di Daniel Franchina
Al giorno d’oggi, tutti, in tutto il mondo, sono interconnessi grazie alla tecnologia.
Uno dei mezzi che permettono questa connessione su larga scala è quello dei Social Network, Twitter, Facebook e altri, i quali permettono a chiunque di esprimere le proprie opinioni e renderle pubbliche e fruibili ad un vasto pubblico, tenersi in contatto con altre persone e anche fare nuove conoscenze.
Questi tratti positivi dei Social Network però non sono altro che un piccolo aspetto di questi potenti mezzi, essi infatti tramite il continuo uso da parte dei vari utenti e la continua condivisione di dati e informazioni di ogni genere influiscono molto sullo sviluppo di idee nei fruitori e in particolar modo influiscono sui giovani, purtroppo anche in maniera negativa.
Molti giovani, con il continuo utilizzo che ne fanno giornalmente, si ritrovano infatti ad essere continuamente bombardati da informazioni sia vere che false, le cosiddette Fake News, che li influenzano verso idee e opinioni fuorvianti, come ad esempio le recenti correnti del Terrapiattismo, coloro che pensano che la Terra sia in realtà piatta, e dei No-Vax, che vedono complotti delle multinazionali e dei governi dietro i programmi di vaccinazione dalle malattie o le reputano contro natura e incoraggiano a non vaccinarsi.
I giovani, tramite i Social Network che permettono appunto questa connessione verso persone di ogni tipo, vengono spesso esposti anche a gente che tenta di approfittarsi di loro ed abusarne come ad esempio pedofili e altri “predatori sessuali” che in questo modo si sono visti aprire un nuovo “terreno di caccia” o anche a “reclutatori” religiosi o di matrice terroristica che tentano di abbindolare le menti più deboli tramite promesse di ogni tipo a seconda di chi vogliono che recepisca i loro messaggi.
Comunque si può dire che chi divulga informazioni false o fuorvianti ha più occasioni di salire alla ribalta dato che, ad esempio, affermare che la Terra è piatta suscita più scalpore e visibilità rispetto al ribadire che non lo è.
Oltre a tutto ciò i Social Network hanno aperto la strada anche ad altri aspetti negativi come ad esempio il bullismo informatico, definito “Cyber Bullismo”, aspetto molto sentito per i giovani, che spesso porta chi ne è vittima e non riesce a liberarsene, anche perché tutto ciò che è su internet ci rimane ed è molto difficile eliminarlo definitivamente, a compiere atti estremi e insensati pur di potersi sentire liberi da queste oppressioni.
Purtroppo è molto facile cadere nel girone infernale del Cyber Bullismo, basta pubblicare una foto o un commento poco appropriati o che non incontrano i gusti della massa per essere subito bersagliati dalle stilettate degli altri, cosa che ferisce soprattutto i caratteri più fragili e/o insicuri.
Un ulteriore aspetto negativo secondo molti, soprattutto coloro che appartengono alle vecchie generazioni, è quello della mancanza di contatto umano.
Il continuo interagire con uno schermo porterebbe i giovani a sviluppare una minore abitudine al contatto con altre persone in carne e ossa e quindi a una minore sensibilità.
Ultimo ma non meno importante aspetto che possiamo riscontrare soprattutto nel comportamento di molti giovani è quello della “Dipendenza da internet e Social Network”, una patologia che è stata ufficialmente riconosciuta a livello sanitario come una vera e propria malattia.
Come dice il nome stesso essa implica una situazione psicologica che fa sviluppare una dipendenza da questi mezzi, inducendo chi ne è affetto a volersi continuamente “collegare” in ogni momento, portando a possibili ripercussioni non solo sulla vita giornaliera, ma anche sulla psiche di questi soggetti che potrebbero ritrovarsi con maggiori problemi di comunicazione e forti problemi psichici quando non “connessi”.
A differenza delle dipendenze da sostanze chimiche però questa è più facilmente curabile e prevenibile insegnando l’uso corretto di questo mezzo.
Tutti questi aspetti negativi però sono controbilanciati da quelli positivi e fortunatamente, nei Social Network non vi sono solo persone di questo tipo e aspetti negativi.
I Social Network permettono infatti una maggiore diffusione delle notizie e delle informazioni in generale che, quando vere, aiutano la formazione dei giovani.
Se permettono il contatto dei giovani con persone per loro pericolose, al tempo stesso permettono loro di mantenersi più facilmente in contatto fra loro o con amici e parenti fisicamente lontani.
Cosa che di questi tempi, a causa del Coronavirus, è di fondamentale importanza anche per la salute generale.
Un altro aspetto che può essere considerato positivo è quello del “fattore noia”.
I Social Network, spesso aiutano ad alleviare la noia, ad intrattenere e a fare passare il tempo in maniera quasi innocua, alla fine passare un pomeriggio davanti allo schermo può essere meno rischioso rispetto al passarlo per strada o in piazza, per quanto ne dicano le persone più grandi, i tempi sono cambiati e le strade sono più rischiose di un tempo.
Vista la forte crescita demografica in tutto il mondo e la globalizzazione che ha portato all’integrazione di persone di ogni tipo e cultura in tutte le società, le persone che girano per le strade sono molte di più e più variegate, vi sono più mezzi di trasporto e maggiori probabilità di incorrere in problemi di ogni tipo.
In conclusione, i Social Network non sono il male né sono pericolosi di per sé.
Lo è l’uso che ne facciamo ed è quindi importante insegnarne il corretto utilizzo, soprattutto ai giovani.
Giusto l uomo non può dipendere da qualcosa che ha inventato…deve razionalmente…usare tutto ciò che ha inventato!