio è soggetto a indagini preliminari per reato di concorso in emissione di false cartelle di pagamento intestate a nomi inesistenti. Lo stesso atto notificato lo scorso 11 Aprile da parte del sostituto procuratore della Repubblica, Bernardo Petralia, ha convalidato il sequestro, operato lo scorso 8 Aprile, presso la sede di Santa Ninfa della Belice Ambiente S.p.A., di n.311 buste contenenti fatture TIA relative all’anno 2008.
– Il 1° Maggio 2011 i Carabinieri hanno notificato cinque avvisi di garanzia ad ex amministratori e dipendenti della Società Belice Ambiente, accusati di associazione per delinquere finalizzata all’emissione di fatture intestate a persone inesistenti, falso in atto pubblico e abuso d’ufficio.
– Gli avvisi di garanzia riguardano l’ex amministratore unico della Società, Francesco Truglio, 41 anni di Mazara del Vallo; l’ex direttore generale ed ex Sindaco di Gibellina, Vito Bonanno, 42 anni; tre dipendenti dell’ATO Rifiuti: Francesco Nicosia, 45 anni di Marsala; Paolo Basone, 37 anni e Maurizio Villani, 40 anni, entrambi mazaresi. I provvedimenti sono stati emessi dalla Procura di Marsala.
– Il 29 Settembre 2011, un avviso di garanzia emesso dalla Procura di Marsala è stato notificato dai Carabinieri di Castelvetrano all’ex Sindaco Giorgio Macaddino, al Segretario Comunale di Mazara del Vallo Antonina Marascia ed all’ex Amministratore unico della Belice Ambiente, Francesco Truglio. Uguali provvedimenti sono stati emessi nei confronti del commercialista mazarese Giuseppe Russo, del dipendente della Belice Ambiente, Francesco Nicosia, marsalese, e di Carmine Galluzzo, milanese ed esperto in informatica. I reati contestati sono abuso di ufficio, turbativa d’asta, falso in atto pubblico e tentata truffa. Sono accusati di avere contribuito alla realizzazione di un sistema per il controllo dell’attività di accertamento contro l’elusione e l’evasione della tariffa di igiene ambientale, gestita dalla ditta Emiliana “Maggioli Tributi S.p.A.” per conto della Belice Ambiente dal Marzo 2007 al 31 Dicembre 2010.
Queste indagini sono scaturite da un accurato esame degli atti della Belice Ambiente in mio possesso e solo alla fine del mio mandato di Assessore Provinciale all’Ambiente, dopo una serie di richieste, tutte disattese dal Truglio, nell’esercizio delle funzioni ispettive derivanti dalla carica elettiva da me ricoperta, anche sulle società partecipate a norma dell’art.13 del vigente Regolamento d’accesso, nonché dell’art.43 comma 2 del D.lgs 267/2000 e di diffida nella qualità di Consigliere Provinciale sino al Luglio 2008 e dopo nella qualità di Assessore al ramo.
Tale attività ispettiva non è stata messa in atto dai sindaci soci, attraverso il controllo analogo imposto dal Regolamento CEE e dalle leggi nel caso di gestione in “house”.
Tutto ciò non avrebbe comportato l’appropriazione indebita da parte del Truglio già accertate dalla Corte dei Conti relativamente al compenso riscosso di 90.000 euro annui, oneri ben superiori al limite massimo consentito di €. 46.247,52 – deliberazione n.199/2010/PRSP – adottata dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti nell’adunanza del 05/11/2010 e segnalato il mancato recupero con nota dell’8 Agosto 2011.
Dai conteggi effettuati dal Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Mazara il 13/01/2011 le somme da recuperare dal Truglio ammontano a €. 140.456,67 relativamente alla differenza dei compensi di amministratore. Inoltre sono da restituire da parte del Truglio alle casse della Belice Ambiente i contributi versati, con denaro pubblico, alla Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza per conto del Truglio per un importo di €. 6.870,50 perché incompatibile con l’iscrizione alla cassa per l’esercizio della libera professione – art.3 R.D.L. 27/11/1933, n. 1578. €. 20.000,00 che lo stesso si è liquidato, quale indennità di risultato (falsato da bollette false e fatture di servizi mai fatti). A queste sono da aggiungere le sanzioni amministrative riferite ad inadempimenti sulla normativa riguardante la sicurezza dei lavoratori, oltre al ritardo delle comunicazioni obbligatorie delle assunzioni effettuate dalla Società ammontanti a migliaia e migliaia di euro.
Assunzioni clientelari, appalti senza gare – Manpower – frazionamento d’importi per eludere la legge sugli acquisti di beni, elargizione di contributi ad associazioni loro vicine quali: la parrocchia Santa Rosalia di Mazara, perché lì cantava la figlia del Macaddino; l’Associazione “Sella d’oro” di Mazara, perché frequentata dalla figlia del Macaddino. Molti altri misfatti quali incarichi fiduciari illegittimi, elargizioni di incentivi ai dipendenti non dovuti.
L’attuale Amministratore ha già richiesto la restituzione degli incentivi ai dipendenti.
Perché non sono intervenuti nel tempo l’Avv. Bonanno, Sindaco di Gibellina prima, e il Dott. Gianni Pompeo, Sindaco di Castelvetrano dopo, nella qualità di Presidente dell’Assemblea di Coordinamento? E gli altri Sindaci? Qual è stata la contropartita al silenzio? Dov’era l’Organo di Controllo interno pagato, quale il Collegio dei Revisori dei Conti, ai quali spetta la vigilanza sull’osservanza della legge e dello statuto ai sensi dell’art. 2403 del C.C.
Dov’era l’organo di certificazione del costo annuo di 20.000 euro?
Dov’era l’Agenzia Regionale dei Rifiuti? Crosta, Raciti, Michelon?
A Lei Signor Presidente questi interrogativi.
Relativamente agli appalti gestiti dalla Società Belice Ambiente sono da analizzare e vagliare:
a) le trattative private gestite dal parente del Macaddino, componente del Consiglio di Amministrazione, Asaro Nicolò, oggi vice segretario del PD a Mazara;
b) l’acquisto di automezzi e auto compattatori usati, gestito dal dipendente Lombardo Giacomo, assunto a tempo determinato nella qualità di responsabile del procedimento e presidente di gara, assistito da fidati testimoni quale il Nicosia ed il dipendente Bucca parente del Sindaco Pompeo, attraverso avviso pubblico, pubblicato all’albo pretorio dei comuni soci e nel sito della Belice Ambiente.
Tale avviso riporta le caratteristiche del mezzo da acquistare e, ove le ditte fossero interessate, previa richiesta, venivano invitati. A queste gare informali spesso partecipava una sola ditta, mentre per acquisti inferiori a €. 20.000,00 + IVA, l’acquisto avveniva su offerte. (All. 9)
Tutti questi mezzi acquistati di seconda mano forse, alla data odierna, sono da rottamare. Forse lo erano anche prima.
c) La gara dell’ “affidamento del servizio di recupero della tariffa di igiene urbana nell’ATO TP2” per €. 1.500,000,00 è stata aggiudicata in maniera rocambolesca alla Maggioli Tributi con previsione di un compenso di oltre 2 milioni di euro. A seguito di esposto-denuncia da parte mia, la Procura della Repubblica di Marsala ha emesso 5 avvisi di garanzia fra cui il Truglio e il Nicosia. (All. 10)
d) Relativamente agli appalti di noli a caldo e a freddo, ho notizia di una denuncia già approdata in questo tribunale udienza del 04 c.m. per turbativa d’asta relativamente all’affidamento del servizio di raccolta e trasporto rifiuti solidi urbani di €. 388.000,00 aggiudicato alla Società omissis di Campobello di Mazara in data 03/12/2007. (All. 11)
e) Oltre gli appalti frazionati per la costruzione del Polo tecnologico di Castelvetrano nella Soc. Belice Ambiente, si è proceduto anche a frazionare gli incarichi di progettazione con illegittimi affidamenti fiduciari, anche all’attuale dirigente dell’Agenzia Regionale Rifiuti Ing. Domenico Michelon attuale soggetto attuatore all’Ufficio del Commissario delegato. Negli appalti di forniture milionarie, ha partecipato una sola ditta con un ribasso d’asta dello 0,150% in una gara e, dello 0,0202% nell’altra gara. Fatti del genere possono capitare raramente. (All. 12 – 13)
f) Altro affidamento milionario per €. 2.898.876,00 senza gara, per il reperimento di operatori ecologici, con assunzione clientelare, alla società Manpower. Anche per questo affidamento ho presentato denuncia. (All. 14)
Tutto questo lo sapevano solo gli addetti ai lavori e i sindaci soci. Tutti assieme si definivano l’ATO “virtuoso”, con la complicità dei compari dell’Agenzia Rifiuti e forti di un bilancio artatamente presentato in attivo ricorrendo a cartelle esattoriali false, al fine di lievitare le entrate e a fatture per lavori mai eseguiti al Comune di Mazara, in modo tale da attribuire al Truglio un ulteriore compenso oltre quello di Amministratore di €. 20.000,00 annui quali indennità di risultato stabilito nell’Assemblea dei soci del 18/12/2007.
Mi corre l’obbligo di accennare all’intreccio tra il Comune di Mazara-Sindaco Macaddino e la Società Belice Ambiente- amministrata dal Truglio; in entrambe le strutture sono presenti gli stessi personaggi:
1. Dott. omissis – Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti del Comune di Mazara e componente dei Revisori dei Conti della Soc. Belice Ambiente (incompatibilità ai sensi dell’art.236 comma 3 del D.lgs 267/2000;
2. Dott. omissis – incaricato esperto in Politiche Comunitarie, con un compenso mensile di €. 3.224,00, dal Sindaco Macaddino con determina n.236 /DS del 02/09/2005 più altri incarichi ed incaricato in Belice Ambiente dal Truglio, con decreto n.33 del 18/02/2009, quale consulente per il bilancio e con decreto n.95 del 24/07/2009 per la pianificazione e controllo di gestione.
3. Rag. omissis – incaricato dal Macaddino nel nucleo di valutazione al Comune con determina n. 269 del 13/10/2006 e quale rappresentante legale della Soc. Aninga S.r.l. per la gestione in ATS di progetti finanziati dalla Comunità Europea, con delibere di Giunta Municipale n.162 e n.163/2008. Allo stesso, il Truglio in Belice Ambiente affida “Servizi elaborazioni dati contabili e fiscali con più decreti illegittimi perché non riportano il corrispettivo.
4. Ing. omissis – incarichi fiduciari dal Sindaco Macaddino con Determina Sindacale n. 150 e n. 151 del 2005 e incarichi fiduciari dal Truglio in Belice Ambiente con decreto n. 62/2006 e n. 197/2007.
5. Arch. omissis – incarichi fiduciari dal Sindaco Macaddino con Det.Sindacale n. 100 e n. 359 del 2005 n. 56/2006 e n. 177/2007 e incarichi fiduciari dal Truglio in Belice Ambiente con decreto n. 17/2008.
Particolare attenzione merita l’assunzione di personale sia amministrativo che di operatori ecologici nella Belice Ambiente avvenuto dopo l’entrata in vigore dell’art.45 della L.r. 8 febbraio 2007, n. 2 che stabilisce che le assunzioni all’interno degli ATO devono avvenire con procedure di evidenza pubblica, mentre l’art.61 della L.r. 14/05/2009, n.6 determina il blocco assoluto di assunzioni amministrative per le ATO e addirittura specifica il ritiro dei bandi di concorso o selezione pubblica in essere. Infine la L.r. n.9 dell’8/04/2010 art.19 comma 7, legge regionale di riforma degli ATO, cita testualmente: “L’assunzione e/o gli inquadramenti hanno luogo a condizione che l’originario rapporto di lavoro dipendente o le progressioni di carriera siano stati costituiti o realizzati nel rispetto della normativa di riferimento ed in particolare l’art.45 della L.r. 2/2007 e dell’art.61 della L.r. 6/2009, o in forza di pronuncia giurisdizionale che abbia acquisito efficacia di cosa giudicata o a seguito di conciliazione giudiziale o extragiudiziale purché sottoscritta entro il 31 dicembre 2009.
In virtù di ciò, il legislatore regionale ha assimilato la disciplina dell’accesso al lavoro nelle Società d’Ambito, se pur nella forma giuridica di società per azioni e quella degli Enti pubblici.
In considerazione di ciò, esaminando le assunzioni avvenute dopo l’entrata in vigore della L.r. 2/2007, si accennano:
Assunzione del Sig. omissis – impiegato di concetto livello 5/B a tempo determinato per chiamata diretta il 01/02/2007 con scadenza di contratto al 31/07/2007. Tale contratto è stato rinnovato con la nuova scadenza al 31/12/2008, prorogato con progressione di carriera a 7/B fino al 31/07/2009 e poi ancora prorogato al 30/04/2010. Nel caso in essere si rileva che la proroga che va dal 31/12/2008 al 31/07/2009 e poi al 30/04/2010 debbano ritenersi come un nuovo contratto posto in essere in vigore della L.r. 2/2007, nonché la progressione verticale deve considerarsi come nuova assunzione (Cons. di Stato – Sez. III – Parere n.3556 del 09/11/2005).
- Assunzione del Sig. omissis, figlio del Consigliere Comunale del Comune di Campobello di Mazara, militante nello stesso partito di Macaddino, impiegato d’ordine di livello 4/B a tempo determinato per chiamata diretta dal 01/02/2007 al 31/07/2007 con proroga sino al 31/12/2008, ulteriormente prorogato al 31/07/2009 fino al 30/04/2010.
- Assunzione del Sig. Nicosia Francesco, amico fidato e socio del Truglio, impiegato di concetto livello 7/B assunto a tempo determinato per chiamata diretta con decreto del Presidente della Belice Ambiente Avv. Truglio, dal 01/08/2006 al 30/10/2006, dal 22/11/2006 al 31/12/2008, con una proroga fino al 30/04/2010.
Anche in questi ultimi due casi valgono i rilievi sopra descritti per il Sig. omissis.
Inoltre, sembra che tutti i contratti a tempo determinato e tutte le proposte poste in essere siano in contrasto con il D.lgs n. 368/2001.
Forse il Truglio non era a conoscenza del fatto che non è consentito prorogare i contratti a termine per più di due volte e che la durata del contratto, se pur prorogato non può superare la durata di 36 mesi!
Infatti mancano le esplicite motivazioni di ordine tecnico o organizzativo o produttivo, che giustificano il ricorso al contratto a termine, mentre la concessione di proroghe sono in contrasto con la legge sopra citata.
La conseguenza naturale prevista è la trasformazione automatica del contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato. Infatti la Società Belice Ambiente è stata già condannata al reinserimento dei lavoratori amministrativi Lombardo, Accardo e Nicosia ed altri, con sentenza del Giudice del Lavoro n.151/11, n. 152/11 e n. 219/12.
E’ evidente che tutti i contratti di lavoro posti in essere dall’ex amministratore Truglio sono impugnabili. Infatti risultano pendenti presso il Giudice del Lavoro del Tribunale di Marsala centinaia di ricorsi per la conversione di contratti da tempo determinato a tempo indeterminato.
Addirittura potrebbe essere probabile l’inserimento in dotazione organica della Società lavoratori “utilizzati” dalla Belice Ambiente con contratto di somministrazione.
Da un’attenta analisi dei ricorsi presentati, dei contratti impugnati e della tempistica degli accadimenti, sembra che si stia realizzando un progetto disegnato dal Truglio e Macaddino volto a garantire posti di lavoro in Belice Ambiente aggirando (formalmente rispettando le leggi), le precise norme che vietano le assunzioni.
Sempre in contrasto con la L.r. 2/2007 che impone la selezione pubblica, in contrasto con la L.r. 6/2009 che determina il divieto di assunzione per chiamata diretta e a tempo determinato, sono stati assunti dal Truglio n. 21 amministrativi parenti ed amici di coloro che gestivano la cosa pubblica (elenco già depositato).
Inoltre con selezione pubblica ad hoc solo nel 2010 in vigenza dell’art. 61 della L.r. 6/2009 che imponeva il divieto assoluto di assunzione nella Società d’Ambito e prevedeva il ritiro dei bandi di concorso in essere, sono stati assunti a tempo determinato n.8 amministrativi, (amici fidati di Macaddino e Truglio).
A questi si aggiungono n.56 operatori ecologici e n.8 autisti assunti a tempo indeterminato per chiamata diretta con transazione e conciliazione in contrasto alla L.r. 2/2007.
Tra tali assunzioni figurano omissis di Gibellina e omissis di Campobello di Mazara.
Negli anni 2009/2010 sono stati assunti n.14 disabili attraverso l’Ufficio Provinciale del Lavoro.
Meritano un maggior approfondimento il capitolo riguardante l’assunzione dei disabili ai sensi della legge 68/99, infatti dopo varie richieste e varie visite all’Ufficio Provinciale del Lavoro di Trapani, posso affermare che ho molte perplessità sulla legittimità delle assunzioni fatte nel periodo Truglio. Voglio soffermarmi sull’ultima assunzione fatta dal Truglio.
In data 22/01/2010 con nota prot. 1135 l’Avv. Truglio fa richiesta, all’Ufficio Provinciale del Lavoro di Trapani, del nulla osta nominativo per l’assunzione della Sig.ra omissis, nata a Mazara del Vallo il omissis, quale impiegata per svolgere le mansioni di addetto alla gestione amministrativa/contabile IV livello, con rapporto a tempo pieno e indeterminato. Nel frattempo la stessa viene assunta dalla Belice Ambiente con contratto a tempo determinato dal 08/03/2010 al 07/10/2010, con mansione amministrativa di livello 3B. Qualche mese dopo e precisamente il 22/04/2010 prot. 6307 Truglio fa richiesta all’Ufficio Provinciale del Lavoro di Trapani, ai sensi della L. 68/99 di un operatore disabile con qualifica di operatore ecologico, progettazione distribuzione contenitori per circuito “Tetra Pak”. Il 19/10/2010 viene avviata al lavoro la Sig.ra Ottaviani iscritta nella graduatoria provinciale il 16/12/2009 e disoccupata dal 14/12/2009 e assegnata al centro comunale di raccolta differenziata di Via Marsala in Mazara. Agli atti non risulta che abbia preso servizio per un solo giorno, nella pianta organica della società non esiste questa figura professionale. Non sanno quale mansione attribuirle. È o non è una assunzione rocambolesca? Lavora presso la sede sociale di Santa Ninfa. (All. 15)
Parlando di NICOSIA Francesco, socio in affari del Truglio nella Società Assicuraqualità s.r.l. ove riveste la carica di Amministratore Unico, costituita il 06/03/2003 con atto notaio Giovanni Cangemi di Castelvetrano, iscritta alla C.C.I.A. di Trapani con il n. 02100260815 con sede in Mazara del Vallo nella Via S. Maria delle Giummare, n. 57. Mi preme segnalarvi in più che nell’immobile, sede della Società “Assicuraqualità s.r.l.” abita la famiglia Truglio.
I soci di “Assicuraqualità s.r.l.” sono:
Savel s.r.l. con sede nel Largo delle Sirene ( (studio Truglio); sede amministrativa Via S. Maria delle Giummare (casa Truglio); Amministratore: omissis (moglie del Truglio); Soci: Truglio Francesco e omissis (coniugi).
- Nicosia Francesco, nato a Torino il 12/01/1966.
- omissis nato a Mazara del Vallo il omissis incaricato con determina sindacale n.236 del 02/09/2005 quale esperto del Sindaco Macaddino in Politiche Comunitarie, nello stesso periodo che Truglio riveste la carica di Assessore Comunale alle Politiche Comunitarie ed altri incarichi nel 2007. Lo stesso è stato anche consulente della Soc. Belice Ambiente incaricato dall’Amministratore Unico Avv. Truglio con decreto n.33 del 18/02/2009 e decreto n.95 del 24/07/2009, entrambi decreti sottoscritti dal Nicosia quale responsabile del Servizio Finanziario, incaricato per la pianificazione e controllo di gestione ed infine, assunto a tempo determinato.
- Sicily House S.p.a. (Kempinski Hotel – Via Salemi km. 6,800 – Mazara del Vallo)
- omissis – Castelvetrano – Presidente della Società Mediterranea S.p.A., quest’ultima socia nel Consorzio “Agrobelice” costituito il 22/05/2002 assieme alla citata Assicuraqualità s.r.l. con rappresentante legale Nicosia Francesco nominato il 19/02/2007.
E’ notizia di questi giorni di un provvedimento giudiziario di sequestro del complesso Kempinski di proprietà della Soc. Mediterranea per presunta truffa di fondi europei.
Il Nicosia amico del Truglio è il primo ad essere assunto alla Soc. Belice Ambiente per chiamata diretta e a tempo determinato (01/08/2006), pochi giorni dopo l’elezione del Truglio a Presidente ed Amministratore Delegato della Belice Ambiente, con scadenza il 30/10/2006 con attribuzione di livello 6/B dell’area amministrativa. (All. 16)
E’ stato riassunto con deliberazione del Consiglio di Amministrazione del 13/11/2006 con contratto a tempo determinato sino al 31/12/2008 e avanzamento di livello al 7/B.
Con determina n.102 del 23/12/2008 l’Amministratore Unico della Società, Avv. Truglio, rinnova il contratto sino al 31/07/2009 e nello stesso provvedimento inserisce omissis e omissis. Sempre l’Amministratore Unico Avv. Truglio, con proprio decreto n. 99 del 31/07/2009 proroga il contratto del Nicosia dal 01/08/2009 al 30/04/2010. Così facendo, ha prorogato per la terza volta, in difformità all’art.4 della legge 368/2001, e non tenendo conto né dell’art.45 comma 2 della L.r. 2/2007 né, tantomeno, dell’art.61 comma 4 della L.r. 6/2009 che stabilisce “gli ATO Rifiuti non possono procedere ad assunzione di personale amministrativo”.
Con deliberazione dell’Assemblea di Coordinamento Intercomunale del 26/01/2010, presieduta dal Sindaco di Castelvetrano, Pompeo, è stato approvato il piano annuale delle assunzioni proposto dal Truglio e redatto con il supporto tecnico del Direttore Generale e Sindaco di Gibellina, Bonanno, dichiarando e sottoscrivendo che il piano “rispettava la legge 6/2009 perché tutte le assunzioni erano previste a tempo determinato”, mentre la legge non fa distinzione tra tempo determinato e tempo indeterminato ma, “vieta” tassativamente, tutte le assunzioni di personale amministrativo appartenente a qualunque categoria.
Quindi, con decreto n. 35 del 11/03/2010, il Truglio approvava gli avvisi di selezione per l’assunzione di personale amministrativo incurante dell’art.61 della L.r. 6/2009. Il bando a cui ha partecipato il Nicosia è stato fatto a misura per la sua assunzione.
Sono risultati vincitori: 1° – omissis – che aveva firmato la nomina della Commissione di esame, quale responsabile del servizio e 2° – Nicosia Francesco, riportando il massimo dei voti e battendo di misura i concorrenti in possesso di laurea.
Dopo le dimissioni del Truglio, avvenute nel mese di Giugno 2010, il presidente del collegio sindacale ha sospeso le assunzioni.
Non contento del rapporto a tempo determinato con la Belice Ambiente, il Nicosia ha presentato ricorso al Tribunale di Marsala per l’assunzione a tempo indeterminato.
Con decreto n. 52 del 21/04/2010, il Truglio conferisce incarico di rappresentare la Società Belice Ambiente all’Avv. omissis, cugino del Sindaco di Gibellina e Direttore Generale della Belice Ambiente Vito Bonanno, che, sebbene giovane avvocato, ha ricevuto dal Truglio un gran numero di incarichi.
Tutto ciò è riportato nell’esposto denuncia di presunto danno erariale e abuso di atti di ufficio da me presentato alla Procura della Repubblica di Marsala, alla Procura della Corte dei Conti ed altri in data 27/04/2011. (All. 17)
L’Avv. Vito BONANNO già Sindaco di Gibellina, comune socio della Belice Ambiente, viene eletto Presidente dell’Assemblea di Coordinamento e di Controllo all’interno della Soc. Belice Ambiente sino alla nomina di Direttore Generale della stessa società avvenuta il 20 Giugno 2009, carica prevista nella dotazione organica approvata dall’Assemblea di Coordinamento il 9 Maggio 2007 presieduta dallo stesso Bonanno.
Tutto legittimo? Il bando di concorso prevedeva la laurea in giurisprudenza, l’iscrizione all’albo professionale da almeno 10 anni e l’inserimento nel piano di studio del ”Diritto dell’Unione Europea”. Tutto ciò legittimo, ma sicuramente articolato in maniera molto appropriata.
Partecipano a tale concorso 3 concorrenti: il Bonanno è risultato 2°, al primo posto la Dott.ssa omissis, titolare d’incarico molto più prestigioso e molto più remunerativo – in quanto Segretario/Direttore Generale del Comune di Mazara del Vallo, che rinuncia in favore del Bonanno.
Risulta nell’elenco dei dipendenti della Belice Ambienta tale omissis nato a Gibellina il omissis, assunto il 03/03/2010 categoria “B – Operatore Ecologico, tipologia di assunzione: stabilizzazione ex L.S.U. a tempo indeterminato per chiamata diretta dopo l’entrata in vigore dell’art.45 della L.r. 2/2007, proveniente dal Comune di Gibellina. (All. 18)
Perché lo stesso non è stato trasferito all’epoca della costituzione della Soc. Belice Ambiente, come hanno fatto gli altri comuni soci?
Il trasferimento doveva avvenire con apposito atto deliberativo entro il 31/05/2004 e il dipendente doveva essere presente nella dotazione organica del Settore Igiene Pubblica al 20/12/2002 del Comune di Gibellina.
Risulta in graduatoria definitiva approvata con decreto del Truglio n. 72 del 14/10/2010 relativa all’assunzione di n. 14 dipendenti amministrativi a tempo determinato per 12 mesi, per pubblica selezione, un tale omissis nato il omissis molto amico del Sindaco Bonanno, classificato 10°.
Fa man bassa d’incarichi professionali l’Avv. omissis, con studio in Gibellina iscritto, fra gli ultimi, nell’Albo della Società (30/06/2008).
Nell’anno 2009 riceve n. 9 incarichi su 21 e, nell’anno 2010 tra i vari incarichi, riceve quello di difendere l’ATO Belice contro i ricorsi presentati dai signori Nicosia, omissis e omissis per la trasformazione da tempo determinato a tempo indeterminato.
Tutto questo è moralmente e legalmente lecito?
Di tutta questa vicenda ho la sola colpa di aver anticipato già nel Consiglio provinciale dell’ottobre 2008, convocato su iniziative del Consigliere Provinciale Giampiero Giacalone, dello stesso partito del Macaddino e sponsorizzato nella competizione elettorale del 2008 da quest’ultimo e dal Truglio con voti che potrebbero far presagire il reato di voto di scambio, (su questo argomento ho presentato esposto alla Procura di Marsala ed altre Autorità All. 19), quanto sta avvenendo alla luce oggi, ovvero il vero volto della società Belice Ambiente, vedi relazione dell’Amministrazione Provinciale nella seduta del Consiglio del 16/05/2012 (All. 20) che con vari provvedimenti giudiziari vedono i miei accusatori tutti e quattro coinvolti a vario titolo per presunte attività illecite nella gestione della società Belice Ambiente.
Mi hanno accusato di pressioni, in verità intendevo esercitare il mio diritto di venire in possesso degli atti e delle notizie relative alla gestione Belice Ambiente, attraverso i mezzi consentiti dalle leggi e dai regolamenti e cioè le interrogazioni, ordini del giorno e richieste atti.
Mi hanno impedito il diritto di accesso agli atti utili all’espletamento della mia carica elettiva. Anche l’ex Sindaco Macaddino ha impedito al gruppo di mia appartenenza l’esercizio dell’attività ispettiva presso il Comune di Mazara del Vallo.
Oggi alla luce delle ispezioni del Ministero della Finanza, delle iniziative in corso della Corte di Conti di Palermo, delle indagini condotte dai carabinieri di Mazara per incarico del Dott. Petralia sostituto procuratore, posso affermare senza ombra di dubbio che la gestione Truglio nella Belice Ambiente e la gestione Macaddino nel Comune di Mazara hanno in comune parecchi personaggi, stesso stile nel ritenere le leggi dello stato un optional, e presumo che entrambi hanno creato ingenti danni erariali.
L’aver tutti e quattro architettato un’unica versione accusatoria su false informazioni prima fornite presso la procura di Marsala e dopo in quest’aula non mi hanno intimidito e non mi preoccupano. Nella mia lunga attività politica ho sempre denunciato agli organi istituzionali preposti il malfare a qualunque livello con prove tangibili e documentabili. Non mi sono fermato neanche davanti ad una minaccia, come quella ricevuta il 3 dicembre 2009 una busta con proiettili intercettato presso l’ufficio postale di Mazara e consegnato ai carabinieri.
Tutti e quattro Macaddino, Truglio, Nicosia e Bonanno hanno dichiarato che il Truglio non aveva proceduto all’assunzione nominativa di alcun dipendente. È una falsa testimonianza.
Concludo assumendo l’impegno davanti a Lei signor Presidente che lotterò per far restituire il mal tolto sia alla Società Belice Ambiente che al Comune di Mazara del Vallo da parte di quanti, in questi anni hanno amministrato il denaro dei contribuenti.