Analizzando la partita dal lato tecnico , certamente si può affermare che il mister Allegri nelle prime due gare abbia spiazzato un po’ tutti, e nel contesto molto probabilmente anche lo stesso. La decisione di puntare su Danilo come centrocampista e di McKennie come terzo della linea di attacco , non ha avuto quelle risposte che lui stesso pensava di avere, una vera bocciatura anche su scelte iniziali che forse avrebbero cambiato le sorti finali.
Da tifoso juventino e conoscendo il tecnico possiamo confermare che molto spesso adatta giocatori in ruoli non propri, e tenta di dare una maggiore responsabilità su ruoli che a volte portano gli stessi giocatori a confusione generali come ieri stesso si è notato. Affidarsi a giocatori che non hanno mai coperto un ruolo consono alle proprie caratteristiche non può essere di giovamento in una gara ufficiale, specialmente quando si devono fare i conti con una classifica che seppur dopo due giornate, deve portarsi avanti e dare una risposta agli avversari e, dopo un pareggio come quello di Udine dove la gara si doveva chiudere in modo netto, specialmente se si è in vantaggio di due gol.
Stessi errori di tre anni addietro quando, con lo stesso Allegri in panchina non si chiudeva il match, seppur si sia molte volte andato in vantaggio. Mancava la mazzata finale di portare a casa il risultato e gestire nel contesto le gare che dovevano essere vinte. Oggi ci ritroviamo nella stessa situazione con gli stessi problemi , seppur molti giocatori sono gli stessi dell’ultima esperienza bianconera e che lui stesso ha voluto confermare e richiamare. Certo ha vinto tanti scudetti nella passata gestione ma, quest’anno sembra essere una situazione diversa anche perché tante altre si sono rinforzate , mentre la Juventus ritrova gli stessi problemi di centrocampo e non basta Locatelli per risolvere (si spera) un problema che ci si porta dietro da anni.
Il solo Chiesa e Cuadrado hanno portato avanti la “carretta” in modo alternato e discontinuo, una squadra che non sapeva cosa fare e, come costruire un gioco che latita. Una squadra da oratorio senza un riferimento e indebolita da quel “genio” andato via, seppur qualche “problema” sembrava aver procurato tra tatticismi,ostruzione,e popolarità. Ronaldo ha capito che questa squadra non poteva andare oltre l’ostacolo, dunque meglio non rischiare brutte figure. Oggi dovremmo affidarci a Dybala, altro punto “X” da capire e gestire e in attesa di un rinnovo contrattuale che non arriva. Sembra tutto risolto ma tarda ad arrivare quella firma che potrebbe dire ….tante cose.
Società vittima di stipendi faraonici che nessuno può più sostenere e il Covid ha dettato ha messo in evidenza che sono mancati gli introiti dei tifosi e pubblicità. Si devono attendere le scadenza contrattuali per liberarci di Tizio e Caio ma, essendo ciò un problema dobbiamo farcene una ragione.
Giusto aver pazienza e capire le situazioni in genere ma i tifosi devono pur sfogarsi e dire la propria, soprattutto quando i giocatori sono quelli che lui conosce, analizzando che forse qualcosa si è perso e forse, l’arrivo di Allegri non è proprio così risolutivo come tutti si aspettavano….
Antonio David