
Arriva la notizia, tramite l’agenzia AGI della pubblicazione da parte del Riesame delle motivazioni sull’annullamento delle misure cautelari al commercialista Gaspare Magro, finito in carcere insieme ad altri indagati , il 21 marzo 2019.
La superloggia denunciata dai pm di Trapani, secondo i giudici del riesame – ha una “dimostrazione carente” e “l’interesse per la massoneria” ha “una matrice esclusivamente elettorale”.. Il ricorso che era stato preparato dai legali di Magro tra cui Franco Messina di Castelvetrano, mette in evidenza, anche in questo caso, insufficienti riscontri al capo d’imputazione relativo alla super loggia e ai reati collegati alla legge Anselmi che vieta l’associazionismo segreto e clandestino. L’insussistenza di reati associativi sono stati riscontrati anche per l’ex deputato Costa e per il poliziotto Virgilio.
Per il Riesame “non emergono condotte di interferenza organizzate e pianificate dal sodalizio” ma soltanto “singoli rapporti di amicizia o colleganza tra alcune persone senza che sia emerso un organigramma o una mera distinzione tra i ruoli”. E’ l’indagine della Procura di Trapani in cui venne arrestato l’ex deputato, tra gli altri, Giovanni Lo Sciuto, accusato di aver messo su una loggia segreta che attraverso la concessione di false pensioni di invalidità raccoglieva voti per controllare il comune di Castelvetrano.
La motivazione emerge dal provvedimento di scarcerazione che riguarda uno degli indagati poi scarcerati: il commercialista Gaspare Magro. Secondo i giudici del Riesame non è provata l’esistenza di “un comune progetto associativo, atteso che le decisioni assunte da Lo Sciuto erano funzionali a soddisfare il suo esclusivo interesse ad ampliare il suo pacchetto di voti”. Infine “i candidati da appoggiare” secondo il Riesame venivano individuati “non tra gli esponenti di tale gruppo segreto ma tra coloro che, dando la disponibilità alla propria candidatura, avrebbero garantito voti al partito”.
il Tribunale del Riesame di Palermo in merito alla scarcerazione dei 27 arrestati nel blitz Artemisia, ha fin qui dato indicazioni non legate solo alla territorialità .
L’annullamento degli arresti, scrive il Riesame, “mira ad evitare che proprio l’anomalo comportamento tenuto dal giudice cautelare, finisca con il comportare un (ulteriore) rinvio della verifica di legalità della restrizione in atto”.
“Va rilevata l’incompetenza per territorio del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trapani, in favore del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo”, I giudici individuano un episodio di peculato “quale reato più grave (punito fino a 10 anni e 6 mesi di reclusione), a radicare a competenza per territorio del Giudice”. La valutazione ruota attorno a un accordo tra l’allora deputato Lo Sciuto e un suo “porta voti”, Giuseppe Angileri che prevedeva, in cambio di un falso contratto da portaborse per la moglie, il sostegno elettorale alle imminenti elezioni regionali del 2017. Per il Riesame il reato è da considerarsi nel momento in cui “la Regione stanzia i fondi pubblici quale diaria per i suoi deputati per finalità diverse, così appropriandosene”. Dopo le prime scarcerazioni i pm di Trapani depositarono una memoria, evidenziando anche un episodio di estorsione aggravata che a sua volta radicherebbe l’inchiesta a Trapani. Il Riesame ritiene che “almeno allo stato delle indagini, non siano emersi, né siano ravvisabili connessioni qualificate tra l’episodio di estorsione aggravata nei confronti della nomina di Magro all’ASP di Trapani. Gli avvocati hanno cercato di dimostrare che la nomina di Magro è stata frutto di accordi politici , senza estorsione alcuna. Addirittura , il Riesame cita la nomina di Magro come condivisa dal Ministero della Salute che, nel 2016 era gestito dall’amica di Angelino Alfano, Beatrice Lorenzin . Questo passaggio si riscontra anche nel documento di nomina N.20160003788 DEL 04/10/2016 dell’ASP .
Magro che era un fedelissimo di Lo Sciuto , sempre per “operazioni ” politiche che seppur discutibili, non sono in Sicilia, solo ad uso esclusivo di questo gruppo politico ,. Magro, venne pure nominato da Crocetta , alla Camera di Commercio di Ragusa, nel 2017, insieme ad altri prescelti di altri partiti
Le indagini continueranno. Sarà importante capire cosa farà la Procura su quanto contestato dal Riesame e su quali reati avanzerà tutta l’inchiesta. I Pm possono ricorrere in Cassazione contro le decisione del Riesame e trasferire tutto a Palermo. Il caso Artemisia, in ogni caso, non finirà per molto tempo di far discutere tra azioni giudiziarie e battaglie da parte dei difensori. Per avere il quadro più chiaro sarà importante conoscere le motivazioni anche su Perricone, Errante e lo stesso Lo Sciuto
Fonte:AGI