La mafia si infiltra al Nord, bloccata azienda vicina ai cugini Salvo
Favori alla ‘Ndrangheta e tentativi di infiltrarsi nel tessuto economico delle aziende settentrionali. Per questo è intervenuto il tribunale che interviene su società del Reggiano sottoposta al controllo giudiziario.Il tribunale di Bologna ha imposto per un anno il “controllo giudiziario” alla società “LG Costruzioni srl” di Reggio Emilia, gestita dai figli di Ignazio Salvo, Luigi e Maria, che ormai da anni vivono in Emilia Romagna.
Il tribunale di Bologna ha disposto nei confronti di una società la misura di prevenzione del controllo giudiziario per un anno. L’azienda continuerà ad operare, sotto il controllo di un giudice delegato e di un amministratore nominato dal tribunale.
Il provvedimento, per la prima volta in Italia, è stato proposto in forma congiunta dal procuratore della Dda di Bologna e dal questore di Reggio Emilia, con supporto investigativo del Servizio centrale anticrimine della Polizia.La società, in seguito a una modifica della compagine aziendale, era finita sotto esame della Questura. Si era infatti appurato che i soci erano riconducibili a una famiglia – facente capo ai cugini Salvo – originaria della provincia di Palermo e il cui capofamiglia, già condannato per associazione mafiosa in quanto appartenente alla ‘famiglia’ di Salemi, nel 1992 era stato vittima di un agguato letale da parte degli esponenti di Cosa nostra Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca e Antonino Gioé.
Dalle indagini è emerso che la società favoriva aziende e ditte riconducibili a gruppi di criminalità organizzata di matrice `ndranghetista, appartenenti al clan Grande Aracri di Cutro.Fonte: Blog Sicilia