Era da tempo in vendita lo storico giornale di Palermo
Negli ultimi anni ha avuto un crollo verticale di copie vendute
La prima pagina del Giornale di Sicilia, oggi in edicola, sarà inserita tra le pagine storiche del quotidiano di via Lincoln.
C’è una nota rivolta ai lettori, destinata a cambiare assetti e anche futuri sviluppi.
In poche parole, la società editrice della Gazzetta del Sud (Ses – Società Editrice Sud Spa) acquisirà le quote di maggioranza, e quindi il controllo, delle società Giornale di Sicilia e Tgs.
Quando parliamo di Gazzetta del Sud facciamo riferimento ad un gruppo editoriale completo diffuso in Sicilia orientale e in Calabria. Dentro a questo gruppo, oltre al quotidiano, ci sono anche Rtp – Radio Televisione Peloritana, Antenna dello Stretto e due centri stampa a Messina e Rende.
Nei giorni scorsi è stato siglato l’accordo tra i due gruppi “finalizzato – si legge nella nota – all’ulteriore sviluppo dei due gruppi editoriali. Con tale obiettivo la Ses – Società Editrice Sud Spa acquisirà dall’editore Antonio Ardizzone la quota di controllo del gruppo a cui fanno capo il Giornale di Sicilia, la televisione regionale Tgs e la radio Rgs. La Ses Spa coprirà così due intere regioni, Sicilia e Calabria, con un’informazione completa e multimediale: due testate storiche quali Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia, i rispettivi siti web, televisioni e radio”.
“L’editore Ardizzone – prosegue la nota – entrerà nella compagine azionaria e sarà cooptato nel Consiglio di Amministrazione della Ses Spa e manterrà la carica di presidente e il ruolo di direttore del Giornale di Sicilia”. Soddisfazione, dopo la firma del preliminare, è stata espressa dal direttore editoriale e amministratore delegato di Ses – Gazzetta del Sud, Lino Morgante, dal presidente Giovanni Morgante e dall’editore direttore del Giornale di Sicilia, Antonio Ardizzone: “Si punterà all’ulteriore sviluppo di due testate storiche, implementando una proficua collaborazione avviata tre anni fa con la gestione della pubblicità locale attraverso la Gds Media & Communication”.
Insomma, un passo storico per il quotidiano che da 157 anni ha visto la famiglia Ardizzone al timone. Al momento di certezze ce ne sono poche. Di certo una fusione è destinata a portare cambiamenti. L’operazione è assai complessa e arriva ad un anno esatto dalla vertenza sulla cassa integrazione per il personale giornalistico. Occorre, tuttavia, essere prudenti. Se da un lato in questa operazione si parla di “ulteriore sviluppo” delle testate con l’implementazione della “proficua collaborazione” già sperimentata con la concessionaria pubblicitaria, bisognerà comprendere, ad esempio, se c’è un impegno a mantenere le due testate autonome oppure si andrà incontro a forme di fusione che potrebbero mettere in discussione, ad esempio, gli assetti dell’organico.