Di Maio: «Lino Banfi all’Unesco. Se ci sarà recessione, proteggeremo i più deboli»
“Una notizia all’Italia che mi riempie di orgoglio: abbiamo individuato Lino Banfi perché rappresenti l’Italia nella commissione italiana per l’Unesco. Abbiamo fatto Lino Banfi patrimonio dell’Unesco». Lo annuncia il vicepremier Luigi Di Maio all’evento M5s sul reddito di cittadinanza al quale hanno partecipato tutti gli esponenti del Movimento, compresi Grillo e Davide Casaleggio. Di Maio ha ricordato che la card per il reddito «non funzionerà per il gioco d’azzardo» e che la pensione di cittadinanza «interesserà 500mila persone». Presente anche il premier Giuseppe Conte: «Mi sono presentato come avvocato del popolo», ha detto Conte, «oggi mi presento come garante dell’attuazione» del reddito di cittadinanza contro gli abusi.
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Pensione per mezzo milione, accesso come reddito
«Avevamo promesso la pensione di cittadinanza, e anche i pensionati entreranno in questo programma – ha detto di Maio – ovviamente per queste persone non varrà la parte di politiche attive del lavoro, ma i principi di accesso sono gli stessi che per il reddito. La pensione di cittadinanza interesserà 500mila nonni italiani a cui miglioreremo un po’ la qualità della vita».
Se ci sarà recessione, con reddito aiutamo i deboli
«Con il reddito di cittadinanza, se mai ci sarà la recessione, io non so se andremo in recessione, noi metteremo in sicurezza le fasce più deboli, non faremo come gli altri» ha detto poi Di Maio, chiedendo agli eletti del Movimento di «spiegare agli italiani come accedere agli strumenti varati e non andare in giro a dire cosa abbiamo fatto».
Conte: vigilerò su abusi, reddito non è assistenziale
«Vogliamo che tutti i cittadini possano prenderne parte: il reddito sarà pilastro portante e vigilerò con tutti gli strumenti a disposizione affinché questo progetto non sia deturpato da furbizie, abusi e storture di sorta» ha detto il premier Conte. Che spera che «il lavoro intenso» fatto sullo strumento di sostegno ai meno abbienti possa «scongiurare un po’ quelle perplessità, quei dubbi, dalle volte diciamolo, anche ostilità, qualche sbeffeggiamento nel dibattito politico».
Fonte : Il sole 24 Ore