Caos assunzioni in sanità dopo il blocco del Tar, il sindacato dei medici: “Molti ricorsi, a rischio decine di posti”
“All’assessore Baldo Gucciardi – rilancia il sindacato dei medici Cimo -dopo lo sblocco delle assunzioni, il 3 agosto scorso- abbiamo segnalato i nostri dubbi sulla legittimità di alcune procedure messe in atto”
Dopo la decisione dei giudici amministrativi di bloccare la firma dei contratti per quattro medici dell’ospedale Civico, il Cimo parla di bluff elettorale e punta il dito contro gli annunci del Pd e di Crocetta
Ad oggi non è stato sbloccato nessun concorso, limitandosi ad una serie di nomine primariali, la gran parte fatte all’Asp di Trapani, e allo scorrimento di graduatorie concorsuali vecchie di anni. Ma le tanto attese procedure di stabilizzazione dei precari sono tuttora ferme ai nastri di partenza e non sono state indette nemmeno procedure concorsuali ordinarie e, prima di queste, i relativi bandi di mobilità che per legge devono inevitabilmente precederle”. Dopo la decisione del Tar di Palermo di sospendere l’assunzione a tempo indeterminato per quattro medici dell’ospedale Civico di Palermo in seguito al ricorso di alcuni precari, il sindacato dei medici Cimo parla di bluff assunzioni.
Mentre sullo scorrimento delle vecchie graduatorie dei vincitori mai entrati in servizio pende la spada di Damocle del tribunale amministrativo, il sindacato solleva dubbi anche sulle procedure usate da altre aziende sanitarie e ospedaliere per la maxi-infornata che prevede quattro step: scorrimento delle graduatorie ancora valide per i posti vacanti della vecchia pianta organica, stabilizzazione dei precari, mobilità e nuovi concorsi. Finora la maggior parte delle 17 aziende sanitarie e ospedaliere è ferma al primo step, sul quale si allunga l’ombra dell’illegittimità. L’ultima parola spetterà al Tar che ha già deciso la sospensiva dell’assunzione per quattro camici bianchi e che il 26 ottobre si esprimerà nel merito.
“All’assessore Baldo Gucciardi – rilancia Cimo che dopo lo sblocco delle assunzioni, il 3 agosto scorso, aveva espresso soddisfazione – abbiamo segnalato i nostri dubbi sulla legittimità di alcune procedure messe in atto in alcune aziende sanitarie e al quale abbiamo chiesto ripetutamente il perché del mancato avvio delle procedure di stabilizzazione previste dalla normativa vigente, in ultimo dal cosiddetto decreto Madia approvato a giugno 2017. Purtroppo, nonostante le ripetute rassicurazioni verbali, abbiamo dovuto prendere atto della mancanza di risposte concrete e oggi quello che era un semplice sospetto prende forma dell’ennesimo raggiro in chiave elettorale perpetrato ai danni dei precari della Sanità e dei cittadini siciliani che continuano, sempre più arrabbiati, a non trovare adeguate risposte ai propri bisogni di salute. E oggi siamo all’anarchia con ciascuna azienda sanitaria che va per conto suo. Le gravissime criticità delle aziende sanitarie, con un personale medico e infermieristico ormai ridotto al lumicino, hanno indotto in errore alcuni direttori generali che oltre a scorrere le vecchie graduatorie concorsuali hanno attinto anche da graduatorie di mobilità oramai scadute da anni, con assunzioni a tempo indeterminato che rischiano di essere impugnate e dichiarate nulle. Negli ultimi giorni il caos si allarga: mentre all’Azienda Bonino-Pulejo il manager Aliquò pubblica correttamente un avviso di ricognizione per le procedure di stabilizzazione, all’Asp di Ragusa viene di contro pubblicato un bando di Mobilità esterna che non può precedere le procedure di stabilizzazioni ma soltanto quelle ordinarie, come chiarito dal dipartimento Funzione Pubblica”.
Fonte : La Repubblica