Risolto il caso dell’omicidio di Paolo Arena, il segretario della Dc ucciso a fucilate davanti al municipio di Misterbianco nel 1991.
Ventotto anni dopo l’inquietante delitto, è stato risolto il caso dell’omicidio di Paolo Arena, il segretario della Democrazia cristiana ucciso a fucilate davanti al municipio di Misterbianco, il 28 settembre 1991: autori e mandati di quel delitto sono stati arrestati nel blitz scattato all’alba a Misterbianco contro i “tuppi”, gli eredi del boss Mario Nicotra, assassinato negli anni ottanta in una cruenta guerra assassina con la cosca di Giuseppe Pulvirenti ‘u malpassotu’ guidata in quel paese da Orazio Pino, il collaboratore di giustizia assassinato due settimane fa a Chiavari.
Ventisei persone, affiliate al gruppo criminale che opera nel territorio dei Comuni di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, attualmente ‘confederato’ alla famiglia mafiosa dei Mazzei, storicamente affiliata a Cosa nostra, ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione in concorso, furto, ricettazione e riciclaggio in concorso, detenzione e porto illegale di arma clandestina, trasferimento fraudolento di valori e corruzione, con l’aggravante del metodo mafioso. L’ordinanza ha, altresì, disposto il sequestro di conti correnti, beni immobili e attività commerciali per un valore complessivo di oltre 1.500.000 euro. Dalle prime ore del mattino, su delega della Procura Distrettuale, duecento carabinieri del comando provinciale di Catania, supportati dai reparti specializzati (Squadrone Eliportato Cacciatori, Compagnia di Intervento Operativo del XII Battaglione Sicilia e Nucleo Elicotteri), nelle province di Catania e Reggio Calabria, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari di Catania, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.
Fonte: Affari Italiani