Processo Maroni, l’accusa chiede due anni e sei mesi per l’ex governatore della Lombardia
Secondo l’accusa sarebbe stato lui a chiedere a Giacomo Ciriello, capo della sua segreteria politica, “di insistere” per ottenere da Christian Malangone, ex dg di Expo, “la promessa” affinché venissero autorizzate le spese del viaggio a Tokyo per Maria Grazia Paturzo, sua ex collaboratrice ai tempi del Viminale, nel 2014 temporary manager a Expo e con la quale era “legato da una relazione affettiva”
A due anni e 4 mesi dall’apertura della prima udienza il procuratore aggiunto Eugenio Fusco è riuscito a iniziare la requisitoria nel processo in cui è imputato l’ex governatore della Lombardia Roberto Maroni e a chiedere una pena. L’accusa ha chiesto due anni e mezzo. L’ex segretario della Lega Nord è a giudizio per le ipotizzate pressioni per far ottenere un contratto di lavoro e un viaggio a Tokyo a sue due ex collaboratrici dell’epoca in cui era ministro dell’Interno, Mara Carluccio e Maria Grazia Paturzo. “La presenza di Maria Grazia Paturzo nella delegazione del viaggio a Tokyo era dettata esclusivamente dalla relazione affettiva” con Roberto Maroni ed è “in questo contesto che si inserisce la condotta di Maroni affinché la società Expo si accollasse le spese“. Il leghista Maroni rinunciò poi al viaggio in Giappone e al suo posto andò l’allora vicepresidente della Lombardia, Mario Mantovani. La Paturzo a quel punto, ha proseguito il pm, “scomparve” e non partecipò alla missione.
Fonte :ANSA
Il Circolaccio