Abusivo sì, ma “per necessità”
Occupò una casa, assolto
Il caso dell’ex Onpi rischia di incidere su altri processi.
Ha occupato abusivamente un immobile, ma non è punibile perché il reato è stato commesso per “necessità”. Cadono le accuse per uno dei tanti ‘senza casa’ di Palermo.
Tra settembre 2011 e ottobre 2012 alcune famiglie occupano i locali fatiscenti di una casa di riposo dell’ex Onpi, in piazza della Serenità, a Partanna Mondello, ora di proprietà del Comune di Palermo. Per lo più si tratta di persone inserite nella graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare. Le famiglie sistemano gli alloggi alla meno peggio per viverci.
L’avvocato Fabio Talluto
Una denuncia fa scattare i controlli. Settanta abusivi vengono identificati dalle forze dell’ordine. Ne scaturiscono altrettanti processi per invasione e occupazione di edificio pubblico, danneggiamento e appropriazione dei servizi di acqua e luce le cui utenze erano e sono formalmente intestate al Comune.
La stragrande maggioranza dei processi è ancora in corso. Alcuni di quelli giunti a sentenza si sono conclusi con l’assoluzione dal reato di invasione e la condanna per danneggiamento e furto. Nei scorni scorsi il Tribunale si è pronunciato su un nuovo caso che rischia di incidere su tutti gli procedimenti.
L’avvocato Fabio Talluto, infatti, difensore di un imputato, ha invocato l’applicazione della “scriminante dello stato di necessità”. Il giudice monocratico Maurizio Alfano della quinta sezione penale gli ha dato ragione, mandando assolto l’imputato da tutte le accuse.
Fonte: live Sicilia