Giulia, Maico & C? e la via XX Settembre. La prima ha un nome italianissimo pur se inconfondibilmente Cinese, il secondo immigrato di generazione arsa dal sole è uno dei troppi disgraziati accolti dalla benevolenza italica e che cerca di integrarsi in una Società di prevalente religione cattolica e, a volte, avara di principi Cristiani. I Cinesi si sono insediati, integrandosi alla grande nel tessuto economico della Nazione, lavorando e lavorando e, ancora, lavorando e basta. Solo a Prato, da 45 mila degli anni sessanta quali erano i residenti storici Cinesi, la popolazione è balzata a quasi 200 mila. In alcune zone della Città si incontrano solo Cinesi. Mai nessuna manifestazione contraria alle leggi. Ovunque cittadini esemplari, almeno sotto il profilo comportamentale, commercianti silenziosi ed educati, imprenditori paganti che onorano impegni con atteggiamenti sempre ossequiosi. Giulia che gestisce uno dei tanti negozi Cinesi di Castelvetrano, nella via XX settembre si è resa conto di quanto disdoro (vergogna) possa arrecare danno alla sua attività, quel indecente verde pubblico, se ancora si può chiamare così, ricettacolo di ogni sporcizia. E’ un’offesa al buon vivere, uno scempio per la vista, un’indecenza per l’igiene pubblica. Un terribile biglietto da visita per chi, di passaggio, decide di rendere assolutamente unica quell’occasione e non venire più. Di tutto ciò non si accorgono i Castelvetranesi residenti nella stessa via, gli altri commercianti che si affannano per sbarcare il lunario di una crisi ormai endemica, irrefrenabile. Soffrono tanto da non far altro che aspettare che gli altri provvedano? Magari lanciando improperi contro i politici di turno, ormai relegati nel molto grigio passato anche se (state tranquilli) li ritroveremo non appena i Commissari se ne andranno e Castelvetrano sarà pronta a rivotarli. I Commissari comandano e, se Castelvetrano è diventata la città più sporca d’Italia poco importa, non possono trascurare l’impegno prioritario mirato alla cattura dell’ultimo latitante spogliato ormai anche della residenza. Chissà come faranno i Sindaci dei Comuni vicini ad avere le loro Città pulite ed ordinate. Fortuna che i Castelvetranesi hanno la possibilità di godere del passeggio nella meravigliosa Mazara del Vallo o della bellissima Partanna. Non sanno che fino a 30 anni fa era Castelvetrano la città più “ricercata” della Valle del Belice. Giulia l’Italiana Cinese chiama due bravi ragazzi di colore e provvede a sue spese a far pulire almeno la parte del Viale antistante il suo negozio. Speriamo di non procurarle il guaio di qualche denuncia da parte degli Ispettori del lavoro (che non c’è), quelli, per intenderci, che fanno multe salatissime a chi si permette di farsi aiutare da qualche familiare nella raccolta dei prodotti agricoli, alla faccia della tradizionale vendemmia che riuniva tutta la famiglia con grandi tavolate di gioia conviviale, e costretti per i costi eccessivi a far marcire negli Alberi. Noi vogliamo ringraziare Giulia e Maico per la pulizia di uno spazio invivibile ripetendo, pure ossessivamente, che se ognuno pulisse davanti la porta di casa propria … tutta la Città sarebbe pulita. Per noi tutti. Per i nostri figli. Per le generazioni a venire. e ci scusiamo Con Giulia e Maico per quelli che domani provvederanno incivilmente a risporcare la zona. W Castelvetrano. W i Castelvetranesi che impareranno ad amare la loro Città. W il campanile che, si spera, crescerà nel cuore di tutti.
Maurizio Franchina
Il Circolaccio
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