
Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, in una immagine dell'11 marzo 2020. ANSA/ MAURIZIO BRAMBATTI
Bonafede e il suo staff. Un altra tegola sul Ministro. Si dimette il capo di gabinetto Baldi per le conversazioni intercettate con Palamara
La bufera continua a soffiare al ministero della Giustizia e sulla giustizia italiana che mostra evidenti segni di lobbismo. Le dimissioni di Fulvio Baldi rassegnate per motivi personali fanno discutere.
Il Guardasigilli lo ha ringraziato per il lavoro svolto
L’ex pm sotto inchiesta a Perugia per corruzione, chiama Baldi “Fulvietto”, e gli raccomanda per il ministero i suoi amici della corrente di Unicost, che è la stessa di Baldi (“se no che c… li piazziamo a fare i nostri?”)
Un’altra “vittima”, e anche questa volta di alto livello, dell’ex pm Palamara per via delle sue intercettazioni. Per giunta in un momento politicamente molto difficile per il Guardasigilli grillino Alfonso Bonafede. È costretto a dimettersi il suo capo di gabinetto, Fulvio Baldi, toga di Unicost, “dopo un colloquio con il ministro della Giustizia”, come recita di buon’ora un comunicato di via Arenula.Palamara è sotto inchiesta proprio per il caso delle nomine pilotate. Sapremo mai la verità? I rischio di “affossare” l’inchiesta è sempre alto.