Il gip ha disposto il divieto di dimora per l’ex sindaco di Priolo.
Misura cautelare meno afflittiva per l’ex sindaco di Priolo Antonello Rizza: gli arresti domiciliari sostituiti con il divieto di dimora nel suo comune, Priolo Gargallo. È questa la decisione del gip del tribunale di Siracusa, Giuseppe Tripi, dopo l’interrogatorio di garanzia cui il politico era stato sottoposto stamattina dopo l’arresto di sabato scorso nell’ambito di un’inchiesta su un presunto giro di appalti pilotati al Comune.
Non è arrivata la libertà, come richiesto in prima istanza dai suoi legali, Tommaso Tamburino e Domenico Mignosa, ma di sicuro una pena meno afflittiva dei domiciliari, come gli stessi legali avevano richiesto in subordine.
La nuova misura gli consentirà, come ha già fatto sapere Rizza, di proseguire la campagna elettorale per le regionali, dov’è candidato nella lista di Forza Italia. Rizza, durante la settimana trascorsa agli arresti domiciliari, si era dimesso dalla carica di sindaco: questo ha fatto venir meno le esigenze cautelari poste a fondamento del primo provvedimento, ossia l’ipotesi di reiterazione del reato.
“Essere riusciti a ottenere la revoca dei domiciliari in meno di una settimana – ha detto l’avvocato Tamburino – è un gran successo. Il gip ha ritenuto di limitare la sua presenza nel territorio del comune di Priolo e in questa fase dell’indagine si può comprendere. Tra le altre cose questo non limiterà certamente la sua possibilità di fare attività politica”. Domenica sarà già a una convention pubblica. In mattinata al gip Rizza aveva reso una dichiarazione spontanea nella quale ha negato ogni addebito fornendo la sua verità. “L’accusa si fonda quasi esclusivamente su intercettazioni – hanno detto i legali – dimostreremo che le persone che dialogano in queste intercettazioni sono persone a lui legate da motivi di inimicizia. Il processo svelerà se queste persone che parlano raccontano fatti veri o stanno recitando”.
Fonte : Live Sicilia
Il Circolaccio