Condannato in primo grado a 4 anni Ernesto Calogero è tra i candidati con Musumeci
In lista con #DiventeràBellissima
Il caso di un candidato a Catania, che replica: “Macchina del fango”. Il movimento: “Non ci risultava”.
Stavolta la candidatura “scomoda” per Nello Musumeci non si trova in altri partiti o movimenti della coalizione, ma è presente all’interno della lista che lo sostiene. A Catania, infatti, con #DiventeràBellissima si candida tra gli altri Ernesto Calogero. L’ex consigliere provinciale è stato arrestato nel 2009 nell’ambito dell’operazione Atena, inchiesta sulla compravendita di diplomi scoppiata a Gela, e condannato nel febbraio 2017 in primo grado a quattro anni.
Certo, il reato contestato a Calogero e per il quale è stato condannato dal tribunale di Gela, sembrerebbe non essere ostativo alla candidatura, se si tiene presente il Codice Antimafia e la Legge Severino. Lo afferma lo stesso esponente politico, con un passato nell’Udc: “La mia posizione di candidato è in linea sia con la normativa vigente sulla candidabilitá sia con il codice etico sottoscritto dalla commissione antimafia – afferma, contattato da LivesiciliaCatania -. Nei giorni più caldi di campagna elettorale – prosegue – forse qualcuno sta pervicacemente azionando la solita macchina del fango per colpire gli antagonisti con argomenti che in molti casi nulla hanno a che fare con la personale storia politica”.
A riprova di quanto affermato, il politico ha inviato alla redazione il certificato dei carichi pendenti, rilasciato dalla Procura di Catania, e il casellario giudiziario. Da entrambi non si evince la condanna, comminata da altro tribunale, però.
Vicenda giudiziaria a parte, resta la polemica, che si è fatta notare sul web, sull’opportunità politica da parte di Musumeci – è lui il candidato che si è appellato al proprio elettorato chiedendo di non votare gli impresentabili nelle liste che lo sostengono – di schierare con #DiventeràBellissima un esponente politico coinvolto in vicende ancora non definite a livello giudiziario, o con condanne per danno erariale. Calogero è infatti uno dei 37 consiglieri provinciali coinvolti nel caso passato alle cronache come “rimborsopoli” e condannato dalla Corte dei conti in secondo grado al rimborso di 890 euro, dopo essere stato assolto in primo grado.
La nota
“La lista #DiventeràBellissima ha adottato come criterio il protocollo della Commissione Nazionale Antimafia e tutti i candidati hanno dichiarato la propria posizione come conforme al protocollo. Non ci è bastata l’applicazione della legge Severino e siamo andati oltre. Il candidato Calogero ha presentato un certificato del casellario giudiziale ed un certificato dei carichi pendenti, dai quali non risultava nulla. Non avremmo potuto esigere nulla di più di quello che abbiamo chiesto, ma non ho difficoltà a dire che ci saremmo attesi maggiore lealtà. Ciò nonostante il caso segnalato non rientra, lo ribadisco, nei livelli segnalati dal protocollo che è stato varato anche con il voto del M5S”. Lo ha dichiarato Ruggero Razza, componente della cabina di regia del movimento #DiventeràBellissima.
Fonte: Live Sicilia