Sul rettore Micari non c’e’ ne’ una bocciatura ne’ un endorsement, perche’ prima aspettiamo che il Pd ne ufficializzi la candidatura. Noi abbiamo in Giovanni La Via la migliore risorsa del partito”. ha detto Nino Bosco, deputato nazionale, a margine dell’incontro, ancora in corso, di Alternativa popolare in un noto albergo palermitano, alla presenza del leader di Ap Angelino Alfano, di alcuni deputati regionali e nazionali. Sull’ipotesi di un possibile ticket tra il rettore Fabrizio Micari e l’europarlamentare Giovanni La Via, Bosco ha aggiunto: “Potrebbe essere. Aspettiamo che il Pd ufficializzi il suo sostegno”.
Al vertice di Ap presieduto dal ministro degli Esteri erano presenti anche i coordinatori regionali del partito, Giuseppe Castiglione e Francesco Cascio. Oltre all’ex sottosegretaria Simona Vicari, l’ex senatore Pino Firrarello, e diversi deputati regionali come Nino D’Asero, Nino Germanà. E anche l’eurodeputato Giovanni La Via. Riunione a porte chiuse, i giornalisti sono stati invitati ad allontanarsi persino dal quarto piano e lasciare l’albergo “perché non accreditati”.
Secondo quanto si apprende, ci sarebbe stato un lungo faccia a faccia tra Alfano e il coordinatore regionale di Ap in Sicilia Francesco Cascio. Subito dopo il capo della Farnesina ha incontrato i deputati regionali del partito, ma anche Giuseppe Firrarello, il sottosegretario Giuseppe Castiglione, l’eurodeputato Giovanni La Via. Sono numerosi gli interventi. Sono diversi i deputati che non condividono la candidatura di Fabrizio Micari, il rettore dell’Università.
A quanto apprende l’Adnkronos, i deputati hanno espresso malumori per la candidatura di Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo, alla Presidenza della Regione siciliana. Mentre altri invocano a gran voce le primarie di coalizione. Il vertice è stato presieduto da un faccia a faccia privato tra Angelino Alfano e il coordinatore Francesco Cascio. Sembra che sia proprio lui l’osso più duro che non ha alcuna intenzione di appoggiare il rettore Micari. “Come faccio a dire ai miei elettori di centrodestra di votare per un uomo di sinistra?”, avrebbe detto a chi gli sta vicino. Si annuncia un vertice lungo e non senza tensioni che terminerà solo a tarda serata.
Francesco cascio ha voluto sentire personalmente Alfano nei giorni scorsi per verificare la correttezza degli annunci del suo “collega”, coordinatore di AP, Castiglione, che si occupa della Sicilia Orientale. Non è la prima volta che Cascio si mette di traverso sull’alleanza con il centrosinistra, almeno negli ultimi tempi.
Alfano a più di un fronte da tenere a bada. L’asse del Nord, con Formigoni e Lupo, che dalla Lombardia fanno pressing perché il partito faccia il gran passo con il centrodestra, a cominciare dalla Sicilia. Poi c’è il fronte siciliano, che non è rappresentato solo da Cascio. Infine, all’esterno, c’è il campo largo, che parte da Orlando e finisce con cardinale. Se fa un passo fuori, Alfano deve vedersela con i contras di FI, in larga maggioranza contrari al suo ritorno a casa, se si muove verso il centrosinistra, scatena la guerra interna alla coalizione, provocando il gran rifiuto della sinistra.
Sarà una notte calda per il Ministro e il gruppo dirigente di Alternativa Popolare in conclave in un hotel palermitano.
(Ter/AdnKronos)