L’errore potrebbe essere avvenuto anche in Sicilia
Intanto, a Castelvetrano, i rifiuti abbondano
Anche fino al doppio del dovuto, milioni di famiglie colpite: è di queste ore la notizia che i residenti di comuni tra cui Milano, Genova, Ancona, Napoli, Catanzaro e Cagliari, negli ultimi cinque anni hanno pagato una tassa rifiuti molto più alta di quanto avrebbero dovuto a causa di un errore di calcolo della quota variabile del tributo, che ha fatto lievitare a dismisura la cifra dovuta. Lo scrive oggi Repubblica.
E’ stato il sottosegretario all’Economia Per Carlo Baretta a svelarlo nel corso di un question time alla Camera. Tutto è stato originato da un’interrogazione parlamentare del deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, (M5S), che a Baretta ha chiesto chiarimenti su una serie di segnalazioni arrivate da varie città. Nella sua richiesta, L’Abbate ha citato come fonte un articolo del Sole24ore che già nel 2014, anno di introduzione della Tari, denunciava inesattezze nel calcolo dell’importo dovuto. La Tari comprende una quota fissa e una variabile. La parte fissa dipende da quanto è grande la casa, quella variabile cresce a seconda del numero dei componenti familiari. Dove sta l’errore?
La parte variabile va calcolata una sola volta sull’insieme di casa e pertinenze (ovvero cantine, box locali annessi) tenuto conto del numero dei familiari. La loro esistenza non aumenta la produzione dei rifiuti. I Comuni coinvolti, invece, l’avrebbero applicata tante volte quante sono le pertinenze dell’abitazione, come se l’immondizia aumentasse in presenza di più pertinenze.
Repubblica riporta l’esempio discusso alla Camera: per un appartamento in cui vive una famiglia di 4 persone, con superficie complessiva di 150 mq, di cui 100 di casa, 30 di garage e 20 di cantina, la parte variabile della tariffa relativa ad autorimessa e cantina “va computata solo una volta, considerando l’intera superficie dell’utenza composta sia dalla parte abitativa che dalle pertinenze site nello stesso comune”. Pertanto l’importo da versare si otterrà sommando: tutte le quote fisse rispettivamente di casa, garage e cantina, a cui si aggiungerà una, e solo una volta, l’importo della quota variabile.