Lisa Judice, Identità Siciliana di Ragusa, si esprime contro la dislocazione del quadro di Caravaggio donato alla città di Siracusa: “Il Seppellimento di S. Lucia.
Da alcuni mesi si è aperta una forte diatriba da parte di stimatissimi Accademici d’Arte, come il Prof. Paolo Giansiracusa, intellettuali, estimatori dell’Arte e Storici siciliani, sul progetto portato avanti da Sgarbi di trasportare il preziosissimo quadro del Caravaggio. “Il Seppellimento di S. Lucia” dalla Chiesa di S. Lucia alla Badia (Sr) presso un museo di Rovereto, paese del Trentino.
È d’uopo ricordare che, nel breve periodo della carica di Assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia, Sgarbi avanzò la proposta di trasportare la VENERE di Morgantina in altro territorio ma, la totale opposizione dei siciliani lo impedì, si propose allora di creare una copia della stessa e di mettere, poi, le opere a confronto.
Stesso attacco e stessa dinamica, ORA, con la importantissima opera del Caravaggio. La pseudo motivazione è che l’opera ha bisogno di essere restaurata, poiché lo stereotipo della nostra terra è quello di un territorio povero, si artificia un’equazione: Restaurazione più Manutenzione = Prestito , cioè in cambio del lavoro di restaurazione ci darebbero in prestito un’opera di De Chirico.
Poi ancora si è parlato di farne una “Copia”, poi di 350.000 euro che la Provincia di Trento darebbe per la restaurazione, poi di 100.000 … Insomma, una grande confusione. Tutto fa pensare all’antico gioco delle tre carte! C’è da dire che stiamo parlando di un’opera di grande attenzione e che attira 3.000 visitatori al giorno, con una ricaduta in termini di sviluppo economico/culturale per la città di Siracusa e per tutta la Sicilia orientale non DA POCO!
Ribadiamo inoltre che per le grandi dimensioni, 3 mt x 4 mt, e la delicatezza dell’opera, spostarla equivarrebbe metterla a rischio.
Siamo concordi con quanto afferma il Prof. Giansiracusa: Inamovibilità della tela del Caravaggio dalla città aretusea, luogo in cui la stessa opera fu creata dal grande artista, ben favorevoli alla sua restaurazione in loco, magari permettere la visita turistica durante la sua restaurazione, permettendo al territorio quello sviluppo economico tanto atteso. Questo vuole essere un appello a TUTTI I SICILIANI, le nostre ricchezze devono essere valorizzate e protette nella nostra grande terra. Chiediamo pertanto alla Regione Sicilia di avere chiarezza sulle azioni future, L’Accesso agli atti e l’istituzione di Tavoli Tecnicicon la partecipazione della società civile, per un confronto con la città aretusea, il territorio siciliano, con la Sovrintendenza locale e che il FEC , cui l’opera appartiene, dia risposte subito. Già 350 firme di protesta sono state raccolte, ne raccoglieremo ancora molte di più.
Siamo pronti a mobilitarci e a non consentire un ulteriore scippo alla Sicilia che non deve avvenire in nessun caso.
Lisa Judice
Condivido pienamente e con forza .