Coronavirus,il passo di Berlusconi verso il Mes,segno di un governo nazionale? Il Cavaliere pronto a dare una mano al Governo che non “schifia” più i voti di Forza Italia
Il Cavaliere con questa mossa si è smarcato da Salvini e Meloni e si è ripreso il centro della scena. Sotto traccia ci può anche essere una strategia centrista forte per indebolire sovranisti e populisti. La politica è l’arte del possibile ma è anche l’arte delle strategie occulte. Il Cornavirus da vigore alla politica moderata. Occorre condivisione e non odio. La rabbia potrebbe dare fuoco alle stanchezze popolari. Anche i movimenti nell’editoria fanno capire che, la vecchia borghesia liberale sta tornando ad occupare la scena. Il ritorno degli Agnelli nel mercato dell’informazione dice molto. L’uscita di De Benedetti indica che la guerra a Berlusconi è finita. Qualcuno adesso, lo dovrà spiegare anche a qualche Pm
Coronavirus,il passo di Berlusconi verso il Mes,segno di un governo nazionale
L’emergenza Coronavirus in Italia ha scosso anche la politica. L’opposizione è meno solida dopo lo smarcamento di Berlusconi sul Mes, assist per Giuseppe Conte e per un governo di unità nazionale. Lo conferma un retroscena del Corriere della Sera. Prima della pandemia il Cavaliere si era di fatto ritirato, e viveva la sua quarantena politica osservando con distacco il duello tra Salvini e Meloni, impegnati a contendersi il primato della coalizione di cui era stato il fondatore. Ora che il dramma del Coronavirus ha indebolito il governo mettendone a repentaglio la sopravvivenza, il capo di Forza Italia è stato lesto a tornare in campo, spiazzando gli alleati sovranisti e ritagliandosi un ruolo che lo aggrada: «Sono un europeista e un patriota ». Così, dichiarandosi favorevole al Mes «perché l’Italia non può farne a meno», si è trovato al fianco del suo storico avversario Prodi e al centro di un’operazione che mira a «salvare il Paese non la poltrona a Conte».
L’idea infatti che Berlusconi possa tramutarsi in una sorta di «responsabile», disposto a sostenere il premier a Palazzo Chigi, contrasta con i suoi reali obiettivi. Raccontano che accarezzi persino il sogno del Quirinale, ma per quanto abbia finto di mostrare interesse a chi gliene ha parlato, persegue pragmaticamente un altro risultato: diventare in questa legislatura il king-maker di un nuovo governo, per prendersi la rivincita rispetto alla parte che gli toccò due anni fa. E lo conforta la lettura di un sondaggio, pubblicato da Demos Marketing International, secondo il quale il 78% degli italiani vorrebbe un governo di unità nazionale appena terminata l’emergenza sanitaria. Con Draghi come premier, gradito dal 53% degli intervistati.
Fonte: Affari