L’Europarlamentare Cinquestelle incalza Bruxelles: “La Commissione proroghi termini per spesa dei fondi UE per le imprese e anticipi le risorse alle Regioni”. Allarme rilanciato all’Ars dalla deputata Ketty Damante: “Regione sblocchi immediatamente le risorse già assegnate alle aziende”.
“La diffusione galoppante del contagio da Covid-19 in Sicilia, rischia di mettere in ginocchio anche la gestione dei fondi UE. O ci si muove adesso o sarà blackout totale.
La Commissione avrebbe proposto di utilizzare i fondi ‘non spesi’ dei programmi operativi.
Oltre a questo, però, bisognerebbe recuperare fondi aggiuntivi e non quelli già programmati nei programmi operativi.
Occorre scongiurare che le Regioni del Sud, più in ritardo nella spesa, perdano risorse per lo sviluppo nel corso di questa fase delicata nell’ambito di una eventuale redistribuzione a livello nazionale.
Sarebbe la mazzata finale allo sviluppo del Mezzogiorno e si allargherebbe ulteriormente il divario con le regioni del nord”.
A dichiararlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che, con una interrogazione rivolta alla Commissione Europea, lancia l’allarme black out dei fondi UE per la Sicilia con il diffondersi del contagio da COVID -19.
“Chiedo alla Commissione – spiega Corrao – di aumentare in via straordinaria l’anticipo di almeno il 50% delle risorse previste dei programmi operativi per far fronte alla liquidità della Regione. Bruxelles proroghi termini di scadenza dei vari programmi operativi per lo sviluppo regionale, l’occupazione e lo sviluppo rurale e sostenga concretamente le imprese che rischiano di sparire per sempre sotto la nube del Covid-19.
Tutto ciò va fatto adesso” – conclude Corrao.
A questo si aggiunge anche la paralisi amministrativa denunciata dalla deputata all’ARS Ketty Damante: “Dalla fine del 2019 – spiega la deputata regionale M5S – l’Assessorato Attività Produttive, l’Assessorato Agricoltura e l’Assessorato Energia hanno interrotto le erogazioni delle somme dovute alle imprese.
Le nostre aziende stanno morendo per i ritardi della Regione e per la mancanza di liquidità, aggravate dallo stop forzato delle attività per ridurre il contagio. L’allarme, lanciato anche dalla Conferenza degli Ordini dei Commercialisti ed Esperti Contabili siciliani, si giustifica in quanto non si tratta di sole anticipazioni ma soprattutto di rimborsi a seguito di costi che le aziende hanno dovuto sopportare per raggiungere gli stati di avanzamento lavori richiesti dai decreti di finanziamento.
L’emergenza che sta investendo tutto il territorio nazionale e che ha portato anche alla chiusura temporanea di diversi rami di azienda, mette le imprese nella necessità di essere aiutate a sopravvivere. Inaccettabile è la motivazione addotta per i ritardi: ovvero quella delle procedure di riaccertamento dei residui di bilancio.
Queste risorse sono stanziate e programmate proprio per superare il gap e le disparità tra le regioni italiane ed europee e invece – conclude Damante – si stanno rivelando una vera disgrazia”.