Censurato Cramum per aver condiviso l’opera Uneasy (un seno con una cicatrice) di Francesca Piovesan
Nuovo caso di censura di Facebook sull’arte. Censurato Cramum per aver parlato dell’opera di Francesca Piovesan “Uneasy”, che ritrae anche un seno con una cicatrice derivante da un tumore. Noi abbiamo deciso di ri-condividerlo con tutti voi. Clicca QUI
La censura non ha mai senso, ma a volte risulta particolarmente sterile e inutile, mettendo in luce le fragilità del nostro sistema di comunicazione. Succede oggi che Facebbok abbia deciso di censurare e rimuovere sulla nostra pagina facebook CRAMUM un articolo del 13 aprile dedicato all’opera Uneasy di Francesca Piovesan, presentata all’interno della mostra “Una stanza tutta per me” curata da Sabino Maria Frassà per Cramum e Ventura Projects durante la DesignWeek 2019. Il lavoro si compone di una serie di scatti di parti di corpi di donne segnate dal dolore. Tutti gli scatti di Uneasy sono ricoperti da una velatura nero termosensibile che si dissolve solo con il calore umano, ovvero solo quando lo spettatore tocca ed entra in contatto reale con l’opera, capisce il dramma vissuto dalla “modella” e si crea un rapporto di empatia che permette per alcuni istanti di veder l’immagine. Tra questi scatti anche quello di un seno con una cicatrice derivante dall’asportazione di un tumore; immagine che oggi a distanza di sei mesi ha determinato la censura di Facebook.
Come spiegava il curatore Frassà “L’artista riflette sul fatto che ognuno di noi custodisca in sé e nasconda caratteristiche e immagini ‘non facili’, scomode (da qui il titolo Uneasy) e che possono fare male. Spesso nascondiamo anche a noi stessi questi pensieri, finendo per seppellirli nel nostro profondo. È il nostro calore – interiore – a permetterci di riscoprire, vedere e affrontare le (nostre) paure. Gli scatti di Uneasy nascondono e rivelano così ferite e segni lasciati dal tempo sul corpo di donne scelte dall’artista per le proprie storie o per il passato con lei condiviso. Con quest’opera l’artista non spettacolarizza il dolore ma lo sublima con il contatto umano e l’empatia”. Su tutto, la scoperta di questo pigmento che – sviluppato a Londra – è ancora in fase di sperimentazione.
A nulla sono valsi appelli e il contenuto (per ora l’articolo, ma ci aspettiamo che succederà per la documentazione di tutto questo lavoro) è stato cancellato e la nostra pagina potrebbe subire limitazioni. Abbiamo deciso di non accettare il ricatto “social” e quindi non cancelleremo di nostra iniziativa alcun materiale. Anzi abbiamo speriamo che voi possiate parlare dell’accaduto e possiate conoscere questo incredibile delicato e raffinato lavoro, che si può scaricare liberamente a questo link http://amanutricresci.com/uneasy2019/
Grazie per unirvi a noi contro ogni forma di censura! CRAMUM