Premesso che l’articolo è semplicemente storia di Castelvetrano, se una attenta lettura può davvero urtare la sensibilità di alcuni lettori ritengo doveroso umanamente porgere le mie scuse ancorchè libero di esprimere le mie idee su fatti e problemi che affliggono la Comunità castelvetranese.
La D.ssa Gabriella Becchina merita ogni apprezzamento dovuto a Chi vive , come tutte le persone perbene, la realtà di Castelvetrano afflitta dal cancro mafioso, in ogni sua articolazione.
Il ruolo di Assessore svolto nel recente passato è stato caratterizzato da intelligente competenza e da passione per il sociale in perfetta coerenza con l’impegno professionale nel settore turistico ed agricolo.
Queste constatazioni sono patrimonio del suo vissuto personale sul quale , che mi risulti, nessuno ha mai avuto nulla da obiettare. Ne sono testimone consapevolmente attento.
Le colpe (eventuali ) dei padri non possono e non debbono mai ricadere sui loro figli.
In questo caso sarebbe probabilmente utile al padre omologare in senso opposto nella qualità generazionale le superiori considerazioni sulla D.ssa Gabriella Becchina.
Maurizio Franchina