Rinvio a giudizio per Antonello Montante e altri 24, le richieste della Procura di Caltanissetta
Il parziale silenzio della stampa di regime antimafista vicina a Lumia e Crocetta
Ci sarà un processo. Un processo che vedrà alla sbarra quell’antimafia con il pesante sospetto di essere sporca, intrisa di politica e addirittura di mafia economica. Un processo che dovrà servire a capire se qualcuno ha approfittato dell’antimafia. Fermo restando la presunzione d’innocenza che fa parte del diritto costituzionale poco applicato dalla stampa antimafista ,senza scrupoli, questo processo ci auguriamo serva a chiarire chi è stato antimafista per principio valoriale e chi per interesse. Un ‘inchiesta che nonostante abbia trovato sviluppi a Palermo è stata portata avanti dalla Procura nissena
Arriva dopo 4 mesi di carcerazione preventiva la richiesta di rinvio a giudizio per Antonello Montante l’ex potente industriale accusato di aver messo in piedi un cerchio magico di relazioni per gestire una antimafia di facciata che in realtà sarebbe servita per curare i propri interessi politici ed economici.
Fra i reati a vario titolo contestati ci sono l’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione,rivelazione di notizie coperte dal segreto d’ufficio, favoreggiamento, violenza privata. Fra gli indagati per i quali la Dda della Procura nissena chiede il processo c’è anche il senatore di Forza Italia Renato Schifani.
Con Montante il giudizio è stato richiesto anche per altri 24 potenti e meno potenti investigatori, agenti dei servizi segreti, imprenditori, professori. Insomma una quantità di persone che dovrebbero rispondere, secondo la Procura, di rivelazione di segreto d’ufficio e di molto altro per aver consentito a Montante di mettere in piedi la stanza dei dossier, quella dove deteneva gli scheletri nell’armadio di quasi tutte le persone in vista di Sicilia e forse anche d’Italia.
Fra le richieste di giudizio spiccano i nomi dell’ex Presidente del Senato Renato Schifani ma anche quello dell’ex capo dei servizi segreti Arturo Esposito. Un elenco lunghissimo quello dei presunti favoreggiatori di Montante che prosegue con Diego Di Simone, ex investigatore della squadra mobile di Palermo diventato il capo della security di Confindustria; del colonnello Giuseppe D’Agata, ex capo centro della Dia di Palermo; Marco De Angelis, sostituto commissario in servizio prima alla questura di Palermo, poi alla prefettura di Milano; Ettore Orfanello, ex comandante del nucleo di polizia tributaria della Finanza di Caltanissetta, e l’imprenditore Massimo Romano, titolare della catena di supermercati Mizzica-Carrefour Sicilia. Indagato a piede libero, il professore palermitano Angelo Cuva, accusato di aver fatto da tramite con Schifani.
Una richiesta corposa che taglia letteralmente via tutta l’antimafia di quegli anni. E a Caltanissetta stanno già preparando una inchiesta Montante bis che riguarderà il livello politico delle relazioni dell’ex Vice Presidente di Confidustria. Una inchiesta che ruota intorno a nomi come l’ex governatore Rosario Crocetta, gli ex assessori alle Attività produttive Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, l’ex presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro e molti altri che ancora non si conoscono.
Fonte: Blog Sicilia
Il Circolaccio