
WCENTER 0XICBEUDNN 20080214 - ROMA - POL - NAPOLITANO, DISSIPARE SOSPETTI TRA POLITICA-GIUSTIZIA. Il presidente della Repubbblica, Giorgio Napolitano, con il segretario Generale del Csm, Donatella Ferranti, durante la odierna seduta del Consiglio a Palazzo dei Marescialli. In apertura del plenum del Csm Giorgio Napolitano, che presiede la seduta, ha richiamato la politica, la magistratura e, per la sua funzione specifica, il Csm a concorrere a dissipare quella che ha definito la ''duplice cortina di sospetti'' che in troppe occasioni caratterizzano i rapporti. ANSA/MARTINA CRISTOFANI/DRN
Spuntano altre intercettazioni nell’inchiesta di Perugia sul Csm, in cui avviene la sponsorizzazione di tre magistrati, tra cui anche David Ermini da parte dell’ex deputata PD
il 5 marzo 2013 .CESSATA DAL MANDATO PARLAMENTARE
UFFICI PARLAMENTARI:
- PRESIDENTE della II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
- PRESIDENTE della II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Il Pd e le simpatie dei magistrati.
DA tempo si parla di questo “amorevole connubio” tra il PD e la magistratura. Tesi sempre smentita dai “megafoni” della comunicazione di sinistra ,molto preparata alle gogne mediatiche. Adesso ci sono le intercettazioni che beccano alcuni DEm con le mani nella marmellata.
Dalle chat contenute nelle intercettazioni del processo di Perugia sul Csm, emergono – secondo quanto riporta La Verità – nuovi retroscena. Ci sarebbe stata anche la mano di Donatella Ferranti, ex deputata del Pd e Presidente della Commissione Giustizia dal 2008 al 2018 coinvolta nel ‘giochino’ delle nomine. Due anni fa non è stata ricandidata e adesso è giudice della Corte di Cassazione. Secondo quanto emerge delle intercettazioni, la Ferranti avrebbe sponsorizzato almeno tre magistrati.
Il 15 novembre 2017 inizia a spingere l’attuale avvocato generale della Cassazione Francesco Salzano, al telefono con Luca Palamara, spiega le sue ragioni: “Luca, mi dicevano – riporta La Verità – che c’erano perplessità da parte vostra (Unicost ndr), nel caso sarebbe la seconda ingiustizia nei suoi confronti, io c’ero quando dopo 6 mesi dovette lasciare la segreteria generale, proprio per la sua inadeguatezza a dirigere”. Il 4 marzo del 2018, propone il nome di Eugenio Turco: “Ha uno specifico interesse per la sezione di Viterbo, ti manderà un sms. E Palamara dà il via libera: “Ho visto Eugenio l’altro giorno e considerami al suo fianco”. E anche sulla nomina di David Ermini come vicepresidente del Csm dice la sua: “David è persona perbene, conoscitore delle cose della giustizia, buon carattere…”.
Fonte: Affari