Sindaco, impiegati, imprenditori
Bagheria, chi sono i 23 indagati
Tra questi, l’assessore Atanasio e l’ex commissario Munafò.
Sono 23 gli indagati dal Tribunale di Termini Imerese nell’inchiesta che ha investito ilComune di Bagheria. Tra questi il sindaco Patrizio Cinque, l’assessore pro tempore ai lavori pubblici Fabio Atanasio e anche l’ex commissario della Città metropolitana di Palermo, Manlio Munafò.
Indagati anche gli imprenditori Raimondo Giammanco e Michele Raspanti, l’ispettore capo della Polizia Municipale Domenico Chiappone, l’impiegato e presidente pro tempore della società “AquilaNuova” Salvatore Rappa. Indagato anche il Responsabile apicale della Direzione VII del Comune Onofrio Lisuzzo e gli impiegati Romolo Maggio (responsabile di servizio presso il Comune), Maria Tiziana Marino, Angela Battaglia, Maria Luisa Aiello, Antonia Di Leonardo (responsabile apicale direzione VII del Comune), Giuseppina Pia Di Martino (responsabile di servizio), Salvatore Asaro, Marco Gelsomino, Antonio Aiello, Angelo Antinoro, Angela Rizzo (responsabile del servizio gare e appalti Direzione VII), Francesca Paola Abbate, Giovanni Sorci (responsabile di servizio), Giuseppina Buttitta, Caterina Finocchiaro.
Scene di sconforto al Comune
Scene di sconforto, alcuni dipendenti non sono riusciti a trattenere le lacrime, mentre il sindaco Patrizio Cinque, molto provato riferiscono all’ANSA le persone presenti in municipio, ha cercato di rassicurare gli impiegati più colpiti emotivamente dall’inchiesta della Procura di Termini Imerese che s’è abbattuta sul comune di Bagheria. Dopo aver ricevuto la notifica dell’avviso di garanzia, il sindaco, riferiscono le stesse fonti, s’è recato in municipio, dove la notizia dell’indagine, che coinvolge una ventina di dipendenti comunali, è stata accolta con stupore. Patrizio Cinque si è chiuso nel suo ufficio con alcuni impiegati per tentare di calmare quelli più scoraggiati. Tra il personale ha destato scalpore la portata dei provvedimenti della Procura che ha disposto l’obbligo di firma per 16 indagati e due divieti di dimora per altrettanti dipendenti comunali. Oggi si sarebbe dovuto riunire il Consiglio comunale ma la seduta sarebbe saltata per l’assenza dei consiglieri dei 5stelle.