Palermo, 21 settembre 2019 – “Bisogna trasformare un punto di debolezza del nostro sistema siciliano, come la perdita di circa 15.000 alunni all’anno, in un punto di forza, diminuendo il numero di alunni per classe in favore dell’aumento della qualità della didattica”. Lo dice Fabio Cirino, componente della segreteria regionale della Flc Cgil Sicilia e neo segretario generale di Palermo, che oggi è intervenuto al seminario “Diritti a Scuola” che si è tenuto a Palermo presso l’aula magna della Lumsa.
“È arrivato il momento – aggiunge – di un nuovo paradigma dell’istruzione a partire dai metodi di insegnamento che devono essere basati sul metodo della ricerca scientifica, della prova e dell’errore, perché dagli errori nascono le nuove scoperte e noi oggi invece diamo ai nostri alunni risposte a domande che nemmeno si pongono, li formiamo per dei lavori che oggi non esistono più”.
“Ridurre il rapporto alunni/classe è utile – spiega Cirino – soprattutto alla luce delle condizioni dell’edilizia scolastica siciliana e del mancato rispetto delle norme sul numero massimo degli alunni per classe in presenza di alunni disabili a causa dei contingenti autorizzati dal ministero”.
“È Fondamentale – continua – rendere obbligatorio il segmento infanzia e alzare a 30 il numero minimo delle ore del curricolo della primaria per attenuare il gap esistente con il Nord, in termini di tempo scuola dovuto a endemiche carenze strutturali imputabili agli enti locali”.
“Per ultimo – conclude Cirino – occorre stabilizzare definitivamente gli organici, condizione essenziale per la continuità didattica e per la qualità dell’insegnamento, a partire dalle deroghe dei posti di sostegno”.