I deputati Ars Angela Foti e Luigi Sunseri: “Occorre dematerializzare i procedimenti amministrativi per gli assessorati interessati da bandi”.
Corruzione all’assessorato Agricoltura, “Bandiera riferisca in Aula”
La Regione Siciliana sempre più “carrozzone clientelare” che da solo stipendi e che gioca sulla pelle dei siciliani. Un apparato burocratico clientelare e costruito sulle lobby politiche e affaristiche. lobby che hanno avuto anche il sostegno della mafia come dimostrato da alcune sentenze. Le inchiesta non si contano più: dai rifiuti alle energie rinnovabili ,per passare dalla sanità e finire all’agricoltura. Ieri gli arresti dei funzionari del Genio Civile oggi, quelli dell’agricoltura Negli ultimi 10 anni si registrano decine di casi di corruzione ma i politici di potere continuano a ingrassare orticelli con nomine e consulenze tutte da verificare. Il merito, alla Regione Siciliana è optional che può anche essere un problema. Molti deputati della maggioranza e anche di certa opposizione, si fanno la lotta per avere funzionari e dirigenti complici nei posti comando. E questo sistema funzionava anche con Crocetta che doveva cambiare il mondo. Il fenomeno è trasversale . Lo dovrebbero sapere bene anche le procure come funziona il sistema vergognoso delle lottizzazioni nella burocrazia regionale: “senza raccumannazioni un si nni canta missa“. lo sanno pure i cittadini che, se non conoscono “qualcuno” all’interno o se non sono mandati dal “politico” di turno, ricevono solo sportellate in faccia. Il potere alla Regione Siciliana si gestisce proprio con il sistema delle appartenenze. Come se, ogni deputato eletto si sentisse “il proprietario” di un pezzo della Regione
“Gli arresti di queste ore testimoniano purtroppo l’ennesimo caso di truffa ai danni della comunità siciliana, che per colpa di tali pratiche illecite e della commistione tra politica, burocrazia e interessi privati, sta perdendo importanti opportunità di sviluppo. Duole apprendere che la pubblica amministrazione sia coinvolta. Soprattutto il coinvolgimento di persone che gestiscono le misure più importanti del PSR. L’Assessore Bandiera venga a riferire in Aula”.
A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri, componente della commissione Bilancio all’Ars e Angela Foti, vice presidente della Commissione Attività produttive a proposito dell’operazione Gulash operata dalla Guardia di Finanza che ha svelato un giro di corruzione all’assessorato regionale all’agricoltura e l’arresto di funzionari e imprenditori.
“Proprio sul PSR – spiegano Foti e Sunseri – abbiamo presentato decine di atti parlamentari, suggerendo anche soluzioni che farebbero risparmiare tempo e denaro all’amministrazione. Esistono strumenti che permettono la dematerializzazione totale dei procedimenti amministrativi per gli assessorati interessati da bandi, i quali avrebbero garantito agli inquirenti la possibilità di accesso in tempo reale a tutti i documenti, e non avrebbero potuto permettere sostituzioni di documenti e falsificazioni. Tali norme sono previste dal Codice Agenda Digitale, ignorato probabilmente in maniera a questo punto voluta dall’assessorato oggi scosso da tale bufera giudiziaria. Per fare questo serve la volontà politica, che deve essere impressa dall’assessore di turno, ma a quanto pare questa volontà continua a mancare” – concludono i deputati.