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la volontà politica del Governo Musumeci è di passare ai fatti e sbloccare i concorsi attivando il sistema ospedaliero scritto nel piano. Musumeci e Razza, dopo avere ascoltato i vari deputati del territorio hanno definito gli ospedali più importante e CAstelvetrano piaccia o no è fuori dagli ospedali importanti. Castelvetrano sarà collegato al polo Mazara del Vallo -Marsala . Razza ha precisato che ha risposto alle richieste del Ministero e quindi, adesso il Governo dovrà approvare il Piano . Non è previsto nel riordino voluto da Razza , nel trapanese, un ospedale con caratteristiche di particolare esigenza territoriale e neanche legato a rischi sismici. Nelle carte , Castelvetrano , sarà ridimensionato. Poi, Razza che ha annunciato diversi incontri, potrebbe ascoltare anche le istanze di varie associazioni. Allo stato attuale la situazione rimane come- definita – da Razza che, ha dato colpe alla stampa, per avere capito male sul piano e sul Governo Nazionale
In questa slide si dimostra che da giugno 2018, Mazara del Vallo, viene collegata come struttura a Marsala e Castelvetrano rimane presidio. dunque, i politici locali avranno chiesto delle variazioni che poi sono state approvate visto che Razza ha poi definito il polo Marsala -Mazara del Vallo
Ugl sanità e medici: “Imbarazzante scontro tra ministro Grillo e assessore Razza su Rete ospedaliera siciliana”
Il documento è stato approvato dalla VI Commissione dell’Assemblea regionale siciliana
Dalla pagina Fb di Razza
Come richiesto dal Ministero della Salute, con nota trasmessa lo scorso dicembre e recante protocollo n. 0040159 del 17 dicembre 2018, ho adottato questa mattina il decreto sulla programmazione della Rete ospedaliera della Regione.
Il documento, esattamente come avvenuto in previsione della rete approvata nel 2017, recepisce, con un cronoprogramma, le richieste formulate dal Ministero in relazione alla riduzione delle unità complesse, secondo la previsione di rete, nonché sulla rete emergenziale e sui punti nascita. Con riferimento a questi ultimi, avendo il tavolo tecnico rimandato al Comitato del percorso nascita nazionale, lo stesso Comitato si è pronunciato il 18 dicembre 2018 concedendo alla nostra Regione una ulteriore deroga, con verifica da attuare a sei mesi e poi ad un anno.
Alcune indiscrezioni di stampa, riportate nei giorni scorsi, hanno probabilmente indotto il ministro Grillo a ritenere che la Regione potesse eludere il parere trasmesso. Non è così, come da me dichiarato già nei giorni scorsi, e non potrebbe mai esserlo: siamo stati educati alla cultura delle istituzioni e riteniamo che la collaborazione con il Ministero, fino ad oggi proficua, sia posta nell’interesse esclusivo dei cittadini, che tutti riteniamo imprescindibile. La prossima settimana, il 23 gennaio, vorrò incontrare le parti sociali per proseguire nel dialogo avviato e per iniziare ad affrontare i criteri per la redazione dei nuovi atti aziendali.