Enrico La Loggia e la moglie erano sotto processo per abusivismo edilizio
PALERMO – Non doversi procedere e restituzione della villa di Scopello. Si chiude davanti alla Corte d’appello di Palermo la vicenda giudiziaria che riguarda la casa di Enrico La Loggia, ex parlamentare ed ex ministro. Era sotto processo insieme alla moglie Maria Elena Woodrow, al progettista Vittorio Giorgianni e a Francesca Usticano, responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Castellammare del Golfo.
Storia lunga e complicata quella dell’immobile in località Cala dell’ Ovo, fra l’antica Tonnara e Cala Mazzo di Sciacca. Nel 2003, infatti, fu sequestrata per abusivismo. Una sentenza ormai definitiva stabilì, al contrario, che tutto si era svolto nel rispetto delle regole. Ad eccezione di una mancata comunicazione alla Soprintendenza del crollo dell’immobile durante i lavori per cui scattò un ammenda nei confronti del progettista.
Dieci anni dopo, nel 2013, un nuovo controllo alla riapertura del cantiere. Gli avvocati Roberto Tricoli, Gigi Rubino e Luigi Miceli hanno dimostrato che nulla era cambiato rispetto alla regolarità delle concessioni già emersa durante il primo processo. Da qui il proscioglimento per ne bis in idem: non si può processare una persona due volte per lo stesso reato. Assolta Usticano con la formula “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”. Le veniva contestata il via libera alla concessione in sanatoria.
Fonte : Live Sicilia
Il Circolaccio