Con lettera aperta inviata al Direttore del Parco Archeologico di Selinunte due anni fa, l’associazione che presiedo chiedeva, a seguito del gravissimo incendio che poco prima aveva interessato 20 ettari dell’intera area, se erano stati eseguiti prima della stagione estiva lavori di diserbo e se il Parco era dotato di idonei sistemi antincendio.
Il Direttore dell’epoca riscontrava la missiva rilevando che non potevano essere forniti i chiarimenti richiesti perché erano in corso indagini amministrative e giudiziarie.
Trascorsi due anni siamo ancora in attesa di sapere se il Parco Archeologioco più grande d’Europa è sottoposto ad adeguata tutela da parte di coloro preposti a farlo oppure no.
Nei mesi di agosto e settembre di quest’anno 3 incendi hanno devastato parte del Parco costringendo le persone che vi si trovavano ad allontanarsi repentinamente e richiedendo per lo spegnimento delle fiamme l’intervento dei Canadier.
L’incendio dell’8 agosto ha pure lambito l’alloggio in zona Manuzza della delegazione tedesca che si occupa da tempo degli scavi costringendo gli occupanti ad allontanarsi in tutta fretta.
Un giornale online, riferendosi a tale incendio, ne ipotizza l’origine dolosa e l’attivazione da diversi focolai.
Per tali fatti Codiciambiente, ravvisando un danno alla fauna e alla flora e quindi all’ecosistema nonché al patrimonio archeologico, ha già presentato un dettagliato esposto alla Procura della repubblica di Marsala per individuare eventuali colpevoli e responsabili.
Poiché quanto si è verificato ha leso le finalità statutarie di Codiciambiente, riconociuta con decreto del 16 gennasio 2014 del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare associazione di protezione ambientale, chiediamo formalmente ancora una volta al Direttore del Parco, anche come accesso agli atti, di comunicarci, nel termine previsto dalla legge, se sono stati effettuati, prima della stagione estiva, adeguati lavori di diserbo all’interno del Parco e se lo stesso è dotato nei punti strategici di idonei e moderni sistemi di videosorveglianza e di antincendio onde evitare in futuro il verificarsi di altri incendi con pericolo di danno alle persone, animali e cose.
In mancanza di tali dispostivi o qualora siano carenti o obsoleti, si invita l’Ente Parco a provvedere allla loro installazione nel più breve tempo possibile.
Il presidente
Avv. Giovanni Crimi