Sospeso per violenze sulla moglie magistrato che negò risarcimento ai figli di Marianna Manduca
Dal Riformista
Immaginate che l’Ansa diffonda la notizia che il vice presidente della Camera, o il vice presidente del Consiglio, o il ministro degli Esteri (o anche il sindaco, poniamo, di Viterbo o di Caserta), è stato denunciato dalla moglie che sostiene di essere stata picchiata da lui davanti al figlio e alla baby sitter. Cosa succederebbe? A quante colonne sarebbe riportata la notizia sulle prime pagine dei giornali? Quanti direttori di quotidiano, o segretari di partito, o esponenti politici, o conduttori di talk show, chiederebbero le dimissioni immediate dall’incarico, e magari anche dal Parlamento, o dal consiglio comunale, o da qualunque altra cosa? Quasi tutti. E sui giornali le colonne in prima sarebbero tantissime.
L’altro giorno invece, quando si è saputo che la moglie del numero 2 della Corte di Cassazione ha accusato il suo rispettabilissimo marito di averla percossa, non si è mossa foglia. Repubblica ha fatto lo scoop, ma senza esagerare nei toni. Gli altri giornali – alcuni – hanno ripreso la notizia con pudore. C’è addirittura un giornale – parlo del Fatto Quotidiano, il foglio torchemadista di Travaglio – che si è dimenticato di pubblicarla. Escludo, naturalmente, che sia stata una dimenticanza intenzionale. So bene quanto il Fatto stia attento a denunciare i cattivi comportamenti dei pubblici ufficiali, so come abbia per “bussola” il principio di non guardare mai in faccia a nessuno. Deve essere stata una dimenticanza, un equivoco. Curiosamente – ma certo è solo una coincidenza – ripetuto il giorno dopo.
Il dottor Mario Fresa non ha dovuto subire troppi guai dalla denuncia della moglie, che lo ha accusato di un reato così grave. Niente gogna, grazie ai giornali, tutti, giustamente, garantisti, come sempre del resto (basta ricordare con quanta delicatezza affrontarono il caso Lupi, o il caso Guidi, o il caso Penati, sempre fermi come rocce sull’idea della presunzione di innocenza e del rispetto della privacy).