Nascono le agenzie di collocamento per chi vuole trovare lavoro all’estero e aiutare chi non trova occupazione
In Sicilia molti giovani fuggono: non trovano lavoro
La situazione occupazionale siciliana è al collasso
Anche gli imprenditori lasciano l’ Isola stanchi di continue vessazioni
Oltre 500 curricula ricevuti in un mese e mezzo di vita di giovani pronti a fare la valigia per trasferirsi anche dall’altra parte del mondo pur di lavorare. A riceverli è stata l’agenzia di collocamento T-Island di Imola, specializzata nel recruitement di personale per aziende straniere. Altro che “choosy”: tuttalpiù i trentenni in cerca di occupazione hanno dovuto imparare che “choosy” vuol dire “schizzinoso” e lo hanno dovuto fare per diventare appetibili sul mercato globale.
I 500 curricula passati per le mani dei responsabili imolesi della T-Island, nata da un’idea del bolognese Alberto Forchielli, esperto nello sviluppo di affari internazionali in particolare sui mercati indiano e cinese, sono la migliore risposta a chi, negli ultimi anni, ha definiti i giovani italiani bamboccioni o choosy o sfigati o ancora poco disposti ad uscire da quella zona di comfrot costituita dall’appartamento dei genitori.
Secondo quanto dichiarato dai responsabili dell’agenzia sembra, ad esempio, che gli infermieri italiani siano molto ricercati negli Emirati Arabi, mentre i medici siano più richiesti negli Stati Uniti e ad Hong Kong ci sia un locale che freme per avere un cuoco/panettiere Made in Italy.
Fonte: Il Sole 24 Ore