Iniziativa realizzata nell’ambito del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2023,
promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea
del Ministero della Cultura
Padiglione Italia – Biennale Architettura 2023
Curatori: Fosbury Architecture
Commissario: Onofrio Cutaia
Spaziale presenta
Uccellaccio
Progettista: HPO
Advisor: Claudia Durastanti
Incubatori: MAXXI L’Aquila e Comune di Ripa Teatina
Ripa Teatina (Chieti), Abruzzo
Uccellaccio è il titolo della quarta delle nove attivazioni site-specific di “Spaziale presenta”, la fase propedeutica alla realizzazione di “Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri”, il progetto del collettivo Fosbury Architecture (Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino, Claudia Mainardi) per il Padiglione Italia alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Questa quarta attivazione avverrà a Ripa Teatina, in provincia di Chieti in Abruzzo, e coinvolgerà come progettista il collettivo di architettura HPO (Alessandro Argentesi, Luca Cei, Mara Femia, Filippo Ferraro, Gregorio Giannini, Gabriele Giau, Giulio Marchetti, Oreste Montinaro, Dario Rizzi, Riccardo Simioni, Giorgio Scanelli) e come advisor la scrittrice Claudia Durastanti. Incubatori del progetto saranno il MAXXI L’Aquila e il Comune di Ripa Teatina.
A Ripa Teatina, un paese nell’entroterra abruzzese che conta 4000 abitanti, era il 1973 quando venne posata la prima pietra di un’opera che ancora oggi resta incompiuta. Dopo cinquant’anni e svariati tentativi di completamento alternati a ipotesi di demolizione, quell’edificio abbandonato a se stesso, rimane, per la sua comunità, una presenza tanto scontata quanto invadente.
In una prospettiva di pacificazione e disvelamento, il progetto si propone come occasione per immaginare un nuovo processo di riattivazione partecipato, capace di addomesticare l’“ecomostro” che così tanto ha segnato la vita di quel territorio.
“In architettura non esiste una controparte positiva al costruire. La demolizione non è un processo in sé, ma solo l’ineluttabile conclusione di una parabola – dichiarano i curatori, Fosbury Architecture – Crediamo che nella decostruzione e nello smontaggio selettivo si possa coltivare un futuro, anche economico, di rigenerazione sostenibile”.
Nella sua ampiezza, il progetto per il Padiglione Italia 2023 si fonda sulla visione di Fosbury Architecture che l’Architettura sia una pratica di ricerca al di là della costruzione di manufatti e la Progettazione sia sempre il risultato di un lavoro collettivo e collaborativo, che supera l’idea dell’architetto-autore. Lo “spazio” è inteso, in questa visione, come luogo fisico e simbolico, area geografica e dimensione astratta, sistema di riferimenti conosciuti e territorio delle possibilità.
Nel periodo che precede l’apertura della Biennale Architettura 2023, da gennaio ad aprile, “Spaziale presenta”, vedrà l’attivazione di 9 interventi site-specific in altrettanti luoghi selezionati in tutto il territorio italiano.
“Spaziale: Ognuno appartiene a tutti gli altri” sarà, all’interno del Padiglione Italia dal 20 maggio al 26 novembre 2023, la sintesi formale e teorica dei processi innescati nei 9 territori nei mesi precedenti, restituendo una diversa e originale immagine dell’architettura italiana nel contesto internazionale.
Il work in progress di “Spaziale presenta” e l’attivazione dei 9 interventi sarà raccontato passo dopo passo nel sito web www.spaziale2023.it e nell’account Instagram @spaziale.presenta.
Il progetto curatoriale del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2023 e tutti i relativi dettagli saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa dedicata (febbraio/marzo 2023).
HPO Fondatori: Alessandro Argentesi, Luca Cei, Mara Femia, Filippo Ferraro, Gregorio Giannini, Gabriele Giau, Giulio Marchetti, Oreste Montinaro, Dario Rizzi, Riccardo Simioni, Giorgio Scanelli. HPO è una comunità di architetti con sede a Ferrara. Attraverso varie scale di intervento e un atteggiamento collaborativo e sperimentale, mira a dimostrare i risultati non ovvi della professione dell’architetto.
CLAUDIA DURASTANTI Claudia Durastanti è una scrittrice e traduttrice italiana. Con La Straniera è stata segnalata al Premio Strega 2019 e al Premio Viareggio. Il libro è tradotto in ventuno lingue e sta per essere adattato in una serie televisiva. Si è laureata in Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. |
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FOSBURY ARCHITECTURE Fosbury Architecture (F.A.) è un collettivo fondato nel 2013 a Milano da Giacomo Ardesio (1987), Alessandro Bonizzoni (1988), Nicola Campri (1989), Claudia Mainardi (1987) e Veronica Caprino (1988). FA è un’agenzia spaziale che interpreta l’architettura come strumento in grado di mediare tra istanze collettive ed individuali; aspettative e risorse; sostenibilità e pragmatismo; ambiente e esseri umani. FA è un gruppo di ricerca che mira ad espandere i confini della disciplina, ridefinirne il ruolo e ripensarne i processi produttivi in vista delle sfide correnti. FA è stato curatore della mostra monografica Characters presso la Galleria Magazin a Vienna (2022), dello Urban Center di Prato presso il Centro Pecci (2021/2022) e di Milano 2030 presso Triennale Milano (2019). Ha preso parte a numerose Biennali di Architettura nazionali e internazionali tra cui quelle di Lisbona (2019), Versailles (2019), Chicago (2017) e Venezia (2016). Il lavoro di F.A. è stato, inoltre, esposto nelle collettive Take Your Seat promossa dall’ADI Design Museum di Milano; The State of the Art of Architecture presso Triennale Milano; Re-Constructivist Architecture presso la RIBA Gallery di Londra; Adhocracy presso l’Onassis Center di Atene; Mean Home presso la British School di Roma. FA ha lavorato a numerosi allestimenti di mostre, tra i quali Verde Prato (2019) presso il Centro Pecci, premiato con menzione per il Premio TYoung 2021. Ha curato con Alterazioni Video la pubblicazione Incompiuto, La Nascita di uno Stile (2018) supportata dall’allora MIBACT (l’attuale Ministero della Cultura) e premiata con la menzione d’onore per il Compasso d’Oro 2020. |
Spaziale presenta
attivazione n. 1
Post Disaster Rooftops EP04
Progettisti: Post Disaster
Advisor: Silvia Calderoni e Ilenia Caleo
Taranto, Puglia
attivazione n. 2
La Terra delle Sirene
Progettisti: BB (Alessandro Bava e Fabrizio Ballabio)
Advisor: Terraforma
Incubatore: FAI – Fondo per l’Ambiente italiano
Baia di Ieranto (Massa Lubrense, Napoli)
attivazione n. 3
Sot Glas
Progettista: Giuditta Vendrame
Advisor: Ana Shametaj
Incubatore: Trieste Film Festival
Trieste, Friuli-Venezia Giulia
attivazione n. 4
Uccellaccio
Progettista: HPO
Advisor: Claudia Durastanti
Incubatori: MAXXI L’Aquila e Comune di Ripa Teatina
Ripa Teatina (Chieti), Abruzzo
Per approfondimenti: https://creativitacontemporanea.beniculturali.it/padiglioneitalia/