Giovanni La Via torna a far sentire la sua possibile candidatura a presidente della Regione Siciliana, il derby catanese con Nello Musumeci, infiamma la campagna elettorale.
Intanto Crocetta non si tira indietro e organizza la sua corsa per il secondo mandato
Cosa farà il PD? E il potente assessore Baldo Gucciardi con chi andrà? L’attuale assessore alla sanità ,leader del Pd potrà gestire i concorsi in sanità, annunciati a giugno se rompe con Crocetta?
Iniziano le grandi manovre per la corsa a Governatore della Sicilia
Nel centrodestra è un derby etneo: Giovanni La Via e Nello Musumeci fanno corsa a sé. Hanno messo tra loro e gli inseguitori una distanza incolmabile, con l’eccezione di Roberto Lagalla che fruisce di uno sprint iniziale davvero straordinario.
Dopo avere subito il sorpasso, l’eurodeputato Giovanni La Via ha ripreso in mano le redini della competizione, sorpassando a sua volta l’ex inseguitore.
La sfida infiamma i lettori di Siciliainformazioni.
Non c’è niente di definitivo, anzi. Ma la circostanza singolare è che questa “gara” si svolge in corso d’opera, mentre all’interno del centrodestra, e non solo, si svolgono febbrili trattative per trovare una intesa sul candidato (semmai ce ne sarà uno solo). Il sondaggio “in progress” fa immagine e regala il centro della scena ad entrambi.
Anche il piazzamento, onorevole, di Roberto Lagalla serve a quest’ultimo per far sapere di esserci e, soprattutto, di rimanere in corsa. Fra qualche giorno scioglierà ogni riserva e pubblicizzerà formalmente la sua intenzione di partecipare alla competizione elettorale.
La comunicazione è slittata più volte perché Lagalla spera di “chiudere” con il centrodestra, come candidato civico. Dalla sua parte però, non dimentichiamolo, c’è Tabacci, che conduce a Giuliano Pisapia, e cioè al centrosinistra. Simile il posizionamento di Giovanni La Via, che viene sponsorizzato da Angelino Alfano (seppure non in solitario…). Se il Ministro degli esteri trovasse in Sicilia l’intesa con il centrosinistra, La Via sarebbe il candidato di questa coalizione. Sia per Lagalla quanto per La Via, l’opzione di centrosinistra, è assai improbabile. I due sono, e restano, possibili candidati del centrodestra, insieme a Nello Musumeci, che ha già esternato la sua volontà di correre comunque, sia nel caso in cui Forza Italia lo adotti, sia in caso contrario.
Troppa grazia S.Antonio, è il caso di dire. Può trasformarsi in un boomerang a causa del sistema elettorale che assegna la vittoria a chi ottiene più consensi in un turno unico. Due candidati, o tre, per il centrodestra, vuol dire dividere la torta, e indebolirsi. Giusto com’è avvenuto nel 2012, quando sono scesi in campo Nello Musumeci e Gianfranco Miccichè, con il risultato che fra i due litiganti, ha goduto il terzo.
Arcore ancora non ha le idee chiare sul da farsi, incerto fra la necessità di aggiungere alla coalizione il bottino di voti centristi (Alfano) con La Via e quella di non avere come nemico Musumeci in campagna elettorale.