Correva l’anno 2015, 2016 e 2017 e le continue crisi dei rifiuti venivano gestite con l’aiuto della discarica di Siculiana della famiglia Catanzaro
Fatturati enormi per la discarica agrigentina e costi pesanti per i comuni
La colpa è sempre dei cittadini
pubblichiamo per ricordare meglio articoli dei periodi di crisi gestiti dal governo Crocetta
Data gennaio 2015 pubblicato da Itaca Notizie
La discarica di Siculiana. Dopo il collaudo della quarta vasca, effettuato nei giorni scorsi, il dirigente generale del Dipartimento rifiuti, Mimmo Armenio, ha firmato il decreto con il quale decine di Comuni delle province di Agrigento, Caltanissetta, Trapani e Catania sono autorizzati a conferirvi i propri rifiuti indifferenziati fino al prossimo 30 giugno. L’impianto della “Catanzaro Costruzioni” era stato chiuso lo scorso novembre, dopo aver raggiunto la capienza massima, costringendo le amministrazioni interessate a cercare soluzioni alternative. Per alcune settimane, come si ricorderà, i Comuni del trapanese avevano conferito l’Rsu presso la discarica di Borranea. Pochi giorni prima di Natale, però, la notizia che anche questo sito era arrivato al limite della propria capacità di accoglienza e la necessità, per i Comuni membri dell’SRR Trapani Nord di sospendere la raccolta “porta a porta” dei rifiuti indifferenziati, prima che la Regione desse il via libera al conferimento presso la discarica di Catania, dove l’Aimeri Ambiente ha trasportato l’Rsu dallo scorso 23 dicembre fino alla scorsa settimana. Una soluzione d’emergenza, che ha consentito di evitare l’accumulo dei rifiuti lungo le strade cittadine durante le settimane festive, come molti temevano, comportando però anche un aggravio dei costi di conferimento per le casse comunali.
articolo del giugno 2016 Meridione News
Da Altavilla Milicia a Villafrati, da Agrigento a – ironia della sorte – Siculiana, da oggi sono partiti i viaggi della speranza della munnizza, attraverso il sistema stradale siciliano, ridotto ormai a colabrodo. Sono 35 i Comuni palermitani che devono conferire nella discarica di Lentini, mentre dieci conferiranno sulle Madonie, a Castellana Sicula. Stessa sorte per i 24 Comuni dell’Agrigentino e per Marsala, unico Comune nel Trapanese. Con l’impossibilità di conferire a Siculiana, i prossimi 30 giorni saranno un incubo sia per l’organizzazione, che per i portafogli delle amministrazioni locali, fino a quando non sarà fruibile la discarica di Bellolampo anche per gli altri comuni dell’Area metropolitana
articolo di GDS 2017
Sono saliti a tredici i Comuni che hanno sottoscritto il contratto con la «Catanzaro», la società che gestisce la discarica di Siculiana. A Marsala, Paceco, Erice, Petrosino e Valderice, che avevano firmato il contratto già lunedì, ieri si sono aggiunti Mazara, Custonaci, Salemi, Pantelleria, Castelvetrano, Campobello, Favignana e San Vito.
Adesso, si attende che la «Catanzaro» esamini i contratti e, poi, dia il via libera alla «Trapani Servizi» per ricevere i rifiuti di questi Comuni nella discarica di Borranea. Dove, quindi, vengono inizialmente lavorati e, al termine, trasferiti nell’impianto agrigentino. Ma soltanto per il 70%. Il rimanente trenta percento, infatti, verrà abbancato nell’impianto che sorge alle porte del capoluogo.
Il Circolaccio